Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Intesa Sanpaolo espande l’attività nel wealth management con Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. La Divisione Private banking del gruppo e Reyl & Cie (Reyl), gruppo bancario indipendente con sede a Ginevra, hanno infatti avviato una partnership strategica. In base agli accordi, Fideuram – Isp Pb acquisirà una partecipazione del 69% in Reyl e le conferirà la controllata Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval. Finalizzata l’operazione – che è soggetta alle approvazioni regolamentari previste per la metà del 2021 – Ispbm sarà incorporata in Reyl, dando origine a un gruppo bancario privato internazionale di considerevoli dimensioni, con sede a Ginevra e circa 400 collaboratori, masse amministrate superiori a 18 miliardi di franchi e un patrimonio netto di circa 250 milioni. Oltre che in Svizzera, la banca sarà presente anche nell’Unione Europea, in America Latina, in Medio Oriente e in Estremo Oriente. L’accordo, spiega una nota, permetterà a Fideuram – Isp Pb di rafforzare le proprie attività internazionali in aree promettenti e di continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel processo di consolidamento attualmente in corso nel settore finanziario svizzero.
  • Ania-Ivass, l’educazione finanziaria contro la crisi
Acausa dell’emergenza legata al coronavirus è aumentata la percentuale di famiglie che fatica ad arrivare a fine mese: se prima della pandemia erano pari al 46%, ora si attestano al 58%. Ma a fare la differenza possono essere le conoscenze finanziarie, come emerso ieri durante la giornata dell’educazione assicurativa organizzata dal Forum Ania Consumatori, in collaborazione con l’Ivass, nell’ambito del «Mese dell’educazione finanziaria» promosso dal Comitato Nazionale EduFin. «L’indagine Doxa rivela che il 49,5% di coloro che dichiarano di possedere conoscenze finanziarie sarebbe capace di affrontare una spesa improvvisa, contro il 27,7% del campione meno alfabetizzato», ha dichiarato il presidente di Ania, Maria Bianca Farina. Mentre il presidente di Ivass, e direttore generale della Banca d’Italia, Daniele Franco, riferendosi alla crisi provocata dal Covid ha sottolineato il ruolo che possono avere le assicurazioni: «Emerge un importante ruolo potenziale per l’industria assicurativa che deve offrire a individui e imprese forme di assicurazione che affianchino l’intervento pubblico di emergenza e consentano di rispondere alle esigenze specifiche di ciascun soggetto».

Il mercato italiano del private equity e venture capital ha registrato nel primo semestre una raccolta complessiva pari a 960 milioni di euro, più che raddoppiata su base annua (+121%): è quanto emerge dall’analisi condotta da Aifi, l’associazione italiana del settore, in collaborazione con PwC Deals. Gli operatori che hanno effettuato un closing sono stati 14. Le fonti principali della raccolta sono state le assicurazioni (43%), i fondi pensione e le casse di previdenza (18%), settore pubblico e fondi istituzionali (16%). A livello geografico il 94% dei capitali è provenuto da investitori domestici, mentre, con riferimento al target di investimento, si prevede di investire il 40% dei capitali in infrastrutture.

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  • Intesa, Fideuram compra Reyl
Intesa Sanpaolo si rafforza nella gestione dei patrimoni (wealth management) con un’operazione in Svizzera. Fideuram (assistita da Pedersoli studio legale), la divisione private banking del gruppo bancario guidato da Carlo Messina, acquisirà il 69% di Reyl, gruppo bancario con sede a Ginevra. L’operazione, dopo le consuete approvazioni regolamentari, sarà completata entro la prima metà del 2021 con l’incorporazione di Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval in Reyl. In questo modo nascerà un gruppo internazionale di considerevoli dimensioni, con sede a Ginevra, con circa 400 collaboratori, masse amministrate superiori a 16,71 miliardi di euro (18 miliardi di franchi svizzeri) e un patrimonio netto regolamentare di circa 232,06 milioni (250 milioni di franchi svizzeri). I soci di Reyl, Francois Reyl, Pasha Bakhtiar, Nicolas Duchene, Thomas Fontaine, Christian Fringhian e Lorenzo Rocco di Torrepadula, manterranno partecipazioni significative nella banca e continueranno a lavorare per il suo sviluppo e la strategia a lungo termine. Oltre che in Svizzera la banca sarà presente anche nell’Unione europea, in America Latina, in Medio Oriente e in Estremo Oriente.

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  • Due morti sulla ruspa Liberavano le strade sommerse dal fango
Danni per decine di milioni di euro causati da temporali e mareggiate, fiumi e torrenti esondati. Succede tutti gli anni intorno a ottobre, in questa terra fragile e consumata. Grazie al cielo niente persone scomparse, dicevano. Lungo la costa alla foce del Roia, tra Ventimiglia e Santo Stefano al Mare, nel fine-settimana sono stati recuperati 6 corpi (un settimo ieri, forse una donna di 70 anni che si è tolta la vita): potrebbe trattarsi di persone portate via dal fiume, e ritrovate sulle spiagge della Riviera dei Fiori, anche se il prefetto transalpino Bernard Gonzalez sospetta trattarsi di cadaveri strappati ai cimiteri francesi, inghiottiti dalla piena. Ieri pomeriggio poi, la tragedia: due operai imperiesi che nel Comune di Bajardo, entroterra di Sanremo, ripulivano una strada coperta da tronchi e arbusti, sono precipitati con la loro ruspa giù per un burrone. Morti schiacciati dal mezzo. Marco Lanteri tra un mese avrebbe compiuto 47 anni, aveva una compagna e una figlia di 7. Maurizio Moraldo ne aveva 42. Erano cugini, abitavano poco lontano, avevano una piccola impresa edile: come tutta la gente della zona, da 3 giorni lavoravano senza sosta.

  • Maltempo, il Nord conta i danni Fondi bloccati per 7 miliardi
Il giorno dopo i crolli e gli allagamenti. Mentre l’acqua defluisce a valle, si contano i danni e le vittime; il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, parla di fondi pari a 7 miliardi di euro contro il dissesto idrogeologico. Ed è battibecco su come non vengono spesi quei finanziamenti: sotto accusa le amministrazioni locali, soprattutto Province e Comuni, ritenute incapaci di consolidare le zone dissestate e di garantire la sicurezza delle infrastrutture, Matteo Salvini attacca il ministro Costa («Pessimo gusto il ministro Costa, imbarazzante, deprimente mentre ci sono sindaci con la pala a scavare il fango») il quale si sottrae alle polemiche e ricorda che con i Comuni e le Province si lavora d’intesa. Ma più delle parole contano le persone, come quelle morte ieri durante i lavori di sgombero dalle macerie. A Baiardo (Imperia) poco distante dal passo Ghimbegna una ruspa stava spalando il fango della piena ma si è ribaltata ed è precipitata nella scarpata; uccisi l’operaio ai comandi e un’altra persona. Su una spiaggia ligure — riporta il quotidiano parigino Libération — sono stati trovate le salme che la piena ha strappato a un cimitero del Nizzardo. È crollato l’antico campanile della chiesa sconsacrata di San Biagio, nel centro di Lu Monferrato (Alessandria) mentre l’onda di piena del Po ha lasciato gli argini piacentini e cremonesi e si avvia verso la foce. La stima del disastro per l’agricoltura questa volta è di 300 milioni. La Coldiretti ha censito centinaia di pecore e capre affogate dalla furia delle acque, raccolti di castagne distrutti, serre divelte, verdure e ortaggi sepolti dal fango, alveari devastati dalla tempesta.
  • Allianz, così il Covid cambia i sinistri
Meno incidenti, certo, ma allo stesso tempo un balzo dei rischi in altre aree fino ad oggi meno rilevanti per i grandi assicuratori. È questa la sintesi del report «Covid-19 – Cambiamento nell’andamento dei sinistri» messo a punto da Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS). Un’analisi che prova a fare il punto della situazione rispetto all’impatto che la pandemia ha avuto e avrà sul settore delle polizze. In proposito le stime variano, ma secondo i Lloyd’s il comparto dovrebbe essere esposto per sinistri legati all’emergenza Coronavirus fino a 110 miliardi di dollari nel 2020. Allianz ha messo a riserva 488 milioni di euro per i sinistri relativi al Covid-19, soprattutto per la cancellazione di eventi dal vivo e l’interruzione delle produzioni cinematografiche o di film nell’industria dell’entertainment. In particolare, AGCS ha provato a valutare l’impatto sui diversi rami .
  • Il 58% delle famiglie è in forte difficoltà
  • Anima, a settembre raccolta a 103 milioni
Il Gruppo Anima ha registrato a settembre una raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) positiva per circa 103 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo per 1,2 miliardi. A fine settembre le masse gestite complessive del
gruppo ammontano a oltre 188 miliardi, in crescita di oltre 2 miliardi rispetto al valore di fine 2019.
  • Gestione dei sinistri, la riassicurazione non sfugge all’Iva

  • Teleconsulti: gli assicuratori sanitari fuori gioco e impoveriti
L’esecutivo ha annunciato che i teleconsulti saranno completamente coperto dall’assicurazione sanitaria per altri due anni. Gli assicuratori sanitari sono particolarmente preoccupati che l’attuale ripartizione dei ruoli tra Assicurazione Malattia e
complementare venga messa in discussione

Handelsblatt

 

  • Allianz: “L’andamento dei sinistri nell’assicurazione industriale cambierà a lungo termine
Allianz fa il punto sulla crisi da Coronavirus. I risparmi derivanti da incidenti in calo non possono compensare l’onere della cancellazione di eventi. La crisi non solo comporta notevoli oneri finanziari per gli assicuratori industriali tedeschi, ma è anche probabile che la natura dei sinistri cambierà in modo significativo a lungo termine. “I profondi cambiamenti nella società e nell’economia determinati e accelerati dalla pandemia modificheranno nel lungo termine le precedenti tendenze dei sinistri nell’assicurazione industriale”, afferma Thomas Sepp. Il Consiglio di gestione dell’assicuratore industriale Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) vede già alcuni cambiamenti significativi nei settori dell’interruzione dell’attività e della proprietà, delle richieste di risarcimento per responsabilità civile, della responsabilità del gestore e dell’aviazione.

 

  • CEO Munich Re: Le pandemie potrebbero diventare più frequenti – “con agenti patogeni significativamente più pericolosi
Il CEO del riassicuratore parla della valutazione dei danni da pandemia, delle costose conseguenze della lotta contro il virus e dei rischi dei programmi di salvataggio dello Stato.
In qualità di capo di uno dei più grandi riassicuratori del mondo, Joachim Wenning deve valutare i rischi globali. Finora si è occupato soprattutto di terremoti, siccità, catastrofi e uragani. Ma anche Munich Re Group è entrata in crisi di fronte al Coronavirus: “Non abbiamo previsto i costi economici dei lockdown in primavera  – semplicemente perché non c’erano mai stati lockdown prima. In ogni caso, dice, bisognava “fare attenzione a non prolungare troppo il sistema. I lockdown non possono essere dichiarati tutte le volte che si vuole”, avverte Wenning. “Altrimenti, la stessa sofferenza provocata da un isolamento potrebbe essere maggiore della sicurezza promessa da uno di essi”.