Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Non c’è solo il dossier Crédit Agricole sulla scrivania di Giuseppe Castagna. Se in queste ultime settimane i rumors su un avvicinamento tra la banque verte e Banco Bpm si sono infittiti, la strada appare tutt’altro che tracciata. Al contrario, Piazza Meda (assistita da Lazard) avrebbe scelto di tenere aperte un paio di opzioni che continuerà ad esplorare con grande attenzione, quelle relative a Unicredit e Bper. Che nel futuro di Banco Bpm ci sia un matrimonio è strategia che Castagna non ha mai nascosto, soprattutto negli ultimi mesi: «Il nostro lavoro è essere pronti per cogliere qualsiasi opportunità», ha recentemente dichiarato il banchiere che nel 2016 fu il regista della prima fusione nell’Europa della vigilanza unica. Se il blitz di Intesa Sanpaolo su Ubi ha privato il gruppo del suo partner naturale, già prima dell’estate Banco Bpm ha iniziato a sondare il mercato in cerca di alternative.
UnipolSai Assicurazioni ha completato il collocamento a investitori istituzionali italiani ed esteri di uno strumento di capitale regolamentare «Restricted Tier 1» in euro, non convertibile e di diritto italiano, per un importo nominale di 500 milioni di euro, con data di emissione e regolamento prevista per il 27 ottobre. Lo strumento RT1 è perpetuo e può essere richiamato da UnipolSai in occasione di ciascuna data di pagamento degli interessi, prevista con periodicità semestrale.
Generali accelera nel settore dell’arte con l’apertura in Francia di Arte Generali e l’intenzione di avviare l’attività anche in Italia entro la fine dell’anno. La business unit del gruppo guidato da Philippe Donnet, dedicata ai collezionisti d’arte, è nata solo nel 2019 ma punta a raggiungere il break even entro il 2023, in linea con il piano industriale del gruppo assicurativo triestino che punta a spingere l’acceleratore sui business più profittevoli. Arte Generali ha in programma di raggiungere una raccolta premi superiore ai 50 milioni nel giro di un triennio e il terzo posto in Europa nel comparto dell’assicurazione per l’arte, con l’intenzione di guadagnare la leadership nel medio termine, grazie anche ad un ampio piano di espansione internazionale.

Indennizzare le perdite da mancata vendita del vino al prezzo di mercato della bottiglia e non del semplice valore del costo di ri-acquisto dell’uva. Lo prevede «Le vie della vite», un programma assicurativo di Assiteca, il più grande broker assicurativo italiano e società di consulenza sulla gestione integrata dei rischi aziendali, che tutela l’imprenditore vitivinicolo per tutto il ciclo di coltivazione, produzione e distribuzione del vino, dalla fase vegetativa della vite, al processo di vinificazione fino alla vendita. «Le coperture tradizionali calcolano il rimborso dei danni sul costo al quintale dell’uva, secondo le tariffe stabilite dal Mipaaf, mentre Assiteca garantisce il rimborso calcolato sul prezzo di vendita delle bottiglie secondo il listino della cantina produttrice. Ed è l’unica realtà nel settore a farlo», spiega a ItaliaOggi Marzio Emanuele Parri, account executive Assiteca.
Per la seconda volta consecutiva, il brand Allianz è il miglior marchio assicurativo al mondo, secondo la classifica Best Global Brands 2020 di Interbrand. La conferma arriva in un momento particolarmente incerto per i mercati e i settori economici in tutto il mondo.
«La nostra attenzione alla resilienza, alla integrità e alla centralità del cliente stanno dando i loro frutti. Allianz è stata ancora una volta riconosciuta come il brand assicurativo numero 1 a livello globale, una notizia eccellente che conferma che siamo sulla buona strada», ha affermato Oliver Bäte, ceo di Allianz.
  • Charlie24, il soccorso stradale è interamente digitale
Charlie24, la prima società di soccorso stradale completamente digitale in Italia, ha ricevuto una menzione speciale come prodotto innovativo 2020 agli Italian Insurtech Awards. Charlie24 è stata premiata per l’innovazione portata nella gestione e nell’erogazione di servizi di soccorso stradale e mobilità incentrata sulla user-experience del cliente. Si tratta di una webapp che gli automobilisti in panne possono utilizzare per richiedere assistenza e soccorso stradale da qualsiasi dispositivo connesso. La piattaforma online multi-utente ha digitalizzato tutti i processi. Fra gli accordi, quello con Blue Assistance: la società di Reale Group ha attivato la customer centric experience di Charlie24 nei processi di erogazione di soccorso stradale per tutti i suoi clienti, ponendo al centro l’esperienza del cliente e generando efficienze di gestione e di costi

corsera

  • Allianz, marchio leader
Il gruppo assicurativo Allianz si posiziona come miglior marchio assicurativo al mondo, secondo la classifica Best Global Brands 2020 di Interbrand, che ogni anno identifica i 100 marchi (aziende quotate con presenza globale) di più alto valore al mondo. Per Allianz, il riconoscimento, arrivato in un momento di incertezza dei mercati, «è un segnale incoraggiante della crescente forza del marchio»
  • UnipolSai colloca un bond subordinato da 500 milioni
UnipolSai ha completato ieri il collocamento presso investitori istituzionali italiani ed esteri di uno strumento di capitale regolamentare, il “Restricted Tier 1” (RT1), non convertibile e di diritto italiano da 500 milioni di euro. La data di emissione e regolamento del bond subordinato è prevista per il 27 ottobre 2020. L’emissione ha suscitato forte interesse da parte degli investitori. Ordini superiori a 1,5 miliardi di euro sono stati raccolti durante il collocamento, con una copertura del book di oltre 3 volte.

  • Sui conti correnti 1.682 miliardi, come il Pil atteso nel 2020
I dati Abi. Forte crescita dei depositi bancari a settembre (+8%) a causa dell’incertezza per la situazione futura che spinge famiglie e aziende a parcheggiare la liquidità in banca. Accelerano anche i prestiti: +4,8%
  • Mediobanca, parte la conta dei voti per la sfida Bluebell-Assogestioni
Le quotazioni di Borsa di Mediobanca a ottobre si sono attestate a 6,88 euro di media con scambi giornalieri che hanno interessato 4,1 milioni di pezzi. Prezzi e volumi si sono mantenuti al di sotto della media annua che vede quotazioni a 6,99 euro e scambi a 6,6 milioni di azioni al giorno. In altre parole, non si ravvisano strappi nell’andamento del titolo in Borsa a pochi giorni dall’assemblea che, il 28 ottobre, dovrà anche rinnovare gli organi sociali, con l’incognita del comportamento che terrà a riguardo la Delfin di Leonardo Del Vecchio – salita a inizio mese appena sopra il 10%, ma autorizzata a raddoppiare al 20% – e in presenza dell’iniziativa attivista della Bluebell di Giuseppe Bivona e Marco Taricco che ha presentato una lista di quattro nomi fronte di 15 da nominare con due posti riservati alle minoranze.

  • Gli assicuratori stimano il costo delle inondazioni nelle Alpi Marittime a 210 milioni
Le inondazioni che hanno devastato l’entroterra di Nizza all’inizio di ottobre hanno
ha causato circa 210 milioni di euro di danni alle cose assicurate, secondo le stime della Federazione francese di assicurazione (AFF) e del riassicuratore pubblico, il
Fondo Centrale di Riassicurazione (CCR). Un importo significativo per il sistema francese di compensazione delle catastrofi naturali e la ripartizione dei costi di questi eventi tra gli assicuratori privati e il CCR. “Queste stime possono essere riviste nei prossimi giorni, quando l’intera delle aree colpite saranno state rese accessibili e che tutti i crediti avranno sono state fatte”, mentre le eccezionali piogge e l’inondazione che si è verificata sulla scia del La tempesta Alex nelle Alpi Marittime ha devastato infrastrutture critiche come strade e ponti.
  • Hotel, bar e ristoranti fanno di nuovo pressione sugli assicuratori
La principale organizzazione dei datori di lavoro del settore lancia un sito Internet per aiutare le aziende colpite dalla crisi ad ottenere un risarcimento dal proprio assicuratore. Questa iniziativa potrebbe aprire il fronte a nuove battaglie sulla questione delle
perdite da interruzione di attività che hanno avvelenato i rapporti per mesi tra assicuratori e compagnie. A medio termine, gli assicuratori sperano di uscire da questo dibattito sviluppando con il supporto di lo Stato un sistema, capace di coprire le PMI e le microimprese interessate da chiusure amministrative, in caso di catastrofe sanitaria. Il lavoro svolto negli ultimi mesi da Bercy con gli assicuratori si è bloccato nella questione dei finanziamenti. Tuttavia, il governo ha ribadito la sua determinazione ad andare avanti “nelle prossime settimane”.

Handelsblatt

 

  • Hannover Re CEO Henchoz: “I riassicuratori devono diventare più efficienti
Jean-Jacques Henchoz è alla guida di Hannover Re da un anno e mezzo. Oggi il ceo svizzero annuncerà la sua strategia per guidare il terzo riassicuratore al mondo dopo Munich Re e Swiss Re nei prossimi tre anni. “Dobbiamo chiederci dove possiamo ancora crescere”, dice il 56enne in un’intervista all’Handelsblatt. Ha identificato diverse aree. Da un lato, il Gruppo deve fare ulteriori progressi nella cura dei grandi clienti. “Finora non abbiamo un approccio strutturato in tutte le divisioni e abbiamo bisogno di un database migliore”, dice Henchoz, che ha trascorso la maggior parte della sua vita lavorativa presso la concorrente Swiss Re, con una certa autocritica. Strategicamente, vede grandi opportunità in Asia in futuro. “Rafforzeremo la nostra presenza lì”, annuncia. La società con sede ad Hannover intende inoltre beneficiare delle forti prospettive di crescita previste nel continente. Secondo le sue stime, il 40% del volume globale dei premi sarà raccolto lì entro dieci anni. Al momento, la cifra è solo del 15 per cento. La digitalizzazione e la relativa modernizzazione tecnica  giocano un ruolo importante in questo senso. Soprattutto perché anche i clienti stanno cambiando. “Vogliamo diventare più innovativi, sviluppare nuove idee e lanciare nuovi prodotti – e utilizzarli a livello globale con una maggiore competenza digitale”, afferma Henchoz. La cooperazione con i nuovi arrivati digitali del settore, le cosiddette insurtechs, deve essere ampliata.
  • La crisi Coronavirus e le catastrofi naturali pesano su Munich Re
Munich Re si aspetta un utile di circa 200 milioni di euro nel terzo trimestre.  Secondo la società, i sinistri in riassicurazione relativi a Covid-19 in particolare hanno avuto un impatto negativo sul risultato dei mesi da luglio a settembre per un totale di circa 800 milioni di euro. La cancellazione o il rinvio di eventi importanti sono diventati particolarmente costosi. Ma anche altri settori dell’assicurazione Danni/Infortuni e i settori Vita e Malattia sono stati colpiti in misura superiore alla media. Ci sono state anche alcune perdite significative non causate da Covid-19. Tra queste figurano catastrofi naturali come gravi uragani e incendi boschivi negli Stati Uniti nel terzo trimestre. Tra i cosiddetti danni causati dall’uomo, l’esplosione nel porto di Beirut in particolare ha portato a pesanti oneri finanziari. Per contro, gli affari continuano ad andare bene nella filiale assicurativa primaria di Düsseldorf Ergo.