di Luca Gualtieri

Leonardo Del Vecchio prepara il terreno in vista dell’assemblea che il 28 ottobre lo vedrà probabilmente contrapporsi alla prima linea di Mediobanca. Dopo il blitz che nelle scorse settimane lo ha portato al 6,94%, il presidente esecutivo di EssilorLuxottica avrebbe arruolato il proxy advisor Georgeson per presentare ai piccoli azionisti la propria strategia e misurarne il livello di consenso. I sondaggi sono stati appena inviati e si intensificheranno nelle prossime settimane in vista delle assise. Non è peraltro escluso che contemporaneamente Del Vecchio cerchi di arrotondare la partecipazione che già oggi viene accreditata vicino al 10%, soglia che potrà essere superata solo dopo il via libera di Banca d’Italia e Bce. Non è ancora chiaro se l’imprenditore abbia avviato interlocuzioni formali con l’autorità di Vigilanza, anche se il processo autorizzativo potrebbe non essere semplice. Come previsto dalla direttiva CRD4, il richiedente dovrà infatti produrre una copiosa documentazione e dimostrare, tra l’altro, di avere un riconosciuto track record nel settore dei servizi finanziari. Non una passeggiata insomma. L’altra incognita è rappresentata dalle intenzioni dei grandi azionisti, a partire da Unicredit che oggi è primo socio di Piazzetta Cuccia con oltre l’8,8%
del capitale. Il ceo Jean Pierre Mustier si è per il momento tenuto lontano dal dossier, ribadendo in più occasioni che la partecipazione è di natura puramente finanziaria. Va però osservato che nei giorni scorsi il titolo Mediobanca si è allineato al valore di carico di Unicredit: oggi le azioni quotano a 9,91 euro contro i 9,89 euro a cui sono iscritte nel bilancio di piazza Gae Aulenti. I presupposti per una cessione della quota,
insomma, ci sono. Mercoledì 9 intanto Del Vecchio ha rotto il silenzio per mettere nel mirino il vertice della merchant . «Mi aspetto un nuovo piano industriale che non basi i risultati di Mediobanca solo su Generali e Compass, ma progetti un futuro da banca di investimenti», ha dichiarato a Radiocor il presidente esecutivo di EssilorLuxottica che detiene ufficialmente il 6,94% della merchant milanese, anche
se fonti di mercato lo accreditano vicino al 10%. L’istituto, ha incalzato Del Vecchio, «deve sommare agli utili oggi generati da Compass e Generali altre fonti di reddito per soddisfare tutti gli azionisti». Parole che cominciano ad alzare il velo sulle intenzioni dell’imprenditore e, implicitamente, mettono nel mirino l’attuale gruppo dirigente. A questo punto prossima tappa del confronto sarà l’assem
blea che il prossimo 28 ottobre dovrà approvare i risultati di Mediobanca . Per depositare le azioni ci sarà tempo fino al 23 anche se, in linea teorica, un socio potrebbe presentarsi direttamente con il proprio pacchetto nel giorno dell’assise. Una prassi di fatto seguita da pochi investitori, ma che consentirebbe a Del Vecchio di tenere sino all’ultimo sulle spine il management. (riproduzione riservata)

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