EXOR FIRMA UN MEMORANDUM PER CEDERE LA SOCIETÀ DI RIASSICURAZIONE AI FRANCESI
di Francesco Bertolino
Per Exor sono in arrivo circa 7,7 miliardi di euro di fondi da investire in dividendi e nuove acquisizioni. Ieri la holding della famiglia Agnelli-Elkann ha firmato un memorandum d’intesa per cedere PartnerRe a Covéa per 9 miliardi di dollari. La società di riassicurazione era già finita nel radar dei francesi a inizio del 2020, ma l’affare era poi saltato a un passo dal traguardo a causa dello scoppio della pandemia. Alla luce della crisi, infatti, Covéa avrebbe voluto uno sconto sul prezzo che invece Exor non era disposta a concedere. In estate, poi, la compagnia di mutua assicurazione francese ha negoziato l’acquisizione del ramo riassicurativo di Axa, approccio respinto di nuovo per divergenze sulla valutazione. L’improvvisa rottura su PartnerRe non ha comunque interrotto i rapporti fra Covéa e Exor che anzi hanno avviato forme di collaborazione e coinvestimento, rivelatesi poi fondamentali per la ripresa delle trattative. L’affare non è però ancora concluso. Prima di siglare un accordo definitivo i francesi dovranno consultare i comitati aziendali e il perfezionamento è atteso verso metà del 2022. Exor ha comprato PartnerRe nel 2016 per 6,7 miliardi di dollari. Da allora la società di riassicurazione ha versato alla holding dividendi per 900 milioni di dollari. Se la vendita a Covéa andrà in porto per 9 miliardi, quindi, la holding della famiglia Agnelli-Elkann realizzerà una plusvalenza di 3,2 miliardi di dollari con l’operazione PartnerRe, pari al 50% del prezzo pagato per la compagnia con sede alle Bermuda. Inevitabile chiedersi come Exor investirà quanto incassato. Una parte dei proventi della cessione potrebbe alimentare dividendi straordinari, un’altra potrebbe finanziare nuove acquisizioni della holding in settori come moda, fintech o sanità. Di sicuro, se l’affare andrà a buon fine, 625 milioni di euro saranno impiegati per l’acquisto di partecipazioni di Covéa in veicoli speciali di riassicurazione gestiti da PartnerRe che investiranno in contratti riassicurativi sottoscritti da PartnerRe aventi a oggetto calamità o altri rischi di coda. Covéa, Exor e PartnerRe continuerebbero inoltre a investire congiuntamente in fondi gestiti da Exor. «L’accordo di cooperazione raggiunto durante l’estate 2020 con Covéa si è rivelato positivo in molti modi e ha creato forte fiducia reciproca tra le nostre società», ha sottolineato John Elkann, ad e presidente di Exor. «Inoltre, grazie alla guida di Jacques Bonneau e all’eccellente lavoro del suo team, PartnerRe ha ulteriormente migliorato le sue performance rafforzando le sue capacità distintive». Secondo Thierry Derez, presidente e ceo di Covéa, «PartnerRe ha dimostrato nel corso dell’anno passato la rilevanza della sua strategia, gestione dei rischi e resilienza nello scenario incerto della pandemia, oltre alla qualità dei suoi vertici. La nostra proposta di acquisizione arriva al momento giusto, di trasformazione epocale per le assicurazioni ». A Piazza Affari ieri Exor ha chiuso in rialzo del 2,3% al massimo storico di 80,5 euro. (riproduzione riservata)
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