Il patrimonio continua a crescere ma sulle casse professionali previdenziali c’è un problema di incertezza sugli assetti regolamentari e di mancanza di strumenti per prevenire situazioni di criticità. Osservazioni arrivate da Covip che ieri ha presentato il consueto quadro di sintesi sulle politiche di investimenti delle casse. Le risorse complessive del settore a fine 2018 ammontano a 87 miliardi con un aumento del 56,2% rispetto al 2011 e dell’1,9% sul 2017 (+1,6 miliardi).

Le divergenze tra le varie casse restano però ampie, ha sottolineato il presidente di Covip, Mario Padula, che è tornato a chiedere l’emanazione del regolamento sugli investimenti e modifiche legislative per potenziare gli studenti di controllo preventivo. Un mercato che resta ancora molto concentrato: il 73% delle risorse totali si riferisce a cinque Casse (Enpam, Cassa Forense, Inarcassa, Dottori commercialisti, Enasarco). Per due Casse (Geometri e Inpgi, giornalisti) le prestazioni superano i contributi, in tutti gli altri casi la differenza è positiva e varia dall’1% di Enpaia all’8,5% dell’Enpav.

Ieri a proposito della necessità di migliorare la regolamentazione il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, in un messaggio inviato a Covip ha aperto a possibili interventi sottolineando che «enti devono operare in un sistema di regole chiare e definite. Sono certa che tramite la virtuosa sinergia tra le nostre rispettive competenze e il supporto ministeriale della vigilanza statale, si possa perseguire tale obiettivo».

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