di Filippo Merli
Si chiama e-Roads®. Ed è il piano varato da Cav, Concessioni autostradali venete, la società mista di Anas e Regione, per una gestione innovativa della viabilità. L’obiettivo del progetto, che si pone come riferimento per la mobilità in uno snodo europeo strategico, è far convivere gli aspetti tecnologici a supporto dell’esercizio e della gestione autostradale con la sicurezza e la sostenibilità ambientale.

Nel 2018 il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il decreto Smart road, indicando i nuovi servizi smart che riguardano le strade. Lo scorso settembre il decreto è stato aggiornato per avviare la sperimentazione «di mezzi di trasporto innovativi» che «non dispongono di un volante o di una pedaliera».

Tutto è smart. Strade comprese. Grazie a pannelli e sensori che consentono l’interconnessione tra veicoli con informazioni su meteo e traffico. Un’ottica nella quale si inserisce il progetto e-Roads®, nel quale si innestano l’itinerario E70 che collega Spagna e Turchia e l’itinerario E55 che unisce Svezia e Grecia. «I punti di forza del progetto, in linea col decreto Smart road, sono molteplici», ha spiegato Ugo Dibennardo, amministratore delegato di Cav, che gestisce il tratto di A4 tra Padova e Venezia, la tangenziale e il passante di Mestre, oltre a un sistema di viabilità centrale per il Nordest. «A cominciare dal funzionamento e dal presidio costante, 24 ore su 24, di una centrale operativa che si pone come centro di controllo di riferimento anche al fuori delle nostre competenze».

«Basti pensare, per esempio, che è stata scelta anche come punto di contatto per alcuni aspetti gestionali connessi ai prossimi Mondiali di sci di Cortina 2021. A questo», ha aggiunto, «viene unita un’implementazione tecnologica che ha la sua potenzialità nell’integrazione dei diversi sistemi nella centrale di controllo della società. Non è solo un aspetto tecnico: tutte le informazioni che corrono lungo i cavi ottici, arrivando sino alla testa del data center, ci mettono nelle condizioni di effettuare in tempo reale le scelte migliori a tutela della sicurezza di chi viaggia, della fluidità del traffico e del comfort di guida».

Concessioni autostradali venete, col presidente Luisa Serato e il direttore tecnico Sabato Fusco, è partner del progetto pilota C-Roads Italy, coordinato dal Mit per testare tecnologie in ambito smart road. La società è coinvolta a pieno titolo nello sviluppo di conoscenze relative ai sistemi di scambio di informazioni tra veicolo e veicolo e tra infrastruttura e veicolo per una gestione futura della guida autonoma.

Secondo l’Osservatorio istituito dal ministero attualmente presieduto da Paola De Micheli la connettività digitale porterà a un miglioramento significativo nell’efficienza del traffico e nel comfort di guida. Tra le startup attive nel settore dei veicoli connessi, anche per il trasporto pubblico, ci sono l’italiana Next future transportation, con sede a Padova, la francese Navya e la statunitense Local motors. Con Concessioni autostradali venete in prima fila per il progetto e-Roads®.

«Le e-Roads®», ha sottolineato Dibennardo, «mirano a portare un valore aggiunto al territorio, rispondendo in maniera sostenibile alle esigenze di sviluppo della comunità e garantendo un sistema infrastrutturale che non è più statico, ma in grado di comunicare, correggersi e ristrutturarsi».

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