Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’utilizzo dei big data da parte delle compagnie assicurative consentirebbe una riduzione delle perdite sui portafogli delle imprese assicuratrici, con un taglio netto del 5% dei loss ratio. Lo rivela uno studio della compagnia di riassicurazione Swiss Re ha intervistato i ceo dei principali gruppi assicurativi internazionali. Dall’analisi emerge anche che, entro il 2025 la quantità di dati a disposizione aumenterà del 27.
  • Rossi alla presidenza di Telecom
Il nuovo presidente di Telecom Italia sarà Salvatore Rossi, ex direttore generale della Banca d’Italia. Quello di Rossi era uno dei nomi più caldi nel totonomine degli ultimi giorni, ma via via le candidature degli altri papabili sono andate raffreddandosi mentre sul banchiere i grandi soci di Tim, ossia Vivendi, Elliott e Cdp, hanno trovato una netta convergenza. Ieri si è tenuta una riunione informale nella sede di Telecom, nella quale si è fatto il punto sulla nomina.

Dimezzato il tasso di contenzioso in materia di appalti. Nel biennio 2017/2018 la quota di procedure di gara finite nelle aule della giustizia amministrativa si è attestata all’1,4% nel 2017 e all’1,50% nel 2018. Un dato sensibilmente inferiore rispetto alle percentuali di impugnazione fatte segnare nel biennio precedente quando i bandi contestati in giudizio avevano toccato quota 2,61% nel 2015 e 2,76% nel 2016. Rispetto al 2015-2016 il numero delle gare si è raddoppiato (si è passati da 136.645 procedure nel 2015 al picco del 2017 quando si sono registrate 255.151 gare) seppur con una leggera flessione fatta segnare nel 2018 quando si è assistito ad una riduzione dei bandi, scesi a quota 238.101, ma cresciuti come valore complessivo (da 133, 4 a 141, 3 miliardi di euro). E’ quanto emerge dall’analisi sull’impatto del contenzioso amministrativo in materia di appalti nel 2017-2018 elaborata dall’Ufficio studi e dagli Uffici statistici del Consiglio di stato.
Via libera alla revisione dell’indennizzo del danno biologico in capitale (menomazioni tra il 6 e il 15%). Per gli infortuni verificatisi e le malattie professionali denunciate a partire da gennaio 2019, l’importo dell’indennizzo è mediamente più alto di circa il 40% rispetto al passato e non c’è più differenza tra lavoratori uomini e donne. A spiegarlo è l’Inail nella circolare n. 27/2019 illustrando il dm n. 45/2019 di recepimento della delibera del presidente Inail n. 2/2019 con la nuova e unica «tabella indennizzo danno biologico in capitale». Le prestazioni che, intanto, sono state liquidate con la vecchia tabella, saranno rideterminate sulla base dei nuovi importi e gli interessati riceveranno apposito provvedimento di (ri)liquidazione.
L’«effetto Greta Thunberg» si avverte (pure) nelle operazioni finanziarie delle Casse previdenziali, che acquistano contorni sempre più «sostenibili»: spicca, infatti, la performance di Inarcassa (architetti ed ingegneri), che ha investito 472 milioni di euro in titoli Esg (acronimo che sta per «Environmental, social, governance» e indica i versanti ambientali, sociali e di «buon governo»), a fronte di un patrimonio complessivo che ha sfondato quota 11 miliardi. A scommettere (con incisività) sulle potenzialità di comparti rispettosi dell’ecosistema e dei diritti umani, poi, c’è l’Enpap (psicologi), che ha allocato una fetta consistente di beni, «pari al 46% del totale, per un controvalore di oltre 576 milioni, in fondi selezionati anche tenendo conto» di criteri «virtuosi». È un’anticipazione tratta dal IV rapporto sugli investimenti dell’Adepp (l’Associazione cui aderiscono 20 enti pensionistici e assistenziali privati, i cui patrimoni sono stati protagonisti di una significativa «escalation», saliti «dai 65,6 miliardi del 2013 agli 87 del 2018»), che verrà illustrato stamani, a palazzo Wedekind, a Roma, dal presidente Alberto Oliveti.

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  • Cintura di sicurezza «dimenticata». Una multa ogni 5 minuti
Ogni 4,7 minuti, in media, un guidatore viene multato in Italia perché non indossa le cinture di sicurezza. Eppure, l’obbligo esiste dal 1988 per quelle anteriori e dal 1994 per quelle posteriori. Dispositivi che, in 60 anni, si stima abbiano salvato la vita del 27 per cento delle persone coinvolte in incidenti gravi. Secondo i dati elaborati per il Corriere della Sera da polizia stradale e carabinieri, nei primi nove mesi del 2019 i multati per questa infrazione sono stati 82.840 (+10,1% rispetto allo stesso periodo del 2018). In termini assoluti è la seconda infrazione più comminata, dietro solo all’eccesso di velocità (525.497, +32,3%) che, a onor del vero, è più semplice da «pizzicare» grazie ai misuratori elettronici. Scorrendo il dossier, sorprende anche che i centauri scoperti senza casco sono cresciuti del 30 per cento: uno ogni tre ore. Eppure è obbligatorio indossarlo da 27 anni. Controlli che hanno portato all’emissione di 1,51 milioni di verbali (+0,8%), la perdita di 2,35 milioni di punti dalla patente(+32,2%), 45.962 carte di circolazione ritirate (+17,1%) e 32.770 patenti (-1,7%) sospese. Senza considerare che 492 persone sono state arrestate e 6.874 denunciate. Una leggera diminuzione, invece, si è avuta per le multe per guida in stato di ebbrezza (-2,5%) e sotto l’influenza di stupefacenti (-0,4%). La severità nei controlli è uno degli elementi che ha portato al calo degli incidenti stradali nei primi nove mesi del 2019. In particolare, i sinistri sono stati 54.600 (-2,3%), i feriti 36.549 (-1,1%), 1.245 (-2,3%) le vittime. Fra queste, 194 avevano meno di 30 anni. Una vera piaga sociale perché, per l’Organizzazione mondiale della Sanità, fra i 5 e i 29 anni gli incidenti sono la prima causa di morte: più dei tumori, dell’alcol o della droga.

  • Appalti: crescono le gare, in flessione il contenzioso ai Tar
Crescita esponenziale delle procedure di gara, soprattutto nel sottosoglia (gli appalti di piccolo importo) e dimezzamento del tasso di contenzioso. Sono i due dati più evidenti dello studio «Analisi di impatto del contenzioso amministrativo in materia di appalti – biennio 2018/2019» messo a punto dal Consiglio di Stato in collaborazione con l’Autorità nazionale anticorruzione, che ha elaborato e fornito i dati relativi al complesso delle procedure. Dai dati forniti dall’Anac emerge che nel 2017-2018 il numero delle gare bandite è raddoppiato rispetto al biennio precedente, soprattutto per la spinta delle gare di importo sotto il milione di euro. Questo – osserva il rapporto – è dovuto principalmente al nuovo quadro regolatorio varato nel 2016 (il codice degli appalti) e alla sua progressiva chiarificazione, anche per via giurisprudenziale.
  • Previdenza, parità pubblico-privato
In materia di previdenza complementare, ai dipendenti pubblici deve essere riconosciuto il regime agevolato entrato in vigore nel 2007 per i dipendenti privati. È illegittimo il diverso trattamento tributario tra dipendenti pubblici e privati, previsto per il riscatto di una posizione individuale maturata tra il 2007 e il 2017 nei fondi pensione negoziali, trattandosi di un omogeneo meccanismo di finanziamento. Con la sentenza 218 / 2019 (relatore Antonini), depositata lo scorso 3 ottobre, la Corte costituzionale ha, quindi, dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 23, comma 6, del Dlgs 252/05, che imponeva la tassazione ordinaria ai fini Irpef (articolo 52, comma 1, lettera d-ter Tuir), per i dipendenti pubblici, anziché il più favorevole trattamento fiscale dell’articolo 14, del Dlgs 252/05.
  • Il patrimonio delle Casse a 87 miliardi Cresce ma meno del passato
Un patrimonio di 87 miliardi di euro che cresce, ma meno degli anni passati; i fondi immobiliari raddoppiati in sei anni, così come gli investimenti in azioni: prosegue la tendenza ad affidare a soggetti terzi la gestione finanziaria, mentre resta stabile l’impiego in obbligazioni. Sono questi i dati del IV Rapporto Adepp sugli investimenti delle Casse di previdenza private che viene presentato oggi a Roma. Ma andiamo con ordine. Dal 2011 al 2018 il patrimonio ha registrato annualmente un aumento superiore al 5%, con l’unica eccezione del 2015 quando la crescita è stata del 4,7 per cento. Tra il 2017 e il 2018, invece, si è registrata una frenata, e la crescita si è fermata all’1,8 per cento. Ha pesato sul risultato il difficile andamento del mercato, che non a caso ha visto anche il contrarsi dell’investimento in azioni: dopo essere cresciuto per cinque anni consecutivi, passando dal 9,8% del 2013 al 17,3% del 2017, nel 2018 si è leggermente ridimensionato (15,7%).
  • Danno biologico, indennizzi aumentati del 40 per cento
Per gli infortuni verificati e le malattie professionali denunciate dal 1° gennaio 2019 aumenterà del 40% il valore degli importi erogati dall’Inail per gli indennizzi del danno biologico in capitale erogati ai lavoratori per i quali sia stata accertata una menomazione dell’integrità psicofisica tra il 6% e il 15 per cento. Sulle regole introdotte dal decreto del Lavoro 45/2019 del 23 aprile – contenente la nuova tabella di indennizzo – ha fatto il punto lo stesso Istituto con la circolare 27/2019, pubblicata l’11 ottobre, in cui si ricorda anche che gli importi dei nuovi indennizzi assorbono le due rivalutazioni straordinarie intervenute dal 2008 (8,68%) e dal 2014 (7,57%).
  • Il condominio diligente non risponde degli incidenti
L’amministratore diligente, in veste di appaltante, non è responsabile della morte dell’appaltatore. Lo ha chiarito la Cassazione con la sentenza 23121/2019 (sezione IV). Il contratto di appalto è deciso dall’assemblea condominiale e l’amministratore deve curare la sua esecuzione, in base all’articolo 1130 del Codice civile e non deve trascurare gli articoli 90 e 93 del Dlgs 81/2008 che obbligano il committente a verificare l’idoneità tecnica professionale dell’appaltatore, e ad acquisirne la relativa visura camerale e il Durc.

Se non esiste un rischio zero in termini di sicurezza industriale, la Francia sta facendo tutto il possibile per avvicinarsi ad esso? La questione è stata sollevata nell’ultima rilevazione annuale degli incidenti tecnologici fornita dal Ministero dell’Ecologia e della Solidarietà. Nel 2018, i suoi servizi hanno individuato 1.112 incidenti. Sono ben 100 in più rispetto all’anno precedente (978). I soli 1.312 siti Seveso, quelli classificati come i più pericolosi (come l’impianto di Lubrizol a Rouen), rappresentano oggi il 25% di questi incidenti. Si tratta rispettivamente di 2 e 10 punti in più rispetto al 2017 e al 2016. L’industria dei rifiuti, con 244 incidenti, la stragrande maggioranza dei quali avvenuti sotto forma di incendi, ha il più alto tasso di incidenti. Ma è nei settori della raffinazione, dei trasporti, dello stoccaggio e della lavorazione del legno che aumentano di più.

 

  • AXA riprende in mano la sua controllata di asset management
Movimenti a sorpresa alla guida di AXA Investment Managers. Il gigante francese delle assicurazioni AXA ha annunciato lunedì sera una nuova governance per la sua controllata di asset management. L’attuale Amministratore Delegato, Andrea Rossi, in carica dal 2013, “ha deciso di lasciare la sua carica”, mentre anche Christof Kutscher, Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 2014, “ha lasciato la sua carica”. Gérald Harlin, attuale Chief Financial Officer di AXA, assumerà le redini di AXA IM in qualità di Presidente Esecutivo il 1° dicembre. Una nomina inaspettata, dato che era inizialmente previsto dovesse andare in pensione all’inizio del 2020. Andrea Rossi resterà consigliere strategico di AXA IM.