L’appuntamento è per il 3 dicembre a Londra quando il numero uno di Banca Generali , Gian Maria Mossa, in occasione dell’investor day indicherà ai mercati la rotta che vuole dare alla banca del Leone per i prossimi cinque anni. Ma c’è da scommettere che il giovane manager, salito al timone della società nel 2016 dopo esserne stato condirettore generale, qualche mossa strategica importante la farà già prima di quella data. Nei giorni scorsi Mossa aveva fatto sapere pubblicamente che Banca Generali è interessata a guardarsi intorno per acquisizioni, pronta a comprare, sia in Italia sia all’estero, società che gestiscono asset da 2-3 miliardi.
La lenta scalata di Francesco Gaetano Caltagirone alle Generali , ora al 4,4%, potrebbe non essere solitaria. In campo è definitivamente sceso anche Leonardo Del Vecchio, salito al 3,29% dal precedente 3,15%. Il patron di Luxottica , secondo fonti a lui vicine, vuol crescere fino a un 4-5%. Tra i due imprenditori almeno sulla compagnia triestina c’è sintonia. Entrambi sono impegnati nello stimolare il ceo Philippe Donnet a metter a punto un piano Generali più aggressivo. Su altri fronti le strade non sembrano però convergere.
Chi opterà per quota 100 e deciderà di lasciare il lavoro con qualche anno di anticipo rinuncerà, contemporaneamente, a una parte dell’assegno. La decurtazione in media sarà del 15% e potrà arrivare a un 20% per chi anticipa di sette anni. Quindi questa ulteriore modifica in arrivo della riforma del primo pilastro riaccende i riflettori sull’importanza di un assegno di scorta da affiancare a quello dell’Inps. E sui rendimenti dei prodotti nati proprio per soddisfare questa nuova esigenza degli italiani, abituati fino a qualche anno fa a pensioni generose. E proprio dai rendimenti aggiornati al 30 settembre può partire un’analisi su come si presenta l’industria della previdenza di scorta. MF Milano Finanza ha raccolto le performance dei primi nove mesi dei fondi pensione negoziali e ha chiesto a Fida di elaborare una classifica dei migliori fondi pensione aperti. Ecco cosa emerge.
Banca Fideuram (Intesa Sanpaolo) compie mezzo secolo Dal fondatore, l’americano Cornfeld, all’attuale amministratore delegato Molesini: ecco la parabola della pioniera del risparmio gestito in Italia
Le startup italiane a maggior tasso di crescita quest’anno hanno raccolto 363 milioni di euro. E a nove società sono arrivati da 12 mln in su. A Prima Assicurazioni ben 100 mln, il bottino più ricco
Il recente accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria delinea un nuovo modello contrattuale e nuove relazioni industriali. Tra i diversi profili di attenzione vi è anche quello legato al welfare contrattuale con una serie di proposte per rafforzare il ruolo della previdenza complementare quale elemento qualificante del sistema italiano di protezione sociale. Nel ribadire la necessità di salvaguardare il carattere universale del welfare pubblico, migliorandone la qualità e il livello delle coperture sociali si esprime al contempo la convinzione che forme di bilateralità possano integrare il sistema di relazioni industriali e del modello contrattuale contribuendo alla realizzazione di un welfare contrattuale coordinato.

 


Si è conclusa con successo la prima edizione del Progetto Dualità Scuola-Lavoro di Allianz Italia, la compagnia assicurativa guidata dall’amministratore delegato Giacomo Campora. I primi trenta giovani, studenti e studentesse delle scuole secondarie superiori, assunti a ottobre 2016 con un contratto di apprendistato part-time di due anni, dopo aver conseguito il diploma di maturità, hanno completato il percorso di formazione duale in Allianz Italia.

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  • Traffico e vandali il bike sharing ha le ruote bucate
Il bike sharing arrivato dall’Oriente ha le gomme bucate, e la colpa non è solo dei vandali. Le bici del free floating, le due ruote in condivisione che possono essere parcheggiate ovunque, sono sbarcate all’improvviso invadendo strade e rastrelliere, sono finite su alberi e fontane, nei fiumi e in giardini privati. E, ora che secondo gli esperti la bolla asiatica del “flusso libero” sta per scoppiare, se ne stanno andando in silenzio. Lasciando rottami sparsi per le città e l’acquolina in bocca ai Comuni che avevano creduto di fiutare l’affare. L’invasione asiatica, insomma, sta frenando.

 

  • Inchiesta Fonsai Giulia Ligresti di nuovo agli arresti
Giulia Ligresti, figlia dello scomparso Salvatore, ex patron di Fondiaria-Sai, è stata arrestata a Milano, in esecuzione della sentenza definitiva di patteggiamento nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione della compagnia assicurativa. Il tribunale di sorveglianza di Torino ha respinto la richiesta dei legali della Ligresti di poter scontare la pena ai servizi sociali.

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  • Fonsai, Giulia Ligresti in carcere Aveva patteggiato 2 anni e 8 mesi
È stata arrestata a Milano nella notte tra giovedì e venerdì, poi accompagnata dalla Guardia di Finanza nel carcere di San Vittore. Giulia Ligresti, 50 anni, figlia dell’imprenditore Salvatore, aveva patteggiato 2 anni e 8 mesi di reclusione nel settembre 2013 nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Torino per aggiotaggio e false comunicazioni sociali nei confronti della compagnia assicurativa Fondiaria Sai. Durante le indagini preliminari aveva trascorso quaranta giorni in cella e poi altri venti ai domiciliari: deve ancora scontare un residuo di pena di due anni e sei mesi. A decidere l’arresto è stato il tribunale di Sorveglianza del capoluogo piemontese, che ha respinto la richiesta dell’ex presidente e amministratore delegato di Premafin (la holding di famiglia che controllava Fonsai) di svolgere lavori socialmente utili in una delle società della sorella maggiore Jonella, ex presidente 51enne della compagnia assicurativa finita al centro di un complesso piano di integrazione con Unipol. Giulia Ligresti, 50 anni, aveva dato la propria disponibilità a impegnarsi per alcune ore alla settimana come designer di arredamento o addetta alle pubbliche relazioni. Ma i giudici hanno bocciato le sue proposte di lavoro e per lei si sono riaperte le porte del carcere.

  • «Rc auto, semmai alt ad anomalie»
Dario Galli, oltre che deputato della Lega, è viceministro dello Sviluppo economico. Ha deleghe su concorrenza, semplificazione amministrativa, politiche per il consumatore: materie in cui almeno in parte rientrerebbe una norma sull’Rc auto “equa”, come la definisce il comunicato del consiglio dei ministri che ha approvato il decreto semplificazioni. «Quella norma non l’abbiamo mai vista e non l’abbiamo condivisa. Nemmeno io al ministero l’avevo vista». «E comunque – aggiunge Galli – non era dettagliata nel contratto di governo. Se M5S vuole portarla in Parlamento, come gruppo, ovviamente è libero di farlo. Ma sappia che noi, con il nostro gruppo parlamentare, ci metteremo di traverso». Dopo una prima norma inserita nella legge concorrenza, la questione è ancora aperta e i 5 Stelle ritengono penalizzati gli automobilisti virtuosi in diverse aree del Sud. Galli gira la questione nel senso opposto. «Se, tra territori tra loro comparabili per caratteristiche urbanistiche e di traffico, ce ne sono alcuni con livelli di incidentalità più alta che non trovano giustificazioni, perché non concentrarci piuttosto su una norma per contrastare queste anomalie?»
  • Inchiesta Fondiaria-Sai, arrestata Giulia Ligresti
È stata arrestata Giulia Ligresti, figlia dell’imprenditore Salvatore Ligresti, come conseguenza del patteggiamento a 2 anni e 8 mesi di reclusione concordato a Torino nel 2013 nell’ambito dell’inchiesta Fonsai. Il tribunale di sorveglianza del capoluogo piemontese ha respinto la richiesta di scontare il residuo della pena svolgendo dei lavori socialmente utili. È scattato così l’ordine di carcerazione. La donna, che aveva proposto di impegnarsi alcune ore alla settimana come designer di arredamento o pr, è stata portata nel carcere di San Vittore a Milano.
  • Così le scatole nere trasformano l’assicurazione
Auto capaci di guidare in maniera autonoma in determinate situazioni, di evitare incidenti mortali come l’urto contro un pedone e di comunicare con le altre auto per “informarle” sulle condizioni del traffico. Nonostante possa sembrare una visione futurista della mobilità, tutto questo è già realtà. Tra le compagnie assicurative Unipol ha iniziato a sperimentare nuove soluzioni assicurative quando il tema non era protagonista come oggi, lanciando sul mercato oltre dieci anni fa la scatola telematica, una sorta di “scatola nera” in grado di registrare i percorsi del driver e le dinamiche di un sinistro. Il servizio con gli anni si è arricchito a tal punto che in pochi millimetri quadrati possono ora essere raccolte migliaia di informazioni per una profilazione totale degli assicurati.

  • Boom dei fondi sanitari, ma manca trasparenza
La sanità integrativa non è più un lusso per pochi. Di fronte alle falle del sistema sanitario nazionale, che rimane comunque uno dei più generosi a livello mondiale, ma che evidenzia dei pericolosi gap territoriali in termini di qualità di servizio e soprattutto di liste di attesa, nei contratti di lavoro aumenta l’utilizzo dei fondi sanitari come strumento di contrattazione collettiva.
  • Serve un’authority come Covip che vigili sul settore
Nell’importante settore dell’assistenza sanitaria e integrativa, vista l’importanza sociale e i tagli previsti nel sistema pubblico, è necessario assicurare un’adeguata soddisfazione dei bisogni degli aderenti anche attraverso una vigilanza più efficace.
Da anni si chiede la nascita di un’Autorità di vigilanza per il welfare integrativo, dotata di poteri sanzionatori e che si occupi della tenuta di un albo degli iscritti, della verifica dei requisiti per l’iscrizione e per il mantenimento dell’attività, nonché degli aspetti relativi alla governance e alla tutela dell’aderente, secondo le modalità veloci proprie di un organismo di controllo (segnalazioni e ricorsi).
  • Qualità e rimborsi, i casi Fondo Est e Mètasalute
Come si misura l’efficienza di un fondo sanitario? Un buon indicatore quantitativo è rappresentato anche dall’ammontare dell’erogazione delle prestazioni sul totale contributi pagati. Su questo punto andrebbe acceso un faro. Capire come sono impiegati i contributi a carico di aziende e lavoratori è molto importante. In linea teorica i contributi dovrebbero essere utilizzati, in ottemperanza alle disposizione di legge, ai fini esclusivamente assistenziali. Questo anche perché godono della detassazione (fino a 3.615,20 euro all’anno).
In realtà, guardando i bilanci, così proprio non è. Se ci sono in Italia realtà d’eccellenza come il Fasi che distribuisce circa il 93% della contribuzione annua ai propri iscritti sotto forma di prestazioni sanitarie, c’è anche chi fa diversamente.
  • Il secondo pilastro? Va rivisto dalle basi
Il secondo pilastro sanitario/assistenziale in Italia va decisamente rafforzato. Attualmente nel nostro Paese ci sono due tipologie di fondi sanitari che possono beneficiare della deducibilità dei contributi, almeno in teoria. I fondi di derivazione contrattuale che possono offrire ogni genere di prestazioni sanitarie a patto che destinino almeno il 20% delle risorse alle cure odontoiatriche alla non autosufficienza (Long term care)e i fondi destinati a tutti coloro che non possono usufruire di un accordo collettivo (tipicamente i lavoratori indipendenti)che possono erogare esclusivamente prestazioni di tipo integrativo, ma si tratta più che altro di una fattispecie teorica. Questa quindi è la situazione di partenza.
  • La raccolta tiene, le performance no
L’andamento dei rendimenti dei Pir dall’inizio dell’anno al 12 ottobre scorso, mostra una lunga serie di segni meno vicino ai fondi. Su 50 prodotti analizzati, quello che si è comportato meglio ha perso il 2,91% (il flessibile AcomeA Patrimonio Esente P2), il fondo meno brillante ha invece lasciato sul terreno il 13,34% (Consultinvest Risparmio Italia, un altro flessibile). Nessuno, quindi, ha portato a casa una performance positiva.

 

  • Gli strumenti per affrontare la terza età
Arriva la guida agli strumenti patrimoniali per la terza età. A firmarla, mettendo in luce rischi e opportunità dei diversi istituti, è il Consiglio Nazionale del Notariato, in collaborazione con 14 Associazioni dei Consumatori. “La Terza Età: strumenti patrimoniali, opportunità e tutele” è uno strumento nato per fare il punto sugli istituti patrimoniali privati a disposizione degli over 65, utili sia per assicurarsi una vecchiaia serena sia per rispondere a un’immediata e improvvisa necessità.

 

  • Iscrizioni all’Albo, garanzie sulla proroga del ministero
Dall’ormai imminente avvio dell’Albo Unico dei consulenti finanziari, ai nuovi percorsi di formazione che attendono i vari professionisti della consulenza, con un focus particolare anche ai possibili modelli di sviluppo delle partnership tra le diverse figure professionali: consulenti finanziari, patrimoniali, commercialisti, avvocati, mediatori Adr e operatori del Fintech. Tutte figure professionali che hanno portano la loro esperienza all’ottava edizione del FeeOnly Summit 2018, organizzato da Consultique in collaborazione con il Sole24Ore, che si è svolto a Verona il 18 e 19 ottobre.