di Anna Messia
Il dossier più caldo è quello in Polonia, dove le Generali, secondo quanto anticipato ieri da MF-Milano Finanza, sarebbero in competizione con l’olandese National Nederlanden per accaparrarsi gli asset messi sul mercato dall’inglese Aviva. Ma l’operazione polacca, che conta circa 600 milioni di premi e che vista l’alta redditività (circa 100-150 milioni di utili l’anno) potrebbe valere tra 800 milioni e 1 miliardo, è interconnessa con la partita di Francia del Leone. Perché la compagnia inglese, che ha messo in vendita anche Aviva Francia, sarebbe propensa a vendere i due asset ad un unico acquirente e a questo punto il gruppo assicurativo triestino è pronto a preparare un’offerta anche per gli asset transalpini, che potrebbero valere fino a 3 miliardi. In quest’ultimo caso il Leone sarebbe interessato in particolare al ramo Danni muovendosi assieme al fondo d’investimento britannico Cvc Capital Partners. Le risorse a disposizione non mancano nonostante Generali abbia appena sborsato 300 milioni per rilevare il 24,4% di Cattolica e altri 600 milioni per crescere in Portogallo, con un Solvency II che viaggia intorno al 200%. Ma va segnalato che i soci forti del Leone, a partire da Leonardo Del Vecchio, sarebbero pronti a sottoscrivere un aumento di capitale di Generali nel caso in cui ci sia bisogno di superare il budget di spesa già preventivato. (riproduzione riservata)

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