Come ci si poteva immaginare, si è impennato in Germania il numero delle controversie legate al risarcimento per la business interruption conseguente al lockdown imposto in primavera.

Il tribunale regionale di Monaco di Baviera aveva già criticato le condizioni assicurative formulate in modo ambiguo e si era  già pronunciato a favore dell’Augustinerkeller all’inizio di ottobre concedendogli un risarcimento pari a milione di euro.

Il tribunale regionale di Monaco di Baviera I ha ricevuto finora 88 cause legali riguardanti l’assicurazione di chiusura dell’attività. Allianz ha recentemente affrontato più di 100 cause legali in tutto il paese.

In un ultimo caso il tribunbale ha assegnato all’Emmeramsmühle Inn un risarcimento di 427.000 euro per la chiusura in primavera.

Tuutavia, accanto alle cause giudiziarie si fanno strada anche gli accordi extragiudiziali. Allianz e il ristorante “Paulaner am Nockherberg” di Monaco hanno raggiunto un accordo extragiudiziale. Entrambe le parti hanno confermato con soddisfazione la conclusione di un accordo, ma non hanno commentato i dettagli.

Il ristorante aveva inizialmente chiesto 1,1 milioni di euro per le 6 settimane di chiusura imposte e il tribunale aveva espresso il suo parere positivo nell’udienza orale. “Non vediamo nulla nel presente caso che contraddica la pretesa dell’attore”, aveva detto a settembre il presidente del tribunale Susanne Laufenberg. Tuttavia, il procedimento avrebbe potuto trascinarsi per anni attraverso ulteriori ricorsi. Di qui l’accettazione dell’accordo.

Il nucleo delle cause sta nel fatto che le compagnia di assicurazione debbano pagare anche se il coronavirus non è esplicitamente menzionato nelle polizze. Sebbene Allianz avesse specificato nei relativi contratti una lista di malattie e agenti patogeni a cui si applica la protezione assicurativa, non aveva escluso esplicitamente gli agenti patogeni che non erano stati menzionati. Allo stesso tempo, secondo il tribunale, Allianz non ha adottato completamente l’elenco degli agenti patogeni menzionati nella legge sulla protezione dalle infezioni.

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