Taglio delle pensioni d’oro per un miliardo in tre anni mentre partirà a febbraio la riforma della legge Fornero con quota 100. Queste alcune delle misure contenute nel pacchetto di misure legate alla manovra approvato ieri dal consiglio dei ministri. Pacchetto del quale dovrebbe far parte un secondo decreto da affiancare a quello fiscale, una sorta di taglia scartoffie e leggi inutili (decisione assunta nel corso del vertice economico a palazzo Chigi). Oltre 100 adempimenti in meno per le imprese, Rc auto equa, mai piu caso De Luca commissario della Sanità (in Campania, ndr), chi ha crediti verso la pa non vedrà pignorata la casa, contro i medici furbetti che aumentano lista di attesa per l’intramoenia. Alcune di queste misure potrebbero essere effetto come detto di uno stralcio di parte delle norme del decreto fiscale. Le entrate, al momento, previste dalla manovra ammonterebbero a circa 8 mld di euro, i tagli sarebbero quantificati in 7 miliardi. Ecco, in sintesi, alcune delle misure previste:

– nessun aumento delle tasse tranne che per banche e assicurazioni;
– taglio di oltre 1,3 mld di euro nel triennio 2019-2021 sul capitolo immigrazione (con una sforbiciata da 500 milioni subito, a partire da gennaio);
– una stretta contro i medici che allungano le liste d’attesa dei loro pazienti nel servizio pubblico, per convincerli a ricorrere a visite private nelle strutture ospedaliere, pagando la parcella per intero (intramoenia);
– aumento di spesa per il pacchetto sanità e 100 milioni di euro per le politiche della famiglia;
– lo stop ai pignoramenti di beni e case per gli imprenditori falliti a causa di mancati pagamenti da parte dello Stato;
– elevazione da 40 mila a 200 mila euro del limite entro cui le pubbliche amministrazioni possono affidare i loro appalti senza obbligo di ricorrere a una gara;
– varo della cosiddetta Rc Auto equa: in sostanza, un sistema per cancellare le disparità tra regione e regione, evitando i picchi di alcune regioni. Secondo indiscrezioni potrebbe concretizzarsi in un premio calmierato da Nord a Sud, che finirebbe inevitabilmente per innalzare gli esborsi attualmente più bassi a carico dei cittadini del Nord Italia;
– un nuovo decreto, ad hoc per cancellare un centinaio di adempimenti che riguardano le imprese.

Pensioni d’oro e Fornero. La sforbiciata, nelle intenzioni dell’esecutivo, come detto dovrebbe generare un mld di euro di risparmi nel prossimo triennio. La manovra di bilancio dovrebbe così assorbire una misura attualmente incardinata in un disegno di legge all’esame del parlamento, che prevede tagli alle pensioni oltre i 4.500 euro e non per gli assegni di importo inferiore. Anche se, per raggiungere il mld di euro impegnato nel bilancio, la sforbiciata potrebbe toccare assegni inferiori ai 4.500 euro mensili. Per quanto riguarda, invece, l’introduzione della quota 100 per andare in pensione, questa dovrebbe partire da febbraio.

Reddito di cittadinanza. Nei progetti dell’esecutivo, le offerte di lavoro a cui è condizionato il godimento del trattamento saranno modulate in base alla distribuzione geografica. In sostanza, l’esecutivo vorrebbe concedere al cittadino beneficiario del reddito di cittadinanza un bonus ulteriore: la possibilità di rifiutare la prima offerta di lavoro, se questa riguarda un posto fuori dalla propria regione di residenza, senza intaccare una delle tre occasioni previste, rifiutate le quali verrebbe meno ogni diritto a beneficiare del sostegno pubblico.

La scadenza per mandare la bozza del bilancio alla Commissione Ue era ieri, a mezzanotte. «Aspettiamo e controlleremo» quali stati membri l’hanno mandata a Bruxelles e quali no, ha dichiarato sempre ieri il portavoce dell’esecutivo comunitario Margaritis Schinas. Nella serata di ieri solo 4 Paesi avevano già inviato le loro manovre. E, tra questi, non figuravano i casi più ‘delicati’. La scadenza non è comunque tassativa: è già successo più volte in passato, per diversi Paesi tra cui l’Italia, di avere qualche giorno di ritardo. In ogni caso, il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha in progetto di illustrare la manovra ai suoi colleghi in occasione del vertice Ue di giovedì, mentre il commissario europeo agli affari economici, Pierre Moscovici, sarà a Roma lo stesso giovedì e il venerdì successivo, per dialogare con gli interlocutori italiani avendo in mano la bozza della manovra.

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