Generali è salita al 43,5% del capitale di Cattolica: è quanto emerge dai risultati resi noti da Borsa italiana, aggiornati alla chiusura del mercato di ieri, dell’offerta pubblica lanciata dalla compagnia assicurativa triestina. L’offerta si concluderà venerdì. All’opa, avviata il 4 ottobre, è stato consegnato poco meno del 20% (19,90%) del capitale della compagnia veronese (l’11% di azioni proprie, poco meno del 7% di Warren Buffett e il resto dal mercato): ciò si aggiunge al 23,60% già in mano a Generali.

La condizione minima di successo dell’opa, che garantirà di fatto al Leone il controllo dell’assemblea straordinaria, è detenere il 50% più un’azione. Come spesso accade in questi casi, la partita si giocherà in questi ultimi giorni, ma Generali sembra a un passo dal traguardo. Il titolo di Cattolica ha chiuso a 6,78 euro (-0,22%), allineandosi al prezzo dell’offerta.

Nei giorni scorsi Berkshire Hathaway, il secondo principale azionista di Cattolica dietro Generali con una quota leggermente inferiore al 7%, aveva deciso di portare in adesione le proprie azioni all’offerta del Leone. Secondo Equita sim l’adesione di Buffett, che che si è aggiunta al parere favorevole del cda di Cattolica, ha dato visibilità sull’esito favorevole dell’iniziativa.
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