Alla storica figura dell’agente assicurativo e dei Broker, negli anni si sono affiancati gli sportelli bancari, i consulenti finanziari, Internet e la vendita diretta. Attraverso quali canali distributivi gli italiani preferiscono acquistare le polizze assicurative?    

di MR. OLIVIERO

Sorpresa! Anche se in Internet siamo ormai abituati a comprare di tutto, dai beni ai servizi, dall’edizione 2020 «ALLONTANIAMO I RISCHI RIMANIAMO PROTETTI» pubblicata il 19 ottobre dall’ANIA emerge, invece, come l’e-commerce sia proprio l’ultimo dei canali prescelti per procedere all’acquisto di un prodotto assicurativo. Riuscendo a racimolare appena uno scarso 0,8%. E comunque la vendita diretta raggiunge appena l’8.8%.

Il canale privilegiato

polizze assicurativeDa padrone la fanno, invece, gli sportelli bancari assicurativi che, forti di una capillare presenza su tutto il territorio nazionale, riescono a veicolare quasi la metà delle polizze (esattamente il 48%) tra i 12.809 uffici postali e le agenzie dei grandi gruppi bancari. Realtà che possono contare anche su una straordinaria fidelizzazione del cliente data dalla storicità del rapporto, dal radicamento e dai numerosi servizi di prossimità.

Broker, agenti e consulenti

Al secondo posto gli agenti assicurativi che arrivano a lavorare quasi un quarto della produzione (il 23,9%). Seguono i consulenti finanziari abilitati che movimentano circa il 10% e i Broker l’8,5%. Un discorso a parte merita il variegato mondo degli altri canali diretti che riesce ad arrivare ad un consistente 8,8%.

Rapporto tra tipo di polizza e canale di vendita

Le percentuali evidentemente cambiano a seconda del tipo di prodotto assicurativo commercializzato. Perché se la polizza più venduta in Italia, quella obbligatoria della RESPONSABILITA’ CIVILE AUTO, è intermediata per il 78,3% dagli agenti, per il 9,1% dalla vendita diretta e solo per il 9,3% dai Broker, questi ultimi si prendono la rivincita sulla maggior parte dei rami danni, anche per la consulenza precontrattuale che riescono a garantire rispetto all’analisi del rischio e alle soluzioni da adottare oltre alla coperture assicurative consigliate.

Responsabilità Civile Generale, Property e Altri Rami Danni

Col 72,7% sono, infatti, primi in Italia per la vendita delle polizze per la Responsabilità Civile Generale, seguiti dagli agenti al 18,7%; mentre residuali risultano gli altri canali. Primi anche nel Property per i danni alla proprietà col 53,2%, sempre tallonati dagli agenti al 36% e dagli sportelli al 7,8%. Ancora primi col 52,6% anche negli Altri Rami Danni, seguiti sempre dagli agenti assicurativi con un consistente 23,8%. In questo caso gli sportelli bancari e postali conquistano un lusinghiero 16%.

Polizze vita

Essendo utilizzata sia come prodotto di risparmio, come ad esempio le polizze rivalutabili, sia come polizza assicurativa pura, la polizza vita non può che essere il regno del canale bancario che infatti veicola oltre il 61% di questi contratti assicurativi. Sei italiani su dieci, se e quando decidono di stipulare una polizza vita, si rivolgono alla propria banca oppure alla posta per assicurare il futuro dei propri cari ma anche solo per consolidare i propri risparmi. E se non è l’agenzia bancaria direttamente, sono i consulenti finanziari abilitati a vendere il restante 13,2% di questi prodotti. In mezzo gli agenti con un apprezzabile 14,4%. Seguono la vendita diretta al 9,8%. Mentre ai Broker rimane solo l’1,5%

Polizza infortuni malattia

Il ramo infortuni malattia è in assoluto quello più equilibrato. Ripartito equamente tra: Agenti assicurativi 34,3%, Broker 31,2%, Vendita diretta 18,3%, Sportelli bancari ed uffici postali 15,3%.