Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Ammonta a circa 25 milioni l’investimento di Poste Italiane  nell’aumento di capitale da 40 milioni annunciato settimana scorsa da Moneyfarm. È quanto emerge dal bilancio 2018 di Mfm Holding, capogruppo inglese della società indipendente di gestione digitale del risparmio, specializzata in Etf. Poste è stata investitore principale nell’operazione a cui ha partecipato anche Allianz  che aveva guidato il precedente round di finanziamento da 46 milioni chiuso nel 2018. «Le risorse serviranno a ampliare la gamma prodotti, a espanderci nei mercati dove siamo già presenti (Italia, Regno Unito, Germania ndr) ed eventualmente ad aprirne di nuovi», spiega a MF-Milano Finanza Giovanni Daprà, cofondatore e ceo di Moneyfarm.
«L’inarrestabile crescita dei pagamenti digitali, guidata dal ritmo frenetico dell’innovazione finanziaria, sta portando a un’ondata di consolidamento tra gli innovatori», dice Guy de Blonay, gestore del fondo Jupiter Financial Innovation. La tradizionale relazione tra consumatori e provider di servizi finanziari è stata alterata radicalmente dalle tecnologie digitali e dai relativi servizi, che stanno ridefinendo il settore e il ruolo dei player principali. Gli attori affermati, come le banche e le compagnie assicurative, devono investire massicciamente, adottare o sviluppare nuove tecnologie per rimanere competitivi e tenere il passo con gli innovatori  che sono entrati nel mercato. Nello stesso tempo, sia gli uni che gli altri stanno cercando di raggiungere la dimensione più adeguata per costruire ecosistemi digitali, con l’obiettivo di migliorare la redditività. Queste pressioni combinate tra di loro stanno innescando varie operazioni di m&a.
  • Salvatori alla presidenza di Aviva Italia
Carlo Salvatori sale alla presidenza di Aviva Italia Holding, succedendo a John Russell T. Walls. È stato ad di Banca Intesa, presidente di UniCredito Italiano, di Allianz e dal 2010 di Lazard Italia. Gli ultimi dati di bilancio presentati da Aviva in Italia sono stati in forte crescita con l’utile operativo del semestre salito del 24% a 108 milioni, con asset under management di 31,5 miliardi (+14%). Ma il gruppo assicurativo è anche alle prese con sfide importanti: a livello internazionale, a giugno, il nuovo ad Maurice Tulloch ha annunciato risparmi di 300 milioni entro il 2022. Mentre in Italia la compagnia sta giocando un’altra partita importante con la scadenza, nel 2020, della partnership con Ubi. La banca nei mesi scorsi ha aperto una gara per individuare il partner bancassicurativo a cui, secondo voci di mercato, starebbe partecipando anche Aviva. L’esito resta ancora incerto.

  • Intesa Sp, dati semestrali su sostenibilità e sociale
Intesa Sanpaolo ha pubblicato la relazione consolidata non finanziaria al 30 giugno. L’istituto ricorda di essere una delle poche banche nel mondo a realizzare volontariamente un documento infra-annuale sulle performance non finanziarie. Attraverso un set di indicatori quantitativi, il documento offre un aggiornamento sui risultati in ambito Esg (Environmental, social, governance). La decisione è in linea con il piano 2018-2021: la banca guidata dall’a.d. Carlo Messina si è impegnata a rafforzare la leadership nella corporate social responsibility e a diventare un modello di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale.

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  • Ottobre, un mese per migliorare l’educazione finanziaria
Parte oggi il mese dell’educazione finanziaria. Fino al 31 Ottobre in tutta Italia sono previsti decine di eventi per offrire a tutti occasioni per accrescere le conoscenze di base sulla gestione e programmazione delle risorse finanziarie personali e familiari. Momenti di riflessione, gioco, confronto e spettacolo sulla gestione del risparmio, ma anche sui temi assicurativi e previdenziali, molti aperti alla cittadinanza. L’iniziativa, alla sua seconda edizione, è promossa dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, dove siedono esponenti dei ministeri economici e delle autorità (Banca d’Italia, Covip, Ivass). I progetti saranno gestiti da associazioni, istituzioni, imprese, università, scuole, Pa.

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  • Senato, il progetto di Generali. Il futuro visto dai bimbi
«La vostra voce è quella di chi verrà dopo di noi». Così Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, ha ringraziato i 225 bambini delle elementari che hanno presentato nove mozioni di fiducia su ambiente, benessere, risparmio e salute nell’ambito di «Ora di futuro», iniziativa promossa da Generali e The Human Safety Net in collaborazione con Centro per la salute del bambino, L’Albero della vita e Mission Bambini. «Questo primo progetto educativo, che ha ricevuto 800 lavori di oltre 30 mila alunni di 2.500 classi, indica che oggi i piccoli si percepiscono come attori del cambiamento e si sentono responsabili per il futuro», ha commentato Marco Sesana, ceo di Generali Italia. «Con questo progetto vogliamo fornire ai bambini gli strumenti per affrontare il mondo, ma anche l’ispirazione ad avere un impatto su di esso».

  • Quota 100 al ribasso ma la spesa vola oltre 300 miliardi
Nonostante le minori adesioni a “Quota 100”, che nel 2019 garantiranno minori uscite per 1,4 miliardi, meno di quanto anticipato dal monitoraggio Inps, la spesa per pensioni volerà nel prossimo triennio oltre la soglia psicologica dei 300 miliardi. Lo rivela la Nota di aggiornamento al Def approvata ieri dal Consiglio dei ministri. Tra il 2021 e il 2022, ovvero al termine della sperimentazione in corso che consente pensionamenti anticipati con 62 anni e 38 di contributi minimi, la spesa per pensioni passerà da 295,5 miliardi a 304 miliardi (15,9% del Pil). Nella Nota si usano espressioni molto caute sul tasso di sostituzione, ovvero la famosa “staffetta generazionale” che si sarebbe dovuta innescare sul mercato del lavoro, con assunzioni di giovani al posto dei lavoratori senior in uscita. Si verificheranno «solo parziali» assunzioni sostitutive nel 2020, si legge nella Nadef, mentre per “Quota 100” e le altre misure di agevolazione all’anticipo si ipotizza una distribuzione graduale degli accessi al pensionamento nel 2020 e nel 2021, con conseguenti economie pari a 1,7 miliardi nel 2020 e 400 milioni nel 2021; valutazioni che dovranno naturalmente essere confermate a consuntivo. A sostenere la curva della spesa, invertita rispetto alle tendenze precedenti al decreto di gennaio, sono in particolare i maggiori pensionamenti resi possibili dal blocco dell’adeguamento dei requisiti di anticipo alla speranza di vita (che resteranno fino al 2026), mentre a compensazione ci sono solo i vincoli più stretti di indicizzazione delle pensioni all’inflazione, che assicurerà una minore spesa per 415 milioni quest’anno, 1,222 miliardi nel 2020 e 2 miliardi nel 2021.
  • Generali, dietrofront nella gara per l’alleanza globale con Bbva
Generali esce dalla corsa per una partnership bancassicurativa con il Bbva. La compagnia ha deciso di ritirarsi dalla gara indetta dagli spagnoli per trovare un partner assicurativo che accompagni l’istituto nei mercati in cui opera. La decisione di non procedere con l’offerta, stando a indiscrezioni di fonti finanziarie, sarebbe stata presa dal consiglio delle Generali tenuto lo scorso 26 settembre. La proposta richiedeva un impegno superiore al miliardo di euro, fino a 1,5 miliardi secondo le stime più recenti. Somma certamente a disposizione della compagnia che in più occasioni ha sottolineato di poter contare su una potenza di fuoco tra i 3 e i 4 miliardi per favorire operazioni straordinarie funzionali alla crescita. La valutazione costi-benefici dell’offerta, illustrati dal ceo Philippe Donnet, hanno però portato management e cda del Leone di Trieste a decidere di comune accordo di non presentare alcuna proposta entro la scadenza di inizio ottobre fissata da Bofa-Merrill Lynch, advisor finanziario del gruppo spagnolo.
  • Risparmio e investimenti, parte un mese di eventi
Si apre oggi con 500 appuntamenti in giro per tutta l’Italia il Mese dell’educazione finanziaria, che quest’anno ha registrato un incremento delle adesioni del 50%. Promosso dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) diretto da Annamaria Lusardi, prevede seminari, lezioni, giochi, laboratori e spettacoli gratuiti. L’obiettivo è offrire occasioni per informarsi, discutere e capire come gestire e programmare le risorse finanziarie personali e familiari, approfondendo i temi del risparmio, degli investimenti, delle assicurazioni e della previdenza.
  • Il premio di risultato sul vecchio fondo negoziale
La Covip ha diffuso un chiarimento sulla destinazione di un premio di risultato detassabile da parte di un dipendente che aveva cambiato azienda. Si tratta del caso di un lavoratore iscritto a un fondo negoziale, il quale, quando aveva mutato datore aveva deciso di mantenere l’iscrizione al precedente Fondo, pur non essendo la nuova impresa iscritta a tale forma di previdenza complementare. Nella nuova azienda in cui il lavoratore aveva cominciato il proprio impiego, la contrattazione collettiva aveva nel frattempo siglato e depositato un accordo di secondo livello che prevedeva la corresponsione di un premio di risultato destinatario (nel caso di raggiungimento dei parametri economici postulati dalla legge 208/2015) di una tassazione agevolata al 10 per cento. L’accordo, sfruttando il comma 184-bis dell’articolo 1 della stessa norma (introdotto dalla legge di bilancio del 2017) aveva però previsto anche un’opzione, attivabile dai dipendenti, di conversione dello stesso premio da valore monetario a contributo a forme di previdenza complementare.
  • Telemedicina con vincoli ridotti
È possibile fare telemedicina senza autorizzazione, sempre se non sia attività sanitaria ma mera raccolta di dati del paziente. La Corte di cassazione (Terza penale, sentenza 38485/2019) ha annullato un’ordinanza di sequestro di apparecchiature poste in una struttura non autorizzata per prestazioni sanitarie. La società aveva posizionato nell’estate del 2018 una decina di station di telemedicina nei centri commerciali di varie città: un infermiere aiutava il paziente e poi inviava i dati a un centro medico (autorizzato) per l’analisi.
  • Rinnovare la polizza all’ultimo momento fa rischiare la multa
A quasi quattro anni dall’abolizione dei tagliandi Rc auto da esporre sul parabrezza, aumentano i casi in cui le forze di polizia verificano la copertura assicurativa di un veicolo direttamente online con la banca dati delle polizze. Che però non sempre è aggiornata in tempo reale, per cui si rischia di incappare nelle pesanti sanzioni previste dall’articolo 193 del Codice della strada. Il fenomeno è stato notato dalle stesse forze di polizia, che a volte lo segnalano all’Ivass (l’autorità di vigilanza del settore) e/o all’Ania (l’associazione delle assicurazioni, che gestisce la banca dati). Dall’Ivass fanno sapere che quest’anno il trend delle segnalazioni di anomalia – comprendendo anche le richieste di verifica di dati – è in aumento, dopo un calo nel 2018 (174 contro le 194 del 2017). Da non sottovalutare le sanzioni: 868 euro (ridotti a 434 se si riattiva la polizza entro il 30esimo giorno dalla scadenza e aumentata a 1.736 in caso di recidiva nell’arco di un biennio), la decurtazione di cinque punti patente e il sequestro del veicolo.

  • E se il pensionamento a capitalizzazione decollasse finalmente?
Il 1° ottobre sono stati avviati i primi piani pensionistici derivanti dalla recente legge Pacte in Francia. Destinati a dare impulso ad un mercato che non è mai decollato, hanno molti vantaggi sulla carta. Il contesto dei tassi negativi potrebbe anche indurre gli assicuratori a promuoverle.
Con un livello di asset di 230 miliardi di euro, il risparmio previdenziale non ha avuto molto successo. Punto negativo: poteva essere recuperato solo sotto forma di pensione al momento del pensionamento. I nuovi piani di previdenza saranno più semplici e flessibili: il capitale può essere ritirato in un’unica fase. Questo sistema dovrebbe consentire di distogliere i risparmiatori dai fondi in euro, un onere per gli assicuratori e un investimento a basso rendimento.
  • 2070: benvenuti nella Francia dei  «super-senior»
Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), il mondo avrà 3,2 milioni di centenari nel 2050, rispetto ai circa 320.000 di oggi. Se le recenti tendenze demografiche continueranno, il numero di persone di 75 anni o più raddoppierà nel 2070. Ce ne saranno 13,7 milioni. Naturalmente le cose andranno gradualmente, ma l’invecchiamento demografico produrrà un piccolo tsunami già nel 2021, con l’arrivo dei primi baby boomer in questa fascia di età. Dal 1946 al 1950, la Francia ha registrato almeno 850.000 nascite all’anno. Questi bambini, nati subito dopo la seconda guerra mondiale, hanno raggiunto i sessant’anni 2000. Hanno causato un secondo “boom” dal 2006 in poi, con il massiccio pensionamento a 60 anni, e si preparano a produrre un terzo “boom”, quello della dipendenza. Secondo uno studio della Direction statistique du ministère des solidarités (DREES), la Francia avrà 1,58 milioni di anziani che perderanno la loro autonomia nel 2030. Secondo lo stesso studio, ci saranno 2,24 milioni nel 2050, con un aumento del 41,8% in 20 anni. È come se l’equivalente della popolazione parigina avesse problemi di memoria, difficoltà a muoversi, a mangiare o semplicemente a lavarsi.