di Donato Varani
L’incredibile fermento di innovazione che i mercati finanziari stanno sperimentando di pari passo con l’evoluzione tecnologica, viene oggi stimolato e accompagnato anche dalle Autorità con l’emanazione del Decreto del Mef n. 100 del 30 aprile 2021 che attua in Italia la c.d. sandbox per il mercato bancario, finanziario, dei pagamenti e assicurativo introdotta dal Decreto legge n. 34 del 2019, convertito dalla Legge del 28 giugno del 2019.

La sandbox regolamentare, che si affianca ad altri strumenti come l’Hub Fintech della Banca d’Italia, il Conso-Tech, è un ambiente supervisionato dalle Autorità dove sarà possibile applicare direttamente l’innovazione tecnologica di servizio e di prodotto al mondo imprenditoriale, guardando da vicino l’attività innovativa nella sua connotazione pratica. Tale mix di imprenditorialità e supervisione consentito dalla sandbox, permette di introdurre concretamente l’innovazione nel mercato finanziario e di strutturare la relativa regolamentazione in modo da accogliere tale innovazione anche nell’ambito della finalità di tutela del cliente e della stabilità finanziaria. L’iter per accedere alla sandbox è supervisionato dalle Autorità, con il vantaggio che alla fine della sperimentazione, che dura 18 mesi, qualora questa abbia successo, l’imprenditore avrà la possibilità di continuare la propria operatività sul mercato, in una modalità conforme alla regolamentazione che in alcuni casi può essere stata modificata per accogliere il nuovo modello di business.

Gli ambiti di applicazione della sandbox spaziano dall’innovazione nelle attività soggette ad autorizzazione alle attività di servizio di cui usufruiscono gli intermediari vigilati in regime di outsourcing, permettendo un dialogo con le Autorità anche per quelle attività che non ricadono nelle fattispecie sopra menzionate. La concretezza caratterizza la nuova normativa, i progetti devono essere significativamente innovativi, apportare valore aggiunto o agli utenti dei servizi o all’efficienza dei processi adottati dagli intermediari oppure permettere una meno onerosa o più efficace applicazione della regolamentazione (si pensi in questo senso ai processi di Kyc in materia di antiriciclaggio, piuttosto che agli adempimenti richiesti per la conformità dei processi) ed essere in una fase avanzata di sperimentazione. Nel corso della sperimentazione, le Autorità possono decidere di disapplicare alcuni requisiti normativi/regolamentari relativi al livello di patrimonio rispetto ai rischi, agli obblighi informativi, al perimetro di operatività alla forma giuridica della società, etc.

Da segnalare la possibilità per le Autorità, al termine del periodo di sperimentazione, di permettere ai soggetti che sono stati ammessi alla sperimentazione di operare sul mercato sulla base di un’interpretazione aggiornata della legislazione vigente specifica del settore in anticipo rispetto alle vere e proprie modifiche alla normativa. La nuova normativa rappresenta un’importante innovazione nella tecnica legislativa, caratterizzata da flessibilità e adattabilità dell’ambiente regolamentare, considerato finora un sistema alquanto rigido. Il Comitato Fintech che presiede la sandbox ha lanciato lo scorso 30 settembre la finestra temporale per la presentazione dei progetti che vogliono partecipare alla sperimentazione aperta dal 15 novembre p.v. al 15 gennaio 2022. (riproduzione riservata)

*partner Annunziata&Conso
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