Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Chi si occupa in azienda della gestione dei rischi sta già iniziando a valutare i possibili effetti del blocco dei porti italiani per le proteste contro l’obbligo di green pass che scatterà oggi per tutti i lavoratori. Una situazione che potrebbe replicare, questa volta con un copione tutto italiano, quanto avvenuto a marzo scorso nel Canale di Suez quando, l’incidente di un porta conteiner arenato bloccò per giorni il collegamento tra il Mediterraneo e il Mar Rosso costringendo le aziende a dirottare le merci su rotte alternative, con un aggravio dei costi e un allungamento dei tempi.

Chi andrà in pensione l’anno prossimo beneficerà di una maggiorazione della rivalutazione del «montante contributivo» che non dovrà mai più restituire. A differenza di quanti andranno in pensione dopo l’anno 2022 ai quali, invece, il conto risulterà pari: riceveranno anche loro la maggiorazione, ma la restituiranno mediante decurtazione delle rivalutazioni degli anni futuri. Poca cosa (circa 21 euro per ogni 100mila euro di contributi accantonati), ma la differenza di trattamento c’è (a sfavore dei più giovani) ed è la prima volta che capiterà.
Gli italiani sono la popolazione col più alto tasso di risparmio in Europa, per loro l’investimento migliore è comprare una casa. Così si azzera ogni rischio. Tre concetti diffusi nell’immaginario collettivo tricolore ma non più molto corrispondenti al vero. Soprattutto dopo il Covid.
In un periodo in cui si invocano riforme strutturali al sistema economico e sociale; in un momento storico dove più che mai le certezze che ci hanno sostenuto vengono meno e minano la fiducia degli individui, non possiamo non riflettere sulla necessità di precorrere un nuovo modo di gestire e concepire la previdenza dei liberi professionisti
  • Per le Casse la quota è 101
Il «gruzzolo» delle Casse di previdenza dei professionisti sfonda il «tetto» dei 100 miliardi di euro (precisamente ammonta a 110,7, con un progresso del 6,8% al confronto con i dodici mesi passati) nel 2020, l’anno dell’avvento della pandemia da Covid-19. Tuttavia, proprio l’emergenza sanitaria ed economica reca con sé (pesanti) riverberi sul flusso contributivo alimentato dai versamenti degli iscritti: lo scorso anno, infatti, s’è arrestato sulla soglia dei 2 miliardi, mentre era pari a 3,3 nel 2019. È parte dell’affresco restituito ieri mattina, a Roma, dalla Covip

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  • Sicurezza sul lavoro, le norme per fermare le attività irregolari
Sospensione dell’attività economica e lavorativa delle aziende in caso di incidenti gravi o inadempienze gravi rispetto alle norme di sicurezza. Aumento degli ispettori. Banca dati informatica unica che metterà in sinergia Ispettorato nazionale, Inail, Regioni e Asl. Sono tre delle misure per combattere la «ferita sociale» — come l’ha definita il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella — delle morti e degli infortuni sul lavoro. Le misure, che il governo si appresta a varare oggi, sono state preannunciate ieri dai tre leader nazionali di Cgil, Cisl e Uil dopo l’incontro a Palazzi Chigi con il premier Mario Draghi e il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
  • «La spesa delle famiglie crescerà di 60 miliardi»
I consumi stanno aumentando. E continueranno ad aumentare tanto da raggiungere mille miliardi di euro alla fine dell’anno. Lo prevede Confimprese che nel suo secondo Rapporto realizzato con Censis prevede un rimbalzo dei consumi delle famiglie italiane grazie a quello che viene definito l’«effetto rigetto» con il 65% degli italiani (77,4% tra i giovani) che non vede l’ora di uscire di casa per incontrare amici, mangiare, fare shopping. Se nel primo trimestre del 2021 infatti i consumi erano ancora molto frenati per il timore del prolungarsi della pandemia — segnavano un meno 5,4% sullo stesso periodo del 2020 — nel secondo la spesa è cresciuta del 14,2%, pari a 33 miliardi di euro in più spesi in soli 3 mesi.

  • Milioni di container nel limbo Dai porti Usa il freno alla ripresa
È il “fronte del porto” di Joe Biden. Un fronte che scotta da Savannah in Georgia a Long Beach in California, tra ritardi senza precedenti nel movimento merci imposti da impennate nella domanda e carenze di manodopera ma che hanno portato alla luce una storica crisi dei grandi moli americani. Il dramma oggi si misura in montagne di container nel limbo, parcheggiati in gigantesche navi-cargo al largo o in stracolmi depositi appena sulla terraferma. Un nodo in grado di soffocare commercio e produzione, simbolo degli affanni di una catena di forniture traumatizzata e che con impennate nei costi e scarsità di beni e componenti rischia di scatenare nuove e destabilizzanti spirali di inflazione.
  • Donnet, assicurazioni contro il climate change
Assicurazioni schierate contro il climate change. Per il ceo di Generali, Philippe Donnet, non è più tempo di tergiversare: l’aumento della frequenza di alcuni eventi catastrofali è conseguenza dei cambiamenti climatici e questo trend va interrotto con un impegno forte e immediato dell’industria assicurativa. Il manager lo ha detto ieri intervenendo al Festival State of Europe aggiungendo che tutto ciò potrebbe portare a un rilevante aumento dei prezzi nel settore.
  • Casse e Fondi pensione continuano a prediligere gli investimenti all’estero
Nel 2020 il risparmio delle Casse privatizzate ha raggiunto i 100,7 miliardi, lievitando di quasi 5 dall’anno precedente e di 45 miliardi dal 2011, con un tasso medio annuo di crescita del 6,8 per cento. Una progressione costante, fotografata dall’ultimo rapporto della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, che è stato illustrato ieri dal presidente Mario Padula nel “Quadro di sintesi” annuale. Un report nel quale si sottolinea che sul versante degli investimenti, nonostante il rallentamento registrato nel 2020 (nel primo anno della pandemia), la Casse previdenziali dei professionisti possono «svolgere un’azione importante in un progetto di ampio respiro che abbia il proprio baricentro nella promozione della crescita del Paese come il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)». Investimenti che lo scorso anno in Italia sono rimasti prevalentemente concentrati su immobili e titoli di Stato.

  • Gli agenti generali e le compagnie seppelliscono l’ascia di guerra sulle pensioni
Gli assicuratori contribuiranno meno di prima al pensionamento degli agenti, tuttavia questi non si vedranno aumentati i contributi. Raggiunto l’accordo che salvaguardia il regime pensionistico integrativo degli agenti, secondo quanto comunica Agéa, la federazione che raggruppa i gruppi agenti