Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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La prossima legge di Bilancio potrebbe contenere emendamenti per introdurre polizze obbligatorie contro le calamità naturali. A dare la notizia è stato il co-direttore generale dell’Ania, Umberto Guidoni, durante la seconda giornata del Milano Festival delle Assicurazioni, organizzato da Class Editori, MF-Milano Finanza e Assinews, che si concluderà oggi. Una tre giorni dedicata alle strategie del settore assicurativo che dopo la pandemia è pronto a sostenere la ripresa economica, non facendo leva sugli oltre 1000 miliardi di asset in gestione ma aumentando anche la diffusione di coperture assicurative contro vecchi e nuovi rischi.
«La digitalizzazione del settore assicurativo permette di progettare una nuova offerta, più flessibile e dinamica, diretta a un nuovo consumatore che fino a ora non era incluso nella proposta assicurativa. Il mercato lo sa, non manca più la consapevolezza delle opportunità. Quello che manca, adesso, sono gli investimenti». Ha commentato così lo stato dell’arte dell’insurtech Simone Ranucci Brandimarte, presidente di Yolo e dell’Italian insurtech association, all’interno di uno dei panel del Festival delle assicurazioni 2021 organizzato da MF-Milano Finanza in collaborazione con Class Editori e Assinews.
Dati raccolti con le tecnologie dell’Internet of Things, liquidazioni in pochi minuti, polizze parametriche con indennizzi legati al verificarsi di un evento prestabilito a prescindere dal danno verificato. Sono le nuove frontiere della tecnologia per le assicurazioni, descritte ieri nel panel «Quando la polizza dura mezz’ora» del Festival delle assicurazioni 2021, organizzato da Mf-Milano Finanza con la collaborazione di Accenture. Vi hanno partecipato Bruno Scaroni (chief trasformation officer, Generali), Jacopo Tanaglia (cfo Revo), Enrico Vanin (ad Aon e Aon advisory and solutions), Fabio Carniol (managing director e gm di Helvetia Italia e Helvetia Vita), Diego Caputo (head of business and product di Neosurance) e Michele Cumin (direttore commerciale financial service di Salesforce).
Tesla supera indenne la crisi dei chip, per la soddisfazione degli azionisti e del ceo Elon Musk. Nel terzo trimestre la casa, in procinto di trasferirsi dalla California al Texas, ha quasi quintuplicato i profitti rispetto al 2020, passando da 331 milioni a 1,6 miliardi di dollari. Un record dovuto agli ottimi risultati della divisione automotive. Le oltre 240 mila consegne hanno fruttato a Tesla 12 miliardi di ricavi, con un aumento del 58% che ha compensato la discesa del 30% degli incassi dalla vendita di crediti verdi a 279 milioni di dollari.

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  • Generali, via libera della Ue al controllo di Cattolica
La Commissione europea ha autorizzato «incondizionatamente» l’acquisizione da parte di Generali del controllo di Cattolica. Lo comunica il Leone in una nota. Con il via libera Ue «si ritiene verificata la Condizione Antitrust indicata tra le condizioni di efficacia dell’offerta».

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  • Pensioni, si tratta sulle Quote Estesa la platea dei lavori gravosi
Ripensare, allungare, integrare Quota 102-104, eredi di Quota 100, per anticipare la pensione: tutte le ipotesi sono sul tavolo. Ma il perimetro delle risorse che il governo intende stanziare per il capitolo previdenziale, così come notificato a Bruxelles, per ora non cambia: 1 miliardo e 560 milioni in tre anni, di cui 600 milioni nel 2022. Se anche fossero inserite Quota 101 e 103 oltre a 102 o anche fosse raddoppiata la durata di Quota 102 e 104, due anni ciascuna – per estendere la transizione – ogni intervento non potrebbe superare le risorse stanziate. Anche Quota 102 con 64 anni e 38 di contributi – fanno notare i sindacati – non annullerebbe lo scalone. Ad esempio un lavoratore nato il 15 gennaio del 1960 se arriva a quota 100 nel 2022 – quando raggiunge i 38 di contributi – resterebbe al lavoro altri quattro anni e alla fine uscirebbe con i requisiti per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi), sempre che non perda prima il lavoro. La “classe 1960” si candida a diventare la classe simbolo di questa trattativa.

  • Leva fiscale e nuovi strumenti per scongelare il risparmio

Handelsblatt

 

  • Migliora l’andamento della nuova produzione vita
Rispetto al 2020 i consumatori tedeschi sono tornati a sottoscrivere polizze vita, in particolare nel settore della previdenza complementare. Nel I semestre secondo la GDV sono stati sottoscritti circa 2,2 mln di nuovi contratti, il 5% in più di un anno prima.