di Giulio Zangrandi

Quello della cyber insurance è un mercato dalle grandi potenzialità, che però in Italia gli operatori del settore non riescono ancora a sfruttare appieno. È quanto emerso in occasione del panel «Cyber Insurance: l’offerta delle compagnie ad aziende e professionisti», tenutosi venerdì 18 ottobre nell’ambito dell’evento Milano Festival delle Assicurazioni organizzato da Class Editori e Assinews. Durante il dibattito si è infatti parlato di come quello dell’assicurazione contro i rischi informativi sia un fenomeno dalla molte sfaccettature, di cui si parla molto ma rispetto al quale le polizze erogate dalle compagnie sono ancora poche. Nello specifico, una delle criticità sollevate riguarda il fatto che, pur a fronte di afflussi di premi in crescita (l’Ocse stima un +72% tra il 2017 e il 2018 su un campione di 41 Paesi membri), i pezzi scambiati rimangono limitati. Altro elemento frenante si è rivelato poi essere la scarsa capacità delle compagnie di coinvolgere le piccole e medie
imprese, visto che ad oggi i contratti di assicurazione cyber vengono stipulati perlopiù dai grandi gruppi industriali. Per superare questi ostacoli può essere d’aiuto utilizzare il cosiddetto penetration test sulle aziende per convincerle che i cyber rischi sono sempre più numerosi e aumentare l’expertise degli intermediari. (riproduzione riservata)

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