Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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I rappresentanti di Generali Assicurazioni si preparano a entrare nel consiglio di amministrazione di Cattolica. Secondo quanto anticipato ieri da milanofinanza.it oggi si terrà il consiglio di amministrazione della compagnia veronese per dare il via libera alla prima tranche dell’aumento di capitale di 500 milioni chiesto da Ivass per risollevare l’indice di solvibilità che per 300 milioni sarà sottoscritto da Generali che arriverà di conseguenza a detenere il 24,4% di Cattolica. Un’operazione che, a differenza della seconda tranche da 200 milioni che sarà rivolta al mercato entro la fine dell’anno, può avvenire anche nelle more del via libera al prospetto da parte di Consob, la cui procedura è comunque già stata avviata. Si parte, quindi, oggi e gli accordi, come noto, prevedono che la compagnia triestina esprima 3 dei 17 membri del consiglio di amministrazione di Verona. Scelta che sarebbe ricaduta su Stefano Gentili, a lungo responsabile della distribuzione di Generali Italia e oggi senior advisor del ceo Marco Sesana, Roberto Lancellotti (ex McKinsey) e su Elena Vasco, segretario generale della Camera di Commercio di Milano.Esponenti che prenderanno il posto di Pierantonio Riello, uscito nei giorni scorsi, di Carlo Napoleoni e di Chiara de Stefani, che è entrata nel cda di Verona nel 2017. A questo punto si aprono quindi ufficialmente nuovi scenari per la compagnia guidata da Carlo Ferraresi, con l’ingresso di Generali che, ovviamente, non sarà solo un partner finanziario.
Nei primi nove mesi dell’anno Sara Assicurazioni ha registrato un utile netto di 57,5 milioni di euro, superiore rispetto sia a quello dello stesso periodo del 2019 sia alle previsioni. La compagnia evidenzia premi lordi contabilizzati, al lordo delle cessioni in riassicurazione, di 440,2 milioni di euro, in linea rispetto a un anno prima, e in aumento rispetto alle previsioni. Le stime sulla solvibilità Solvency II di Sara Assicurazioni indicano un capitale superiore più di tre volte a quello necessario.
  • Apollo vende Amissima Assicurazioni ad Hdi-Talanx
Amissima Assicurazioni passa ad Hdi (gruppo Talanx), mentre la cessione di Amissima Vita (su cui si era mossa Cinven), con i tassi d’interesse ai minimi storici, finisce in stand-by e probabilmente vi resterà per un biennio. Ieri, come anticipato da MF-Milano Finanza l’8 settembre, Hdi ha acquisto la compagnia Danni, che vale circa 300 milioni di premi, raggiungendo così una raccolta complessiva di circa 2 miliardi. L’acquisizione porta il gruppo Hdi dal 17° all’11° posto tra gli assicuratori Danni in Italia e offre l’opportunità a medio termine di entrare nella top ten. Soddisfazione è stata espressa da Apollo, che nel 2015 aveva rilevato le due compagnie da Carige per 240 milioni. La vendita avrebbe consentito di rientrare dell’investimento in Amissima Assicurazioni. «L’attenzione di Talanx, leader europeo, testimonia l’importante lavoro di rilancio svolto dal management e da tutti i colleghi», ha commentato Andrea Moneta, senior advisor di Apollo per l’Italia.

Il superbonus del 110% «durerà per tutto il 2021» e per le case popolari «fino al 30 giugno 2022», il restante sarà finanziato con il Recovery fund. Lo ha indicato in un’intervista il viceministro al Mef Laura Castelli. «E’ appena partito, si tratta di una misura storica che prevede la cessione del credito al sistema bancario, una battaglia storica del Movimento 5 Stelle». Tutto ciò mentre sono state definitivamente incardinate in commissione Finanze del Senato le proposte del Movimento 5 Stelle che intendono permettere l’utilizzo dei crediti d’imposta come mezzi di pagamento di beni e servizi, ha annunciato Emiliano Fenu (M5S), capogruppo pentastellato in Commissione e primo firmatario di una delle proposte.
  • Cattolica va all’aumento
Irappresentanti di Generali si preparano a entrare nel board di Cattolica. Secondo milanofinanza.it si terrà oggi il consiglio di amministrazione della compagnia veronese per dare via libera alla prima tranche dell’aumento di capitale da 500 milioni di euro chiesto dall’Ivass per risollevare l’indice di solvibilità. La ricapitalizzazione sarà sottoscritta per 300 milioni da Generali, che arriverà a detenere il 24,4% di Cattolica. Un’operazione che, a differenza della seconda tranche da 200 milioni che sarà rivolta al mercato entro la fine dell’anno, può avvenire anche nelle more dell’autorizzazione al prospetto da parte della Consob, la cui procedura è comunque già avviata. Gli accordi prevedono che la compagnia triestina esprima 3 dei 17 membri del cda di Cattolica. La scelta, secondo fonti di mercato, è caduta su Stefano Gentili, a lungo responsabile della distribuzione di Generali Italia e ora senior advisor dell’a.d. Marco Sesana; inoltre Roberto Lancellotti (ex McKinsey) ed Elena Vasco, segretario generale della Camera di commercio di Milano. Essi prenderanno il posto di Pierantonio Riello, uscito nei giorni scorsi, di Carlo Napoleoni e di Chiara de Stefani, entrata nel board veronese nel 2017.
  • Amissima cede i danni alla tedesca Talanx
Amissima, posseduta indirettamente da fondi di investimento gestiti da società affiliate di Apollo Global Management, ha firmato un accordo con il gruppo tedesco Talanx per cedere il proprio comparto Danni (Amissima assicurazioni). In questo modo Talanx rafforzerà la sua presenza in Italia, dove è già presente con Hdi assicurazioni, «passando», ha precisato, «dal diciassettesimo all’undicesimo posto per raccolta premi danni». Il perfezionamento è atteso nel primo trimestre del 2021. «Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto», ha commentato Andrea Moneta, senior advisor di Apollo per l’Italia e presidente del gruppo Amissima. «L’attenzione per Amissima assicurazioni da parte del gruppo Talanx, leader nel mercato assicurativo europeo, testimonia l’importante lavoro di ristrutturazione e rilancio della compagnia svolto dal management e da tutti i colleghi sotto la gestione di Apollo. Siamo certi che l’apporto di Amissima assicurazioni consentirà alla nuova proprietà di raggiungere ulteriori importanti traguardi nel mercato italiano».

corsera

Stando all’ultimo report Inail, a fine settembre le denunce di contagio sul lavoro da Covid-19 hanno superato le 54 mila unità, con un aumento di 1.919 denunce rispetto a fine agosto, di cui 1.127 relative a infezioni avvenute in settembre e le altre 792 nei mesi precedenti. Questi dati riaprono il dibattito in merito alla scelta, compiuta qualche mese fa, con l’articolo 42 del D.L. 18/2020 che equipara infortunio sul lavoro e contagio da Covid-19. «Le norme vigenti, anche quelle ultimamente introdotte, non escludono la responsabilità penale del datore di lavoro, che vedrà riconosciuto il proprio comportamento lecito solo alla fine del relativo procedimento — commenta Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro — Le incertezze esistenti, su dove come e da chi avvenga il contagio, creano una situazione di grande disagio tra gli imprenditori. Ed è un problema non da poco. Per questo è urgente, considerando l’impennata dei contagi a cui stiamo assistendo, avviare una riflessione con le parti sociali per arrivare a una norma».
  • Generali, rating «A-» da Fitch
L’agenzia di rating Fitch ha confermato il giudizio sulla solidità finanziaria delle Assicurazioni Generali a «A-», e confermato il giudizio «BBB+» sul merito di credito. Gli outlook sono stabili.

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  • Inchiesta Fs, polizze sul binario morto sparite sessantasei pratiche sospette
Sono sessantasei i fascicoli di polizze infortuni in favore dei dirigenti di cui si sono perse le tracce negli uffici delle Ferrovie. Sessantasei liquidazioni, probabilmente con tanti zeri, svanite nel nulla. All’indomani dell’acquisizione di atti da parte della Guardia di Finanza e della procura di Roma che indagano su un giro di corruzione in Ferrovie, emergono dettagli che fanno sorgere più di un dubbio sulla gestione del gruppo. E, probabilmente, non solo per le assicurazioni, ma anche per l’assegnazione di altri appalti. Il sospetto è che gli appalti venissero assegnati sempre alla stessa compagnia, Generali, la quale si “sdebitava” pagando indennizzi generosi o disponendo polizze vantaggiose ai dirigenti che di quelle gare dovevano decidere. I consulenti hanno visionato gli ultimi dieci anni. E se, rispetto al 2011 il gruppo ferroviario ha quasi dimezzato le sue spese assicurative (passando dai quasi 74 milioni di euro del 2011 ai 37 milioni e 100 del 2018 con un aumento a 40 per il 2019), è vero che Assicurazioni Generali stradomina sulla concorrenza: è suo l’89,5% delle polizze stipulate dal gruppo. Un giro da mezzo miliardo.  Sempre Pwc nel suo report sottolinea una serie di anomalie nell’archiviazione delle pratiche. Per di più, sottolineano i revisori, a fronte di una ricognizione su circa 600 pratiche di sinistri con Generali, relativi agli infortuni dirigenti, mancano 66 fascicoli.

  • Cybercrime, salto dalle Pmi ai grandi gruppi
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Dpcm del 30 luglio 2020, ieri è partito definitivamente il nuovo corso nella lotta italiana al crimine informatico. Il decreto va a determinare le modalità e le procedure delle pubbliche amministrazioni, degli enti e degli operatori pubblici e privati inclusi nel perimetro della sicurezza nazionale cibernetica e stabilisce i criteri per la predisposizione degli elenchi, delle reti e dei sistemi informatici degli attori coinvolti. Obiettivo: contrastare attacchi a infrastrutture strategiche, furti di dati sensibili, arginare il pericolo di truffe, in un sistema che vede il Cis , Comitato interministeriale per la sicurezza, e il Dis, Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, come perni di un articolato sistema di intelligence. Si tratta di un punto di svolta per l’Italia, che giunge in un momento particolarmente delicato, con la pandemia che non solo non retrocede ma incalza. E che l’incremento del numero delle aggressioni cyber su scala mondiale sia strettamente connesso all’epidemia è un fatto oramai acclarato da evidenze empiriche e statistiche.
  • Amissima cede Danni a Talanx
Amissima Holdings, posseduta indirettamente da fondi di investimento gestiti da società affiliate di Apollo Global Management, ha firmato un accordo di compravendita per il proprio comparto danni con il gruppo tedesco Talanx. Attraverso l’acquisizione, Talanx rafforzerà la propria presenza in Italia, dove è già presente con HDI Assicurazioni, passando dal 17° all’11° posto per raccolta premi danni.
  • Prima Assicurazioni, raccolta premi +107%
Prima Assicurazioni chiude i primi 9 mesi del 2020 con risultati in crescita e, nonostante il lockdown, alza l’asticella degli obiettivi e punta a superare un milione di clienti attivi a fine anno. La tech company che opera come agenzia assicurativa specializzata in polizze auto, moto e furgoni registra una raccolta premi di 195,2 milioni, +107% rispetto ai 94,4 milioni dello stesso periodo del 2019.
  • Niente costi extra per le polizze

  • Il Parlamento rinuncia alla disdetta infra-annuale dell’assicurazione prestiti 
I parlamentari hanno rafforzato gli obblighi di informazione dei singoli per aumentare la concorrenza. L’arretramento dei parlamentari in materia di recesso infra-annuale sta smorzando le speranze dei broker e degli assicuratori.
  • L’assicurazione sulla vita ancora snobbata dai francesi a settembre
Nel mese di settembre, la raccolta netta è in ulteriore declino per il settimo mese
di fila, a 800 milioni euro, contro i 2,8 mld di un anno prima. I francesi attualmente favoriscono soluzioni di risparmio più facile da mobilitare, secondo la FFA. Dall’inizio dell’anno, il deflusso netto registrato da questo supporto di solito molto popolare i 7,3 miliardi
euro. Nello stesso periodo nel 2019, il totale era a 20,8 miliardi.
  • Il Crédit Agricole rileva il 50% di Europ Assistance in Francia
Pacifica, la controllata del Crédit Agricole Assurances, acquista il 50% di Europ Assistenza Francia oggi parte del gruppo Generali. La Banca Verde punta sui servizi ai clienti per
per differenziarsi. Per la compagnia di assistenza, la Francia rappresenta il terzo mercato
dopo gli Stati Uniti e Italia

Handelsblatt

 

  • Assicuratore  deve risarcire albergatore per la chiusura dovuta al Coronavirus
Nella disputa di numerosi albergatori contro le loro assicurazioni per le spese sostenute a causa del Coronavirus, un’altra locanda ha vinto in tribunale. Il tribunale regionale di Monaco di Baviera I ha assegnato all’Emmeramsmühle Inn ben 427.000 euro per la chiusura in primavera. Il credito dell’albergatore nei confronti dell’assicurazione di responsabilità civile è stato così confermato. L’assicurazione si era rifiutata di pagare. Tuttavia, il tribunale ha ora ritenuto che la clausola con cui ha voluto limitare la sua portata di servizi non fosse trasparente e quindi non valida. Inoltre ha sottolineato che non importava se il virus si fosse manifestato nell’azienda colpita. Il fattore decisivo è stato il fatto che l’attività era stata chiusa a causa della legge sulla protezione dalle infezioni. La decisione non è ancora giuridicamente vincolante.
Mercoledì il proprietario del noto ristorante Paulaner am Nockherberg e Allianz hanno raggiunto un accordo stragiudiziale in una causa simile. In un altro caso, il tribunale si è già pronunciato a favore dell’Augustinerkeller all’inizio di ottobre e ha assegnato all’albergatore un buon milione di euro. Solo il tribunale regionale di Monaco di Baviera I ha ricevuto finora 88 cause legali riguardanti l’assicurazione di chiusura dell’attività. Allianz ha recentemente affrontato più di 100 cause legali in tutto il paese.