di Anna Messia
Ci sono quattro-cinque operazioni di crescita nel mirino di Assiteca, sia in Italia sia in Spagna, che consentiranno al più grande broker italiano presieduto da Luciano Lucca di accelerare lo sviluppo. Intanto, nonostante il difficile momento di mercato per il settore e il rallentamento provocato dal lockdown, il bilancio chiuso al 30 giugno è stato archiviato con ricavi lordi pari a 80,5 milioni di euro rispetto ai 70,7 milioni di giugno dello scorso anno, mentre l’ebitda è stato pari a 15,1 milioni con un ebitda margin pari al 18,8% (in crescita del 38% rispetto a giugno dello scorso anno che diventa +5% al netto di 3,6 milioni derivanti dall’adozione Ias16). Del resto le risorse per nuove acquisizioni non mancano: nel 2019 Assiteca ha raggiunto un accordo con i francesi di Tikehau Capital, per l’ingresso dell’alternative asset manager nell’azionariato della società.

L’operazione si è perfezionata a novembre con la sottoscrizione da parte di Chaise spa di un aumento di capitale riservato pari a 25 milioni, corrispondente a una quota di minoranza del 23,43% e la crescita del patrimonio di Assiteca a oltre 50 milioni. «In Spagna vogliamo diventare uno dei primi operatori dopo i broker americani e in Italia l’obettivo è soprattutto aumentare la profittabilità», dice Lucca. (riproduzione riservata)

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