Gli investimenti vita e danni gestiti dalle imprese assicurative nazionali, con esclusione delle polizze index e unit linked, sono stati pari nei primi sei mesi dell’anno a 733 miliardi di euro, in aumento del 6,4% su base annua: è quanto emerge dal bollettino statistico Solvency II dell’Ivass, l’authority presieduta da Fabio Panetta. Il portafoglio complessivo delle imprese evidenzia la riduzione (dal 43,7% del 2018 al 42,9%) degli investimenti in titoli dello stato italiano e l’incremento dall’11,6 al 12,2% di quelli in quote di Organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (Oicvm). Le riserve tecniche vita, pari a 736 miliardi di euro, sono cresciute del 7,5% e le riserve tecniche danni (53 miliardi) sono salite meno di un punto percentuale. A pesare su queste ultime è stata la riduzione, rispettivamente del 4 e dell’1%, nei rami Rc generale e Rc auto. Il requisito di solvibilità Scr delle compagnie è pari a 56,5 miliardi di euro, in crescita del 2,4% rispetto al primo semestre 2018 e del 2,5% alla chiusura dell’esercizio.

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