di Oscar Bodini MF-DowJones

La trasparenza deve essere il pilastro di ogni prodotto di investimento, soprattutto per quanto riguarda quelli di carattere assicurativo. «Quanto i prodotti siano trasparenti è la domanda che viene fatta tutti i giorni dai consumatori», ha spiegato Daniela Mariani (Ivass). «L’istituto è sempre stato attento ai temi della trasparenza sia per quanto riguarda l’informativa che le clausole dei contratti. Nel 2016 abbiamo sollecitato l’industria a un confronto con i consumatori per poter trovare una convergenza con l’obiettivo di raggiungere una semplificazione sostanziale dei contratti». Sul tema è intervenuto Giacomo Carbonari (Ania) secondo cui serve più trasparenza, concetto che cambia a seconda dei mercati e delle conoscenze delle persone. Le imprese stanno cercando di aumentare il livello di chiarezza dell’offerta. Serve però educazione finanziaria. Il tema è stato trattato da Pietro Cazzaniga (Altroconsumo), che l’ha definita «un driver fondamentale per formare consumatori. C’è ancora confusione per
chè se i prodotti finanziari sono semplici quelli assicurativi sono molto complessi da capire». Secondo Davide Passero (Alleanza Assicurazioni), «un cliente se vuole avere una panoramica dei servizi assicurativi che possono essere sottoscritti deve andare sui siti delle singole compagnie e capire da solo che cosa il mercato offre. La semplificazione formale c’è ma quello che accade quotidianamente è che per acquistare un prodotto una persona deve consultare almeno 10 documenti, leggere almeno 55 pagine, serve fare di più». Un esempio di come le compagnie assicurative hanno accelerato sul fronte della trasparenza lo ha fornito Mario Guarnone (Aviva Assicurazioni). «Negli ultimi due anni l’attività svolta per Mifid e Idd ha creato qualche difficoltà dovuta al recepimento delle richieste dei regolatori. L’aspetto più importante è l’aggiornamento professionale delle reti di distribuzione, che hanno fatto un salto importante». Rafael San Bruno (Rodl & Partners) ha parlato della Spagna «esiste un crescente ruolo dei diritti dei consumatori. Nel 2018 sono sati registrati oltre 10 mila reclami di cui 9.641 sono stati risolti».. (riproduzione riservata)

Fonte: