La società di insurtech (partecipata da intesa) propone un nuovo aumento. I fondi serviranno per crescere in Italia, grazie alla direttiva Psd2,e all’estero. Si parte in Spagna
di Anna Messia

Yolo, gruppo italiano di servizi e d’intermediazione assicurativa digitale nato nel 2017, è pronto a lanciare un nuovo aumento di capitale fino a 20 milioni per spingere lo sviluppo in Italia e all’estero, a cominciare dalla Spagna, dove la società conta di operare entro l’anno. Nell’azionariato di Yolo, acronimo di You only live once (si vive una volta sola), spuntano già azionisti di primo piano: ai due co-fondatori, Gianluca De Cobelli e Simone Ranucci Brandimarte (che insieme detengono circa il 35%) si sono aggiunti Intesa Sanpaolo (tramite il fondo Neva Finventures, che detiene il 20%), Barcampers Ventures (17%), Mansutti (circa il 16%), Net Insurance (9,3%) e Miro Ventures (2,8%). Anche questo nuovo round, che si aggiunge ai precedenti 5 milioni raccolti a inizio 2019 (che hanno portando il totale a 6,8 milioni), sarà aperto ai soci attuali e all’ingresso di nuovi partner istituzionali in grado di sostenere la crescita di Yolo, in particolare nel suo sviluppo internazionale. L’operazione lanciata in questi giorni, in cui Yolo sarà affiancata da EY Advisor, sarà completata entro il primo trimestre del 2020 e l’interesse degli investitori sembra già alto, come del resto per le altre imprese che operano in questo comparto. Lo scorso anno le startup assicurative a livello internazionale hanno raccolto capitali per 4,5 miliardi di dollari rispetto ai 2,22 miliardi dell’anno prima. Il 2019 sembra confermare questo trend: nel primo trimestre ci sono già stati 85 operazioni di investimento, in crescita del 35% rispetto allo spetto periodo del 2018, con flussi pari a 1,42 miliardi. Gli Stati Uniti sono indubbiamente il Paese protagonista di questo mercato (intercettando circa il 42% dei flussi) seguito dal Regno Unito (16%), dalla Cina (9%) e dalla Francia (6%) ma qualcosa, come visto, si sta muovendo anche in Italia, con Yolo che punta ad avere la leadership nella Penisola e anche ad esportare il suo modello in altri Paesi. Nel biennio 2018-2019 la società, che opera anche come broker assicurativo, ha già definito partnership con primarie banche e assicurazioni: Intesa Sanpaolo , CheBanca! e Banca Ifis tra i principali istituti mentre tra le numerose compagnie partner di Yolo ci sono Intesa Sanpaolo Assicura, Zurich, Genertel, Helvetia e Net Insurance . Ora nuove occasioni di crescita arriveranno dalla direttiva europea sui pagamento Psd2 che potrà consentire a Yolo di sviluppare accordi con piattaforme abitate all’open banking come quelle di Sia o Cbi.
A luglio risale invece l’accordo firmato con Sas, per la fornitura di componenti tecnologiche ma anche con la prospettiva di fare leva sul network estero della società di software statunitense per esplorare nuovi possibili accordi bancari e assicurativi oltre il confine nazionale. In questi mesi Yolo ha già avuto il via libera per operare in libera prestazione di servizi in Germania, Austria, Belgio e Francia ed entro l’anno è atteso l’avvio dell’operatività in Spagna. «A due anni dalla costituzione Yolo è entrata in una nuova fase del suo percorso di crescita. Il modello di business è stato accolto con interesse dal mercato come testimoniano le numerose partnership», dice De Cobelli, «Il nuovo piano industriale punta ad accelerare la crescita, anche internazionale valorizzando il crescente interesse da parte del mercato assicurativo per la digitalizzazione dell’offerta e la competitività della nostra piattaforma». (riproduzione riservata)

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