Molte startup hanno promesso da tempo di trasformare ogni aspetto del settore assicurativo. “Ma è solo uno slogan pubblicitario” ha detto il Ceo di Chubb Evan Greenberg, parlando davanti a una platea di manager insurtech durante una sessione del meeting InsureTech Connect, tenutosi a Las Vegas il 6 ottobre scorso.

Le parole di Greenberg sull’Insurtech, pronunciate durante una conversazione sul palco con Lisa Pollina, componente del board di Munich Re, facevano riferimento a una lettera inviata da Chubb ai propri azionisti nel 2020, in cui si affermava che le promesse di trasformazione del mercato delle insurtech impallidivano rispetto alle azioni già avviate da Chubb.

Durante il suo intervento Greenberg ha riconosciuto come la tecnologia stia lasciando un’impronta importante nel settore assicurativo, nonostante l’eccessiva enfasi che la accompagna. In particolare, secondo Grrenberg nell’ecosistema assicurativo gli insurance carriers sono molto più avanti delle startup che sono emerse.

“La tecnologia sta cambiando seriamente il settore assicurativo, perché fornisce strumenti e capacità per migliorare tutte le funzioni e le attività di analisi e sottoscrizione del rischio migliorando la customer experience, ma l’assicurazione è l’arte e la scienza di assumersi dei rischi. Fondamentalmente, questo è il business. Tutto il resto è a supporto”.

Greenberg ha aggiunto che “le società di insurtech possono utilizzare la tecnologia per migliorare, proprio come fanno gli assicuratori tradizionali, la customer experience. Possono cioè perfezionare l’analisi dei dati in modo da essere sempre più precisi nella fase di sottoscrizione, ma non possono modificare il pilastro fondamentale dell’assunzione dei rischi”.