Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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A settembre, i dati rilevati da Assoreti indicano una raccolta netta positiva per le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, pari a 2,1 miliardi di euro. La stagionalità tipica del mese – spiega una nota – si traduce nella flessione congiunturale dei volumi di raccolta (-16,6%) mentre il confronto tendenziale (+33,0%) consolida il processo di crescita osservato da inizio anno; da gennaio le reti realizzano una raccolta netta pari a 30,9 miliardi di euro con un aumento del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le risorse nette investite nel mese si distribuiscono equamente tra i due principali comparti: i volumi realizzati sui prodotti del risparmio gestito ammontano a 1,1 miliardi di euro (pari al 51,8% del totale), mentre quelle confluite sulla componente amministrata del portafoglio si attestano a 1 miliardo di euro. La liquidità confluita sui conti correnti e depositi è pari a 1,1 miliardi di euro, alimentata anche dall’acquisizione di nuova clientela. «Il timore delle famiglie italiane di fronte a una rinnovata incertezza si sta traducendo in una forte propensione al risparmio.
Le incertezze economiche legate al Coronavirus portano gli italiani che possono permetterselo a risparmiare ancor più che in passato, complice il calo dei consumi legati alle chiusure forzate. Ma le ingenti risorse accumulate non riescono a rappresentare un motore di sviluppo per il Paese, perché parcheggiate in larga parte su conti correnti e di deposito. Mentre allo stesso tempo aumentano le difficoltà di chi aveva già scarse disponibilità prima della crisi. Tanto che il 30% degli italiani ha una situazione economica (personale e familiare) che non consentirebbe di affrontare un nuovo eventuale lockdown.

Si chiama e-Roads®. Ed è il piano varato da Cav, Concessioni autostradali venete, la società mista di Anas e Regione, per una gestione innovativa della viabilità. L’obiettivo del progetto, che si pone come riferimento per la mobilità in uno snodo europeo strategico, è far convivere gli aspetti tecnologici a supporto dell’esercizio e della gestione autostradale con la sicurezza e la sostenibilità ambientale. Nel 2018 il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il decreto Smart road, indicando i nuovi servizi smart che riguardano le strade. Lo scorso settembre il decreto è stato aggiornato per avviare la sperimentazione «di mezzi di trasporto innovativi» che «non dispongono di un volante o di una pedaliera».
  • Reti, Fideuram in vetta nella raccolta
In settembre è ammontata a 2,1 miliardi di euro la raccolta netta per le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede: lo ha reso noto Assoreti. La stagionalità tipica del mese si è tradotta nella flessione congiunturale dei volumi di raccolta (-16,6%), mentre il confronto su base annua (+33%) consolida il processo di crescita osservato da inizio anno. Da gennaio le reti hanno realizzato una raccolta netta pari a 30,9 miliardi, in crescita del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nei primi nove mesi, ha evidenziato Marco Tofanelli, segretario generale dell’associazione, il numero dei clienti delle reti è aumentato di oltre 100 mila. Il gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo private banking, Sanpaolo Invest sim e IwBank) si è posizionato in vetta per raccolta netta da inizio anno, con 8,4 miliardi di euro, e per raccolta annua in risparmio gestito con 2,8 mld. È stato primo anche nella raccolta mensile con 841 milioni.

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  • «Crisi del clima, 2020 tra gli anni più caldi»
Il 2020 si prospetta come uno degli anni più caldi malgrado l’arrivo della Niña. La «bambina» porta un raffreddamento delle temperature globali, con precipitazioni e tempeste in molte aree del mondo. Tuttavia, nonostante la sua presenza, il riscaldamento globale in corso potrebbe peggiorare, prevede l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo). «Tutti gli eventi climatici che si verificano in natura ora si svolgono in un contesto di cambiamento climatico che sta esacerbando condizioni meteorologiche estreme e influenzando il ciclo dell’acqua», dice il capo del Wmo Petteri Taalas.
  • Generali, sale ancora la quota di Caltagirone: ora è al 5,41% del capitale del Leone
Proseguono gli acquisti di Francesco Caltagirone nel capitale delle Assicurazioni Generali. L’imprenditore, infatti, ha portato la sua quota complessiva al 5,412% del Leone di Trieste, incrementando la sua partecipazione dello 0,03%. L’operazione è stata realizzata tramite la Vm 2006 srl che ha rilevato 500mila azioni della compagnia per un prezzo medio ponderato di 11,3921 euro l’una. Il controvalore degli acquisti, che risalgono al 28 ottobre, quindi ieri, è di circa 5,7 milioni di euro. Con questa ultima mossa, l’ultima di una lunga serie di arrotondamenti tutti di dimensioni contenute, Caltagirone consolida quindi la sua posizione di secondo azionista del gruppo assicurativo dietro Mediobanca (ha una quota del 12,97%) e davanti a Leonardo Del Vecchio (l’imprenditore azionista di EssilorLuxottica ha il 4,84%) e al gruppo Benetton (3,98%).
  • Europa, con welfare ed energia in comune risparmi a 180 miliardi
Se i 27 Paesi dell’Unione trasferissero a livello europeo la gestione delle politiche di salute, clima ed energia, assicurazione sociale e difesa, risparmierebbero circa 180 miliardi di euro l’anno rispetto alla somma delle loro rispettive spese attuali, a parità di cose fatte ma ottenendo livelli di efficienza in linea con i migliori fra quelli nazionali. Lo rivela uno studio commissionato dal Parlamento europeo e realizzato dal Cifrel, il Centro di ricerca interuniversitario sulla finanza locale e regionale, pubblicato in questi giorni. È la prima volta che un’indagine accademica si preoccupa di calare nella realtà il principio di sussidiarietà, secondo cui una politica dev’essere di competenza dell’Ue solo se a parità di servizi ciò può garantire meno sprechi rispetto agli Stati membri. Lo studio fa parte del Progetto Waste Rate, messo a punto da una speciale unità di ricerca dell’Europarlamento, l’EU Added Value, guidata dall’italiano Lauro Panella.

  • Palestre e piscine al tappeto: i danni salgono a 8,5 miliardi
All’aperto. Oppure dietro uno schermo. Per le associazioni sportive sono questi gli unici modi per cercare di continuare l’attività che per il 2020 stima una perdita di 8,5 miliardi circa, il 70% dei 12 miliardi fatturati dai 100mila centri (palestre, piscine, campi) che occupano un milione di lavoratori, adesso a rischio. Per il 2021, sempre che si venga fuori dall’emergenza Covid -19 entro la primavera del prossimo anno, i danni sono già stimati intorno al 50/60% rispetto al 2019. È una fotografia poco consolante quella scattata dall’Anif (Associazione nazionale impianti sport & fitness, palestre piscine e campi sportivi), all’indomani dell’entrata in vigore (29 ottobre) del “decreto ristori” e delle proteste dei lavoratori del settore che da Cagliari a Genova, da l’Aquila a Bologna, da Rimini a Firenze, hanno fatto sentire forte la loro protesta contro il Dpcm che ha chiuso loro la possibilità di continuare l’attività ripresa il 25 maggio, dopo tre mesi di chiusura totale. A meno che non sia all’aperto o dietro uno schermo, appunto.
  • Mediobanca, confermati Nagel e Pagliaro al vertice