Come avviene nel resto del mondo, anche nel Regno Unito la maggior parte delle piccole e medie imprese lottano da mesi per sopravvivere alle dure conseguenze del Covid-19. I tanti timori degli imprenditori alla ricerca di forme di tutela per scongiurare il peggio, sono musica per le orecchie degli assicuratori, secondo l’analista di GlobalData, Ben Carey-Evans.

Offrire una copertura specifica per la pandemia potrebbe fare tutta la differenza del mondo per la competitività di un assicuratore. “Le crescenti preoccupazioni delle aziende suggeriscono che esista un significativo potenziale di mercato per queste polizze che, a causa della particolarità della pandemia, sono però fortemente rischiosi per gli assicuratori e quindi, sono attualmente prodotti molto costosi da acquistare”, ha detto Ben Carey-Evans.

Secondo il sondaggio di GlobalData “UK SME Insurance 2020”, il 50,3% delle PMI del Regno Unito è molto o estremamente preoccupato dalle conseguenze dell’impatto del virus, mentre il 73,9% degli intervistati ha detto di essere moderatamente preoccupato e solo il 13,% delle PMI ha dichiarato di non essere preoccupato per la potenziale perdita di business causata dalla pandemia, la maggioranza delle quali sono ditte individuali o microimprese.

D’altro canto, il sondaggio rileva come il 53% delle medie imprese sia preoccupato dal poter continuare a fare business a livello internazionale. Un timore legato all’attuale contesto in cui la possibilità di viaggiare è molto limitata rispetto alle condizioni normali.

Ben Carey-Evans sostiene che la recessione economica post pandemia causerà un forte calo del business per le PMI che, a catena, si riverserà anche sul sulla spesa assicurativa delle imprese che, inevitabilmente, andrà progressivamente a ridursi: “Gli assicuratori devono quindi valutare se commercializzare un prodotto assicurativo rischioso comprendente la copertura pandemia per compensare in qualche modo il prossimo calo dei premi lordi contabilizzati”.