Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Le assicurazioni sono pronte a cavalcare la ripartenza del pil italiano. Dopo aver dimostrato di saper tenere dritta la barra durante la pandemia ora le compagnie sono intenzionate a spingere l’acceleratore, incrementando al contempo gli investimenti sull’innovazione tecnologica per offrire risposte sempre più puntuali anche ai nuovi bisogni emersi durate l’emergenza Covid: da quelli delle persone, divenute improvvisamente più consapevoli dei vantaggi che può offrire una polizza salute con la sanità pubblica in affanno, a quelli delle imprese che con la pandemia hanno scoperto nuovi rischi da gestire, a partire da quelli informatici. Il bilancio 2020 si era chiuso in chiaroscuro.
Pensioni più ricche, ma non per tutti. Per chi le percepisce si prospettano dal 2022 incrementi per effetto del ritorno dell’inflazione. Dall’altra parte, i lavoratori nella fase di accumulo avranno uno stop alla rivalutazione dei contributi a causa della recessione dello scorso anno. Il rialzo dei prezzi al consumo negli ultimi mesi, dopo un 2020 di gelo per via della crisi pandemica, è destinato da gennaio prossimo a rimpinguare l’assegno dei pensionati. Nel frattempo la brusca frenata dell’economia nel 2020 per la pandemia peserà sulla rivalutazione (si veda box) dei versamenti contributivi di chi è al lavoro, perché questi si apprezzano in base al pil dell’Italia, anche se il rimbalzo economico di quest’anno nel lungo periodo potrebbe compensare la crisi passata.
Per affrontare la complessità del mondo finanziario non è più sufficiente «il buon senso: servono competenze finanziarie, assicurative e previdenziali». Ecco perché sono ancor di più necessari interventi concreti per diffondere l’educazione finanziaria: «Renderla obbligatoria a scuola e prevedere una formazione continua nei luoghi di lavoro». In questo quadro «la tecnologia può aiutare a far bene, ma solo se supportata dalla conoscenza». Queste le parole di Annamaria Lusardi, direttrice del Comitato per l’Educazione Finanziaria, a Milano Finanza, in occasione del mese sull’educazione finanziaria, con oltre 700 eventi sul tema in programma in collaborazione con il settore pubblico e con il privato.
Anche le assicurazioni sugli animali domestici hanno un potenziale di crescita interessante: negli Usa solo l’1% degli amici a quattro zampe è assicurato; nel 2017 il segmento era valutato poco più di 1 miliardo e si stima che entro il 2022 supererà la soglia di 2 miliardi. La pet economy sta crescendo pure in Asia-Pacifico e America Latina, in Paesi emergenti come Cina e India, persino in Africa
La finanza italiana è entrata in una fase di profondi rimescolamenti, non solo per quanto sta accadendo sull’asse Mediobanca-Generali, ma anche per le inedite alleanze che negli ultimi mesi sono maturate fra centri di potere rimasti sinora lontani. Se è presto per prevedere gli esiti di questi sommovimenti, di certo alcuni soggetti si stanno guadagnando un ruolo di primo piano. Non è per esempio sfuggito al mercato l’attivismo della Fondazione Crt che è entrata con decisione in alcune delle partite più calde.
L’industria va verso la digitalizzazione delle macchine e dei processi. Transizione che garantisce maggiore efficienza e competitività ma di contro espone gli ambienti produttivi ai costosi effetti degli attacchi informatici. Le aziende italiane riconoscono i rischi relativi alla perdita dei dati e ai sistemi di rete e produttivi, tanto che intendono destinarvi buona parte dei futuri investimenti. Ancora non prendono tuttavia in sufficiente considerazione l’importanza dei processi di monitoraggio né della formazione del personale.
Il mercato della urban air mobility (uam) nel giro di qualche anno varrà miliardi. Non è un che caso sul settore stiano investendo sempre più gruppi. Leonardo ha presentato all’Expo di Dubai il nuovo convertiplano AW609 della Augusta, Atlantia ha puntato sulla tedesca Volocopter, una delle società in rampa di lancio sui taxi aerei, Stellantis, invece scommette sulla startup californiana Archer Aviation, anche se ci sono startup anche italiane come Walle.
In una fase in cui le famiglie stanno tornando a investire, come emerge dalle statistiche sulla raccolta di fondi e polizze, crescere il timore, rileva l’osservatorio Reale Mutua su italiani e risparmio, di non fare la scelta giusta, soprattutto a causa delle sue insufficienti competenze finanziarie. E proprio nel mese, quello attuale, dedicato all’alfabetizzazione finanziaria in Italia, Pictet Asset Management ha analizzato il tema con la ricerca «Educazione finanziaria: il contributo al rilancio del Paese» realizzata in collaborazione con Finer Finance Explorer (istituto di ricerca specializzato in ambito finanziario fondato dal ceo Nicola Ronchetti).
La polizza di Credemvita può contare su una grande offerta di fondi esterni e di opzioni contrattuali accessorie.

Il tasso di immatricolazioni automobilistiche nell’Unione europea è sceso anche in settembre, appesantito dalla carenza di scorte di semiconduttori, segnando il calo più netto per questo mese dal 1995: lo ha reso noto Acea, l’Associazione dei costruttori, osservando che le nuove registrazioni sono scivolate del 23% su base annua a 718.598. L’Italia ha ceduto il 32,7%, la Germania il 25,7%, la Francia il 20,5% e la Spagna il 15,7%. Al contrario, nei primi nove mesi, le immatricolazioni sono aumentate del 6,6% a 7,5 milioni grazie ai significativi guadagni realizzati all’inizio dell’anno, che hanno contribuito a mantenere i volumi complessivi in territorio positivo.

  • Patto Generali, avanti tutta con gli acquisti di titoli
Ancora acquisti di Leonardo Del Vecchio su Generali. Il patron di Luxottica, attraverso Delfin, il 13 ottobre ha comprato sul mercato 350mila azioni, pari allo 0,02%, portando così la propria partecipazione a un soffio dal 5,5%, per la precisione al 5,48%. Tutto il patto, che comprende anche Francesco Gaetano Caltagirone e Fondazione CrT, è ora al 13,28%.

  • Facile.it tra sanzioni e rapporto con gli agenti
I riflettori sono sul gruppo Facile.it che, come comunicato il 13 ottobre, è stato multato dall’Antitrust per 7 milioni di euro. Il gruppo ha annunciato che farà ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del provvedimento. Tra coloro che hanno contribuito all’apertura dell’indagine ci sono anche gli agenti assicurativi (da Sna ad Anapa) che, negli ultimi anni, a più riprese, hanno denunciato (anche presso Ivass) le politiche commerciali dubbie. Eppure guardando bene nei bilanci di Facile.it, si scopre che buona parte del business viene realizzato proprio grazie al canale fisico di Facile.it Partner, una rete di intermediari assicurativi nata nel 2012 che è cresciuta arrivando a diventare la rete indipendente più grande d’Italia.
  • Osservatorio Pir Anche a settembre i conti dei gestori chiudono in attivo
  • Investimenti. Questionario Mifid centrale per proporre al cliente il prodotto giusto
Due parole chiave, un questionario e un foglietto. Passa attraverso queste coordinate gran parte della tutela dell’investitore. Anche se è opportuno ricordare che investire è un’attività complessa e che comporta (come del resto qualsiasi attività umana) dei rischi. Per cui non basta che un investimento sia in perdita, perché scattino specifiche forme di tutela, occorre invece che l’intermediario abbia in qualche modo commesso qualche violazione dei suoi obblighi verso la clientela. Innanzitutto le due parole chiave: l’adeguatezza (che applica nel caso di investimenti fatti con un servizio di consulenza e di attività di gestione individuale di patrimoni) e l’appropriatezza (che vale per i restanti servizi d’investimento, cosiddetti “esecutivi”). In entrambi i casi si tratta di valutare se è opportuno che l’investimento sia effettuato da quel determinato soggetto.
  • Assicurazioni. Piattaforme pronte alla sfida sandbox lanciata dal Mef