Nel periodo tra gennaio e settembre 2019 l’INAIL ha rilevato complessivamente 468.698 denunce di infortunio, lo 0,05% in più rispetto al numero di denunce registrate nel periodo gennaio-settembre 2018 (468.471). 

Con riferimento al genere, la diminuzione riguarda i maschi, le cui denunce passano da 303.521 a 303.012 (-0,17%); per le femmine si sono registrate 165.686 denunce, in incremento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (+0,45%).

Le denunce di infortunio con esito mortale riferite al periodo gennaio-settembre 2019 sono 780, 54 in meno rispetto al periodo gennaio-settembre 2018 (-6,47%).  Con riferimento al genere, la diminuzione riguarda sia la componente maschile (-43 casi), sia la componente femminile (-11).

L’analisi territoriale per macroaree geografiche per il periodo gennaio-settembre 2019 evidenzia incrementi per il centro (+1,33%) e le isole (+0,69%).

Mostrano diminuzioni: il sud (-0,62%), il nord est  (-0,45%) e il nord ovest (-0,08%).  Le regioni nelle quali si è rilevato un maggior numero di denunce rispetto al 2018 sono: la Toscana (+594 casi), il Veneto (+415), il Lazio (+329), la Sardegna (+324), il Piemonte (+178), l’Umbria (+173), la Liguria (+158), la Campania (+137), le Marche (+91), la provincia autonoma di Bolzano (+10) e la Basilicata (+7).

Gli incrementi maggiori espressi in termini percentuali si sono rilevati in Sardegna (+3,38%), in Umbria (+2,30%), in Toscana (+1,65%), in Liguria (+1,04%) e nel Lazio (+1,02%). Nel resto delle regioni il numero delle denunce di infortunio è inferiore rispetto al 2018.

Mostrano diminuzioni: l’Emilia Romagna (-788 casi), la Lombardia (-414), il Friuli Venezia Giulia (-282), l’Abruzzo (-231), la Puglia (-120), la Sicilia (-116), il Molise (-94), la Calabria (-79), la provincia autonoma di Trento (-36), la Valle d’Aosta (-29). In termini percentuali, si segnalano le diminuzioni che hanno interessato il Molise (-5,97%), la Valle d’Aosta  (-2,66%), l’Abruzzo (-2,27%) e il Friuli Venezia Giulia (-2,22%).

Denunce di infortunio per modalità di accadimento e per genere
Nel periodo gennaio-settembre 2019 si sono rilevati 227 casi in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (+0,05%). L’aumento riguarda solo le denunce di infortunio in itinere (+2,88%). L’incidenza dei casi per i quali si rileva il coinvolgimento del mezzo di trasporto è del 3,00% per gli infortuni in occasione di lavoro e del 61,50% per gli infortuni in itinere.

Le denunce di infortunio in occasione di lavoro rappresentano l’84,60% del totale delle denunce rilevate al 30 settembre 2019. La diminuzione rilevata (-1.792 casi) è da imputare sia alla componente maschile (1.109 casi in meno senza il coinvolgimento del mezzo di trasporto e 538 casi in meno con il coinvolgimento del mezzo), sia alla componente femminile (322 casi in meno con il coinvolgimento del mezzo). In controtendenza, si segnalano 177 casi in più denunciati da lavoratrici, accaduti senza il coinvolgimento del mezzo di trasporto.

Le denunce di infortunio in itinere rappresentano il 15,40% del totale delle denunce rilevate al 30 settembre 2019.  L’incremento rilevato (+2.019 casi) è dovuto sia alle denunce di infortunio senza il coinvolgimento del mezzo di trasporto, che mostrano segno positivo per entrambi i generi (850 casi in più per le femmine, 858 casi in più per i maschi), sia alle denunce di infortunio con il coinvolgimento del mezzo (+31 casi per le femmine, + 280 casi per i maschi).

Denunce di infortunio con esito mortale per modalità di accadimento e per genere

Nel periodo gennaio-settembre 2019 le denunce di infortunio con esito mortale sono diminuite del 6,47%. Dei 54 casi in meno rilevati rispetto al 30 settembre 2018, 18 riguardano gli infortuni in occasione di lavoro, che passano da 581 a 563 (-3,10%) e 36 riguardano gli infortuni in itinere, che passano da 253 a 217 (-14,23%).  L’incidenza dei casi per i quali si rileva il coinvolgimento del mezzo di trasporto è del 23,80% per le denunce di infortunio in occasione di lavoro e del 63,59% per le denunce di infortunio in itinere. 

L’analisi per genere evidenzia, per la componente femminile, una diminuzione sia delle denunce di infortunio in occasione di lavoro, che passano da 37 a 32 (-5 casi), sia di quelle in itinere, che passano da 37 a 31 casi (-6). Diminuiscono le denunce anche per la componente maschile, sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, sia di quelli avvenuti in itinere che passano, rispettivamente, da 544 a 531 (-13 casi) e da 216 a 186 (-30 casi).  Le denunce di infortunio in occasione di lavoro rappresentano il 72,18% del totale delle denunce rilevate al 30 settembre 2019.

Diminuiscono i casi senza il coinvolgimento del mezzo di trasporto riferiti sia alla componente femminile (-3), sia a quella maschile (-23). In aumento i casi con il coinvolgimento del mezzo di trasporto, che passano da 126 a 134 (+8). L’aumento riguarda la sola componente maschile (+10), mentre passano da 11 a 9 le denunce per le femmine (-2). Le denunce di infortunio in itinere rappresentano il 27,82% del totale delle denunce rilevate al 30 settembre 2019. Si rilevano diminuzioni dei casi avvenuti con il coinvolgimento del mezzo di trasporto sia per la componente maschile (-30), sia la componente femminile (-7). Si segnala una denuncia in più riferita agli infortuni avvenuti senza il coinvolgimento del mezzo per la sola componente femminile (da 7 a 8), restano invariate, invece, le denunce per la componente maschile (71 casi in entrambi i periodi considerati). 

Fonte: Bollettino Inail

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