Per Bordi (Edmond de Rotschild Am) gli iscritti devono ottenere rendimenti in linea con la crescita economica reale. Con un occhio alla sostenibilità Esg
di Carlo Giuro

Anche i rendimenti dei fondi pensione hanno sofferto nel corso della crisi dei mercati provocata dal Covid-19, ma poi nei mesi successivi hanno recuperato. Nel periodo di maggior volatilità molti comparti hanno divulgato sul proprio sito l’invito a non compiere scelte sull’onda emozionale,che potrebbero comportare perdite. Molte forme previdenziali hanno consentito la possibilità di annullare le richieste di switch, anticipazione, trasferimento o riscatto già presentate dagli iscritti. Sul versante dei gestori finanziari, quali sono le strategie adottate in questa fase così complessa? MF-Milano Finanza ha affrontato il tema con Paolo Bordi, head of institutional sales in Italia di Edmond de Rothschild Am.
Domanda. Come state fronteggiando la volatilità ?
Risposta. Abbiamo impostato l’allocazione tattica a breve termine in modo da privilegiare i settori più resistenti alla pandemia, pur lasciando le ponderazioni azionarie dei portafogli bilanciati neutrali rispetto al benchmark. Le gestioni che hanno ottenuto i migliori ritorni aggiustati per il rischi sono state quelle su cui abbiamo mantenuto l’esposizione azionaria ma associando programmi di copertura dinamica del rischio.
D. Quale la vostra lettura del contesto attuale ?
R. Le nostre previsioni macro indicano uno scenario di ripresa, ma siamo consapevoli che le nostre stime sugli utili aziendali hanno un coefficiente di errore in linea con l’ incertezza connessa alla pandemia, cui si aggiunge quella dovuta alle elezioni negli Usa. Siamo convinti che occorre controbilanciare la maggiore volatilità dei mercati, non con una riduzione del peso azionario, ma con una copertura del rischio. Il vantaggio per gli aderenti è enorme, perché è mitigata la riduzione del valore della loro posizione pensionistica quando le borse subiscono forti perdite e possono quindi ripartire da una posizione meno penalizzata quando i listini ripartono.
D. Un consiglio a un aderente a un fondo pensione?
R. L’obiettivo deve essere quello di ottenere un rendimento al netto dell’inflazione in linea con la crescita economica reale dei Paesi sviluppati. Così il futuro pensionato potrà contare su un tenore di vita simile a quello di quando lavorava, avendo costruito la sua ricchezza pensionistica in modo duplice e differenziato, attraverso il sistema obbligatorio e quello complementare.
D. Come raggiungere l’obiettivo?
R. Attraverso una diversificazione internazionale del portafoglio, associata a volatilità e rischio di liquidità che dipendono dall’età del lavoratore.
D. Uno dei profili cui si guarda sempre più è quello dell’investimento Esg.
R. La strategia del nostro gruppo integra i criteri Esg su tutti i portafogli. Anche nell’ambito degli investimenti alternativi siamo all’avanguardia: con i nostri fondi di private equity nel settore agroforestale (Moringa), in quello nella bonifica dei terreni inquinati e degradati (Ginkgo) e in quello delle infrastrutture ambientali (Pearl), energetiche e telecom (Bridge), possiamo calcolare l’impatto delle nostre decisioni di investimento.
D. Gli investitori previdenziali contribuiscono allo sviluppo economico?
R. Senz’altro, per il fatto che hanno un obiettivo di rendimento al netto dell’inflazione in un orizzonte di tempo lungo. Tale obiettivo si ottiene in modo efficiente attraverso il finanziamento diretto delle imprese tramite i mercati dei capitali e attraverso i fondi privati che investono in attività reali, come le infrastrutture. Gli investimenti sono anche mirati al social housing e in generale al miglioramento delle condizioni di salute delle comunità urbane. (riproduzione riservata)

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