Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Passa per un emendamento al decreto legge sulle crisi aziendali lo stop al possibile commissariamento dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti italiani. Il decreto Crescita approvato lo scorso giugno dava tempo infatti fino alla fine di ottobre all’ente per risolvere i suoi problemi, pena il passaggio alla gestione commissariale. Lo stesso provvedimento concedeva invece 12 mesi per le necessarie riforme e sei mesi ulteriori per le verifiche attuariali, portando la scadenza per la messa in sicurezza dell’istituto alla fine del 2020. Ora due identici emendamenti al dl Crisi aziendali in conversione al Senato, a firma rispettivamente di Sergio Puglia (M5s) e Tommaso Nannicini (Pd), allineano le due scadenze, spostando il termine per un eventuale commissariamento a fine 2020. La norma non dovrebbe incontrare troppi ostacoli nell’Aula di Palazzo Madama, dove il decreto è atteso per la prossima settimana (scade il 3 novembre prossimo), anche perché potrebbe contare sull’appoggio della Lega e di Forza Italia e non solo dell’attuale maggioranza di governo.
Dopo nove mesi di contrazione, a settembre torna a crescere la domanda di nuovi mutui e surrghe, in aumento dell’1% rispetto a un anno prima. E in crescita si mantiene anche l’importo medio delle richiesto, che a settembre si attesta a 133.315 euro, in aumento del 4,7% rispetto al corrispondente periodo del 2018. In termini assoluti si tratta del valore più elevato il valore più elevato degli ultimi 8 anni, cioè dal picco del giugno 2012 a 133.760 euro. E’ quanto emerge dal Barometro Crif, rilevazione basata sulle istruttorie reali inserite nel Sistema di informazioni creditizie che gestisce.
Massimo Doris, ad del gruppo Mediolanum e azionista di Mediobanca tramite il gruppo bancario e la holding di famiglia FinProg, non vede l’investimento di Leonardo del Vecchio nell’istituto di Piazzetta Cuccia come ostile o «negativo». «Qui c’è un investitore italiano in un’azienda italiana. Noi siamo soci di questa azienda che riteniamo buona e se c’è qualcun altro che la compra si vede che la pensa allo stesso modo. Quindi non la vedo in modo negativo.
  • Accordo Aon-Insoore nella gestione dei sinistri
Aon  e Insoore (realtà insurtech che opera nella digitalizzazione del claims management, hanno stretto un accordo che consentirà di snellire e facilitare i processi di gestione dei sinistri. L’intesa permetterà infatti alle compagnie assicurative e alle società di noleggio di ottimizzare e di velocizzare la gestione dei sinistri, utilizzando le più avanzate tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale. L’uso di una app dedicata e l’intervento di esperti presenti capillarmente sul territorio renderanno possibile ottenere immagini certificate del danno avvenuto, anche in real time. Grazie all’impiego di una piattaforma innovativa si potrà rapidamente avere una precisa stima del danno ed effettuare subito il risarcimento. Il processo sarà quindi chiuso in tempi record, così da garantire una maggiore soddisfazione dei clienti. Con questa iniziativa Aon conferma il proprio impegno nella mobilità innovativa e integrata, investendo in un settore su cui intende fortemente puntare.

Credem lancia Avvera, società specializzata nei mutui e nel credito al consumo per i privati che punta entro il 2022 a 100 mila clienti, con una rete di 500 agenti e collaboratori. L’obiettivo, a partire dal 2022, è generare 1,5 miliardi di euro annui tra nuovi mutui e finanziamenti di credito al consumo. Nata in maggio dalla trasformazione di Creacasa (100% Credem), Avvera può contare su una delle più grandi reti di agenti in attività finanziaria sul mercato italiano.
Massimo Doris, a.d. di Mediolanum e azionista di Mediobanca attraverso il gruppo bancario e la holding di famiglia FinProg, non vede l’investimento di Leonardo Del Vecchio nell’istituto di Piazzetta Cuccia come ostile o negativo. «Qui c’è un investitore italiano in un’azienda italiana», ha detto Doris. «Noi siamo soci di questa azienda che riteniamo buona e, se c’è qualcun altro che la compra, si vede che la pensa allo stesso modo. Quindi non la vedo in modo negativo». Del Vecchio ha deciso di scommettere sulle potenzialità della merchant bank, rilevando una quota vicina al 7%. Nei giorni scorsi ha annunciato a sorpresa di avere comprato, tramite la holding Delfin, il 6,94% di piazzetta Cuccia: un investimento da 580 milioni di euro che gli ha consentito di diventare il terzo azionista alle spalle di Unicredit e di Bolloré. Fonti di mercato riferiscono che Del Vecchio potrebbe ulteriormente rafforzare la presa nelle prossime ore, portandosi al 10%. Doris non si è espresso ufficialmente sulla mossa di Del Vecchio, ma la famiglia segue attentamente il dossier. Il numero uno di Mediolanum si è detto soddisfatto «di questa struttura di governance e della dirigenza che c’è, del dottor Nagel (l’a.d., ndr): la banca va molto bene». Intanto la holding della famiglia Doris potrebbe salire nel capitale: «Ci eravamo fermati, ma potremmo comprare ancora per arrivare al massimo all’1% del capitale, non di più». Il gruppo Mediolanum detiene complessivamente una quota intorno al 3,4%. Infine, Banca Mediolanum ha realizzato da inizio anno una raccolta netta di 2,6 miliardi di euro, con un risultato negativo per 50 milioni in settembre. Sull’andamento mensile hanno pesato anche alcune scadenze fiscali.

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  • Bimba travolta davanti all’asilo dal suv senza freno a mano tirato
Nel cortile della scuola “La casa nel bosco” di Chieri ieri mattina un gruppo di bambini è stato investito da un Suv parcheggiato in discesa da un collaboratore della struttura. All’improvviso la vettura — forse per un problema al freno a mano — ha iniziato a muoversi con un moto prima impercettibile, che ha avuto un’accelerazione improvvisa quando le ruote del Land Rover sono finite lungo il pendio ripido di un terrapieno. L’educatrice che stava accompagnando un gruppo di bambini a vedere le caprette e le galline che vivono in una casetta nel parco è stata colta di sorpresa. Ha provato disperatamente a metterli in salvo. A terra resta una bambina di due anni e mezzo. Ha riportato traumi gravissimi e lotta per la vita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dopo un’operazione neurologica durata sei ore. Gli altri hanno lesioni che non preoccupano, uno è illeso. La pm Laura Ruffino lo ha denunciato a per lesioni personali stradali gravissime. Ora i carabinieri dovranno valutare se la sua versione è credibile e sia stato un guasto al freno a provocare l’incidente o se invece l’auto non sia stata parcheggiata in modo corretto. Ma nei prossimi giorni potrebbero essere svolti altri controlli per verificare in generale le condizioni di sicurezza della scuola privata e in particolare valutare se erano state prese tutte le misure di sicurezza, in particolare legate al passaggio delle auto.

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  • Amianto alla Olivetti, assolto De Benedetti
I giudici della IV sezione penale della Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato dalla Procura generale di Torino contro la sentenza di assoluzione (emessa il 18 aprile 2018) per tutti gli imputati accusati di lesioni colpose e omicidio colposo. Nel procedimento erano sotto accusa 11 persone tra cui i fratelli Carlo e Franco De Benedetti più l’ex ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e per loro l’assoluzione diventa definitiva. Nella requisitoria di ieri mattina il procuratore generale della Cassazione Ciro Angelillis aveva chiesto di rimettere alle Sezioni Unite o in subordine annullare con rinvio la sentenza d’appello. La sentenza di secondo grado aveva ribaltato quella pronunciata nel 2016 dal tribunale di Ivrea che aveva condannato tredici persone nell’ambito del processo per le morti di alcuni dipendenti Olivetti che si erano ammalati o erano deceduti per il contatto con sostanze nocive sul luogo di lavoro. Più in particolare per le malattie provocate dalle fibre di amianto presenti nelle fabbriche o nei prodotti utilizzati nella realizzazione delle macchine da scrivere, come il talco impiegato per far scorrere i componenti di gomma su quelli di metallo. Secondo i giudici di primo grado era «emersa prova certa dell’utilizzo di talco contaminato sino al 1981 ed era emerso che il materiale non venne immediatamente sostituito, ma che questa operazione fu fatta nel 1986».

  • La famiglia Doris pronta a crescere con la holding all’1% di Mediobanca
La famiglia Doris, con la holding privata, si dice pronta ad arrotondare la quota in Mediobanca fino all’1% rispetto allo 0,4% già in portafoglio. Lo ha rivelato ieri l’ad di Banca Mediolanum, Massimo Doris, interpellato a margine del convegno di Assoreti. «Ci eravamo fermati, ma potremmo comprare ancora – ha spiegato Doris – per arrivare al massimo all’1%, non di più». Il gruppo Mediolanum detiene già di suo una quota del 3,3% partecipante al patto che riunisce – in pura funzione consultiva – quasi il 21% del capitale di Piazzetta Cuccia.
  • Credem lancia la fabbrica-prodotto Avvera
Credem alza il velo sugli obiettivi di Avvera, la fabbrica prodotto del gruppo specializzata sul fronte dei prestiti personali. La nuova società del gruppo emiliano punta ad attrarre, entro fine 2022, 100mila nuovi clienti e una rete di 500 agenti e collaboratori. L’obiettivo è arrivare a generare, sempre dal 2022, 1,5 miliardi di euro annui tra nuovi mutui (450 milioni di euro) e finanziamenti di credito al consumo (oltre un miliardo di euro) portando a regime gli importanti investimenti effettuati nel triennio. Il contributo incrementale alla redditività del gruppo Credem, a regime dal 2022, dovrebbe attestarsi tra i 4 e i 6 milioni di euro, secondo le stime della società. Nata a maggio 2019 dalla trasformazione di Creacasa (100% Credem), Avvera opera nel segmento dei prestiti personali, della cessione del quinto, dei mutui e dei prestiti finalizzati (auto, arredamento e servizi). L’intenzione è quella di aggredire il mercato aperto, diventando così partner di riferimento anche per banche medio-piccole grazie alla fabbrica prodotto. La struttura distributiva, che a partire dai primi mesi del 2020 inizierà ad erogare anche prestiti finalizzati, è composta da professionisti provenienti dalla rete specializzata nei mutui di Creacasa e dalla rete di agenti e collaboratori specializzati nella cessione del quinto e prestiti personali di Credem, entrata a far parte di Avvera dal 1° ottobre 2019.
  • Banca Mediolanum. Le scadenze fiscali frenano la raccolta
Banca Mediolanum ha registrato a settembre una raccolta netta negativa per 50 milioni di euro, mentre da inizio anno il saldo resta positivo per 2,6 miliardi (2,7 miliardi nello stesso periodo 2018). Il dato è influenzato dalla concentrazione a fine settembre di scadenze fiscali che normalmente ricadono su più mesi e che da sole hanno pesato per circa 120 milioni.
  • Anima. Raccoglie 233 milioni e studia nuovo bond
A settembre la raccolta netta del risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di ramo I) del gruppo Anima è stata positiva per 233 milioni, per un totale da inizio anno negativo per 126 milioni. A settembre le masse gestite complessive ammontano a oltre 189 miliardi. Anima Holding ha avviato un processo per il collocamento di un prestito obbligazionario non convertibile senior unsecured fino a 300 milioni.

Secondo i dati dell’assicuratore Sham, le istituzioni sanitarie sono sempre più chiamate in causa dai pazienti e dalle loro famiglie. Il numero medio di condanne dinanzi ai tribunali amministrativi nel 2018 ha superato i 351.000 euro, un livello record. Nel giugno 2019, l’indice di frequenza dei sinistri ha raggiunto un nuovo picco, a 251 punti, rispetto ai 244 punti dell’anno precedente. Dal giugno 1998 è aumentato in media del 4,5% all’anno. Questo, secondo l’assicuratore reciproco, riflette “l’evoluzione delle richieste e del comportamento dei pazienti”. L’anno scorso le strutture sanitarie assicurate hanno denunciato complessivamente 13.683 sinistri (+0,5%).