Tra le iniziative del governo per sostenere la ripresa il Superbonus è una delle più rilevanti. Anche il settore assicurativo sta dimostrando interesse verso il Superbonus, tanto che i principali player sono già scesi in campo con offerte dedicate. Il Superbonus rappresenta per il settore assicurativo un’occasione da cogliere per almeno 4 ragioni. In primo luogo, il Superbonus rappresenta per le compagnie una porta d’ingresso e acceleratore per lo sviluppo di un’offerta di prodotti e servizi dedicata all’ecosistema Property. Il settore assicurativo infatti ha già iniziato a ripensare l’offerta nella logica di ecosistemi di servizi (per esempio, Property, Mobility, Health, SMEs) che abbracciano sempre più proposition e tendono a convergere tra loro, anche grazie ai dati e allo sviluppo di nuove tecnologie, che permettono agli operatori di gestire bisogni diversi e più ampi rispetto al proprio core business. Tuttavia, fino ad oggi, i maggiori sforzi del settore si sono focalizzati sullo sviluppo degli ecosistemi Health e Mobility, mentre sull’ecosistema Property il mercato assicurativo non ha ancora definito un posizionamento forte, rispetto ad altri settori industriali con offerte già consolidate nell’ambito della Casa. Un’altra opportunità generata dal Superbonus è relativa al consolidamento delle relazioni con le imprese del sistema Casa, un mercato rilevante se si pensa che conta circa 1 milione di aziende (di cui circa 500 mila nelle costruzioni, ca. 238 mila nelle attività immobiliari e ca. 196 mila studi di architettura, di ingegneria e tecnici), come stimato da Confartigianato. Le compagnie, infatti, hanno l’opportunità di rivolgersi a questi target non solo attraverso una soluzione dedicata al Superbonus (per esempio, acquisto del credito dalle imprese edili, polizze Rc per asseveratori), ma anche sviluppando un modello di offerta per la gestione dei bisogni delle imprese a 360°. In terzo luogo, il settore assicurativo può valorizzare la capillarità e le competenze della propria rete distributiva, che in Italia conta più di 200 mila soggetti tra agenti, sub-agenti e produttori. Questi assumono un ruolo chiave lungo tutto il processo legato all’offerta Superbonus, diventando il potenziale focal point per il cliente (che sia un privato, condominio o impresa) e supportandolo lungo tutto l’iter amministrativo. Non da ultimo, l’opportunità relativa all’acquisto dei crediti d’imposta che possono essere utilizzati dalle compagnie come potenziali attivi a copertura delle riserve tecniche. Tuttavia, nonostante le chiare opportunità, il settore assicurativo è chiamato ad affrontare una serie di complessità legate da un lato alle caratteristiche delle compagnie stesse, dall’altro lato alle caratteristiche dell’offerta, in quanto si tratta di contenuti nuovi e distanti dal core business assicurativo, con un contesto normativo in continua evoluzione. Inoltre, è presente una complessità amministrativa derivante dalla numerosità della documentazione da produrre per l’accesso alle agevolazioni fiscali (ca. 40 documenti diversi da fornire dall’inizio a fine lavori, tra dichiarazioni, certificazioni, fatture). Per il settore assicurativo, sarà fondamentale individuare un possibile modello per la gestione di questo business che definisca il target di clientela; identificare un modello distributivo e di attivazione della Rete che garantisca engagement e supporto continuativo grazie ad un programma strutturato di change management; e costruire un’offerta assicurativa con bundle modulari con garanzie più ampie (per esempio, polizza casa, condominio, salute) e un’offerta di servizi legati all’ecosistema property e adiacenti (health e mobility), sfruttando partnership strategiche con provider di servizi e start-up innovative. Solo così il Superbonus sarà per le Compagnie assicurative un’opportunità per rafforzare il proprio naturale ruolo di protezione e di supporto a clienti privati e imprese.

Luigi Onorato partner Monitor Deloitte

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