Il numero degli incidenti è tornato drammaticamente a salire, soprattutto di quelli più intollerabili e gravi, quelli mortali e che invalidano permanentemente coloro che dal lavoro dovrebbero trovare reddito per vivere e soddisfazioni sociali e non certo la morte o l’impossibilità di vivere una vita normale. Sul tema si batte quotidianamente il sindacato autonomo Fismic Confsal, che ribadisce l’importanza dell’implementazione delle norme sulla sicurezza, oltre che una sensibilizzazione, formazione e informazione costante del lavoratore stesso.
Il 13 ottobre a Palermo, durante la Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, intervenuto alla 69° edizione con un telegramma, il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha descritto la sicurezza dei lavoratori come una priorità sociale, evidenziando la necessità di intervenire in modo serio per uscire dal tragico vortice degli incidenti sul lavoro. «La sicurezza di chi lavora è una priorità sociale ed è uno dei fattori più rilevanti per la qualità della nostra convivenza. Non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte. Le istituzioni e la comunità nel suo insieme devono saper reagire con determinazione e responsabilità», afferma il capo dello Stato. «Sono stati compiuti importanti passi in avanti nell’organizzazione del lavoro, ma tanto resta da fare per colmare le lacune.»
Il bilancio delle vittime del 2019 è da brividi, 685 morti per il periodo che va da gennaio ad agosto. Diciassettemila i caduti dal 2009 a oggi e solo nel 2018 sono stati registrati 645 mila infortuni. «Numeri intollerabili che devono far innescare rigorosi meccanismi di prevenzione per evitare che illegalità, mediocrità e noncuranza continuino a far aumentare le cifre», spiega Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal.
Il tema della sicurezza sul lavoro è stato da subito messo al centro delle politiche del nuovo governo e ora è arrivato il momento di azioni concrete che riescano realmente ad arginare il problema. Il percorso e l’obiettivo devono essere condivisi da tutti, come ha sottolineato il ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo «Gli incidenti sul lavoro e le vittime sono una ferita che dobbiamo sanare nel più breve tempo possibile. Questo è un impegno che richiede il contributo di tutti: politica, sindacati, aziende, associazioni e lavoratori. Su questo argomento non possono e non devono esserci divisioni o differenze politiche ma bisogna tendere ad un unico orizzonte comune. Sarà fondamentale il funzionamento e l’attuazione delle norme esistenti, il rinnovamento del sistema oltreché specifiche e mirate campagne di sensibilizzazione e iniziative sul tema».
L’informazione e la formazione sono componenti fondamentali del mondo del lavoro, prepararsi adeguatamente ed evitare incidenti che danneggiano o distruggono la vita dei lavoratori e delle loro famiglie. La formazione diventa sempre di più una componente fondamentale e che invece viene spesso sottovalutata, specialmente nelle piccolissime e piccole imprese
La Fismic Confsal concorda con le parole del ministro Teresa Bellanova che ha spiegato come «la formazione sia una priorità per garantire la sicurezza sul lavoro. Va detto con forza: cultura e formazione sulla sicurezza sono la priorità. Le risorse ci sono, vanno investite con i giusti obiettivi e con strategie mirate e adeguate. La sicurezza si garantisce con una formazione adeguata e consapevole. È il versante su cui agire con determinazione e celerità, su cui puntare».
Numerose le iniziative messe in campo da sindacato e associazioni, con manifestazioni in tutta Italia, per confrontarsi sui dati relativi al fenomeno infortunistico e su cosa è necessario fare per una maggiore sicurezza sul lavoro. Sensibilizzare su questi temi aziende, rafforzare le iniziative di formazione e informazione nelle scuole e una maggiore tutela, per esempio di assistenza, più adeguata.
L’impegno di formare ed essere formati adeguatamente deve essere di tutti e il ruolo dei sindacati all’interno di questa dinamica è fondamentale. C’è la necessità di incentivare la richiesta per aumentare gli investimenti sulla formazione, nella sicurezza e per la prevenzione. Riuscire a far rispettare i diritti dei lavoratori è la missione di ogni sindacato e la Fismic Confsal continua tutti i giorni la battaglia per fare in modo che sia sempre rispettato l’inviolabile diritto alla vita.
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