Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’unico indennizzo assicurativo incassato da Autostrade per l’Italia (Aspi) a più di tre anni dal disastro del ponte Morandi del 14 agosto 2018, costato la vita a 43 vittime, è stato un assegno di 37 milioni di euro a valere sulla polizza Responsabilità civile verso terzi (Rct). Su quella non ci sono stati dubbi e le assicurazioni coinvolte non hanno tardato a risarcire quanto previsto dal contratto assicurativo stipulato da Aspi, che prevedeva un massimale di 50 milioni.
Di solito il mese di settembre, ancora condizionato dagli strascichi del periodo estivo, è uno dei più magri per la raccolta degli asset manager. Non quest’anno: in linea con i numeri da record registrati nel corso del 2021, anche in chiusura di terzo trimestre gli asset manager italiani hanno dato buona prova di sé, muovendosi in particolare su tre direttrici: spostamento dell’asset mix verso il risparmio gestito, conversione della liquidità in investimenti (anche in prodotti legati alla ripresa dell’economia reale) ed espansione all’estero. Dopo Anima e Banca Generali, che hanno comunicato i loro risultati mercoledì, ieri è stato il turno degli altri tre player quotati a Piazza Affari: Azimut, Banca Mediolanum e Fineco.
Il vivace scontro d’opinioni sulla «vicenda Generali», in particolare la formazione e presentazione di una lista del cda per il rinnovo dell’organo in scadenza, sollecita alcune riflessioni. C’è una certa ritrosia dei regolatori a prendere posizione esplicita su meccanismi e procedure di selezione in concreto degli esponenti aziendali da parte dei soci. È un aspetto che colpisce l’attenzione «per differenza», considerando come i regolatori si pongono rispetto a quasi ogni altro aspetto del governo societario, tra cui quello della profilatura in astratto dei componenti degli organi. Non che manchino esortazioni prudenziali e raccomandazioni di principio a favore di modalità di nomina trasparenti e rappresentative nelle disposizioni di vigilanza di Bankitalia. Né mancano rigorose linee applicative sulla rispondenza dei componenti del cda ai molteplici requisiti quali-quantitativi richiesti dalla disciplina prudenziale. Tutto ciò è utile a far progredire la cultura di buon governo societario delle banche.

Scoperta dalla Guardia di Finanza di Milano maxitruffa a danno di 1500 investitori. Sequestrati per frode internazionale oltre 21 milioni di euro. Undici gli indagati residenti in territorio svizzero, lombardo, romano e pesarese e accusati di aver raggirato più di un migliaio di investitori residenti nel territorio italiano. Tra questi, numerosi professionisti e imprenditori convinti di effettuare investimenti in fondi mobiliari costituiti alle Bermuda e nel Lichtenstein. Il sequestro preventivo da parte della guardia di finanza ha toccato i 21.017.499 euro complessivi.
Nel 2020 gli asset finanziari globali sono aumentati del 9,7% su base annua, raggiungendo per la prima volta la soglia di 200 trilioni di euro: è quanto emerge dalla dodicesima edizione del rapporto Global wealth report di Allianz, che esamina la situazione patrimoniale e debitoria delle famiglie in 60 paesi del mondo.
È di oltre 1,5 miliardi di euro il valore degli acquisti online di prodotti farmaceutici e per la salute nel 2021, +43,3% sullo scorso anno, che a sua volta era in progresso dell’86,6% rispetto ai 563 milioni del 2019. Visto dal lato degli acquirenti, oggi sono 18 milioni, nel 2020 erano 16,9 milioni, mentre nel 2019 erano appena 9,7 milioni.
Banca Mediolanum, nel mese di settembre, ha realizzato risultati commerciali pari a 706 milioni di euro. La raccolta netta totale di gruppo è ammontata a 362 milioni, i nuovi mutui e prestiti a 330 milioni, la raccolta polizze protezione a 13,6 milioni. «È certamente un settembre molto forte, che conferma un solido incremento nei primi nove mesi di tutte le linee di business rispetto allo scorso anno», ha sottolineato l’a.d. Massimo Doris. La raccolta totale, benché influenzata dalla consueta stagionalità del mese, ha raggiunto 362 milioni, portando il totale da inizio anno a oltre 6,4 miliardi. Stiamo assistendo a un’accelerazione nell’attività di consulenza dei nostri family banker, che rafforza la crescita organica in modo sano e sostenibile, con un sempre più determinante contributo da parte della Spagna, la cui raccolta nei primi nove mesi è superiore del 37% rispetto all’anno scorso. A dimostrazione di ciò continuano ad aumentare i clienti bancari acquisiti dal gruppo (126.500 da inizio anno, in crescita del 26%), così come la centralità del nostro istituto per i già clienti. Doris ha aggiunto che l’attività di erogazione di crediti alla clientela è ripartita con slancio dopo l’estate, con 330 milioni di mutui e prestiti erogati nel mese.
Finecobank ha realizzato in settembre una raccolta netta di 572 milioni di euro rispetto ai 545 mln di dodici mesi prima. Questo, ha evidenziato la società, conferma la nuova dimensione del percorso di crescita intrapreso, con un netto miglioramento dell’asset mix. Esso vede un’ulteriore accelerazione della conversione in atto di liquidità verso il risparmio gestito: la componente gestita è quasi raddoppiata a 495 milioni di euro (da 268 mln), portando il totale da inizio anno a 5,4 miliardi (+107%). La componente amministrata si è attestata a 132 milioni, mentre quella diretta è stata negativa per 55 milioni. Prosegue, quindi, il trend di conversione dei depositi con 853 milioni raccolti da inizio anno, in calo dell’8% rispetto ai primi nove mesi del 2020.
Azimut ha realizzato nel mese di settembre una raccolta netta positiva per un miliardo di euro, raggiungendo 15,3 miliardi da inizio anno (8,4 mld al netto del consolidamento di Sanctuary Wealth). Il dato mensile ha beneficiato del consolidamento di Cranage Financial Group in Australia, che entra a far parte di Az Nga, per un totale di 140 milioni nella componente amministrata, così come dei buoni flussi di raccolta registrati da Sanctuary Wealth. Il totale delle masse, comprensive del risparmio amministrato, si è posizionato a fine settembre a 78,6 miliardi, di cui 52,4 mld riferiti alle masse gestite.

  • Operatori marittimi, cresce l’allarme cyber attacchi
La cyber security è sempre più al centro dell’attenzione del mondo dello shipping che ha subito, negli ultimi anni, un numero record di attacchi. Se ne prevedono circa 600 nel 2021. E proprio per far fronte anche a questa situazione, Cambiaso Risso, gruppo guidato da Marco Risso e Mauro Iguera e leader in Italia nel brokeraggio assicurativo marittimo, ha appena costituito un dipartimento rischi speciali e ricerca e sviluppo, denominato Cr special risks. Il team che lo guida è oggi composto da Alberto Comitardi (avvocato con una lunga esperienza nel settore assicurativo a Londra) e Nicolò Iguera (ingegnere navale che ha operato a Singapore e Montecarlo) ma l’obiettivo è che arrivi a 8-10 persone nell’arco di tre anni.
  • Fintech, sostenibilitÀ e la tutela dei risparmiatori
La sostenibilità diventa mainstream anche nella finanza. L’offerta di prodotti finanziari sostenibili si adegua alla potente domanda delle classi di risparmiatori che lo chiedono (cioè, tutte salvo quelle oltre i 65 anni: cfr. rapporto Assogestioni/Censis). Con essa viene anche una nuova domanda di responsabilità, di accountability per intermediari ed emittenti: i risparmiatori chiedono tutele effettive e rapide (ad esempio, l’uscita istantanea dall’investimento) in caso di greenwashing; e chiedono che le autorità finanziarie facciano l’enforcement in modo conseguente. Ed ecco che la SEC statunitense avvia un’attività di verifica, muovendo dalla confessione di un whistleblower, su primari intermediari finanziari, agendo in anticipo rispetto all’Europa sulla base dell’informazione scorretta fornita al mercato.
  • Il fondo pensione non sfugge all’Ivafe sulle attività finanziarie all’estero
Gli enti non commerciali scontano l’Ivafe per le attività finanziarie detenute all’estero senza deroghe per i fondi pensione. Confermato invece l’esonero dalla compilazione del quadro RW se l’ente detiene le attività estere tramite intermediario residente. La risposta a interpello 678 interviene sul corretto trattamento degli strumenti finanziari detenuti all’estero da un ente di previdenza obbligatoria. Nel caso di specie l’istante chiede di poter di beneficiare del regime di esclusione previsto a livello domestico ai fini dell’imposta di bollo, anche in relazione alle comunicazioni sui prodotti finanziari detenuti all’estero, per le quali assume rilevanza, invece, l’Ivafe. Quest’ultima è un’imposta patrimoniale che colpisce il valore dei prodotti finanziari, conti correnti e libretti di risparmio detenuti all’estero e che grava, a partire dal 2020, anche sugli enti non commerciali.
  • Il danno parentale c’è anche in caso di perdita del feto
Il vero danno, nella perdita del rapporto parentale, è la sofferenza, non la relazione. È il dolore, non la vita, che cambia, se la vita è destinata, sì, a cambiare, ma, in qualche modo, sopravvivendo a se stessi nel mondo». Usa quasi una licenza poetica la Terza sezione civile della Cassazione, nel chiudere l’ordinanza n. 26301 del 29 settembre con cui ha fornito un ulteriore importante contributo alla definizione del danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale. Tale pronuncia tratta il danno subìto dai genitori per la morte di un feto, avvenuta nel grembo della madre alla trentunesima settimana di gestazione, a causa di un errore dei medici intervenuti, che non hanno tempestivamente eseguito un parto cesareo, presumibilmente salvifico. La Corte interviene precisando che quel danno, impropriamente definito nel giudizio di merito come «perdita del frutto del concepimento», altro non è (specie dopo l’affermazione del fondamento costituzionale della tutela del concepito) che un vero e proprio danno da perdita del rapporto parentale, come tale meritevole di esser trattato e risarcito.
  • Cessione del quinto, ok alla falcidia del credito vantato dalla banca
La cessione del quinto rappresenta uno strumento di accesso al credito a favore di soggetti che non forniscano sufficienti garanzie di solvibilità. Sotto questo aspetto esiste una perfetta coincidenza soggettiva fra la sua disciplina e quella del sovraindebitamento, contenuta nella legge 3/2012, perché anche la disciplina del sovraindebitamento rappresenta per sua natura l’espressione di una volontà di tutela nei confronti di soggetti deboli: dai piccoli imprenditori ai consumatori. Ed è in relazione ai consumatori che le due discipline coincidono, essendo la cessione del quinto a sua volta uno strumento di cui possono godere solo i consumatori (perché tali sono sia i lavoratori dipendenti che i pensionati). Ora, una delle novità introdotte di recente nella disciplina sul sovraindebitamento, per effetto dell’entrata in vigore anticipata di alcune norme del Codice della crisi, riguarda proprio il problema della sorte del finanziamento ottenuto mediante cessione del quinto quando il debitore finanziato accede al piano del consumatore.