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I Btp non sono soggetti soltanto allo stress del differenziale di rendimento rispetto ai Bund tedeschi, ma anche ai Conti individuali di risparmio (Cir) che il governo potrebbe introdurre tramite il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio appena presentata. Si rischia che questi nuovi strumenti, pensati per indurre gli italiani ad acquistare Btp, viaggino su una corsia di sorpasso rispetto alle precedenti emissioni di Stato. L’idea che sta alla base del progetto Cir è quella di incentivare i privati ad acquistare titoli emessi dal Tesoro italiano a partire dal 2019 in virtù di una serie di bonus. I destinatari di questo strumento sono, quindi, le persone fisiche residenti in Italia (e non sgr, fondi, banche o assicurazioni, a differenza di quanto previsto per i Pir) che godono di esenzioni fiscali di diverso tipo.

 

Continuano i movimenti all’interno dell’azionariato di Generali, che il prossimo 21 novembre presenterà ufficialmente il nuovo piano industriale e che nell’aprile del prossimo anno vedrà il rinnovo del cda, con almeno un avvicendamento al vertice atteso (quello alla presidenza, dato che Gabriele Galateri di Genola ha superato di due anni il limite dei 70 anni d’età). Del Vecchio e Caltagirone arrotondano le quote Delfin, holding che fa capo al patron di Luxottica, Leonardo del Vecchio, ha acquistato tra il 12 e il 15 ottobre 830 mila azioni (pari allo 0,05% del capitale), portandosi così dal 3,16% al 3,21% circa del capitale del leone di Trieste.
L’obiettivo ambizioso è crescere all’estero, in Europa ma pure in Asia e Usa, e per questo motivo in Neosurance, start up insurtech lanciata in Italia nel 2017, hanno avviato un operazione di fundraising di capitale da 2,5 milioni. Tra i partner della società, guidata da Pietro Menghi (ex Willis), che consente la vendita di micro-polizze in tempo male, tramite notifiche push sullo smartphone, c’è già un colosso come Axa, per il quale la società ha sviluppato un polizza prevede indennizzi istantanei in caso di ritardo dell’aereo. Ma ci sono pure società completamente digitali, come Square Life, compagnia che in Italia opera in libera prestazione di servizi.

Le misure sulle pensioni ipotizzate dal governo («quota 100», opzione donna, conferma dell’Ape sociale e mancato adeguamento della speranza di vita) avrebbero un impatto di «140 miliardi in più di spesa nei primi dieci anni». Lo ha detto il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in audizione in commissione lavoro della camera. Rispondendo alle domande dei deputati sulla relazione svolta la scorsa settimana in merito al disegno di legge n. 1071 che prevede il taglio degli assegni pensionistici superiori a 4.500 euro netti mensili, Boeri ha reso noto anche l’impatto economico delle misure previdenziali a cui il governo sta lavorando: nel 2019 ci sarebbe una maggiore spesa stimata in 7 miliardi, con successivi aumenti di 11,5 mld nel 2020 e di 17 mld nel 2021, con una proiezione decennale di 140 miliardi di euro di maggiore spesa.

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  • Pensioni, chi sceglierà quota 100 perderà un quinto dell’assegno
Chi sceglierà ”quota 100” per anticipare la pensione nel 2019 rinuncerà fino ad un quinto dell’assegno. E non per nuove o surrettizie penalizzazioni. Ma perché lascerà il lavoro prima, versando meno contributi. Non intascherà la rivalutazione di questi contributi al Pil. E godrà della pensione per più anni. “Quota 100” ha dunque un costo personale che si aggiunge all’impatto sui conti pubblici, ieri sintetizzato in 140 miliardi nei prossimi dieci anni dal presidente Inps, Tito Boeri: 14 miliardi in media all’anno, incluso il rinnovo di Opzione donna e Ape sociale e il blocco dei requisiti di pensionamento a 67 anni (vecchiaia) e 42 anni e 10 mesi (anticipata). Già solo il peso nel triennio — 7 miliardi sul 2019, 11 miliardi e mezzo nel 2020, 17 miliardi nel 2021 — dà il senso dell’intera operazione. Nelle cifre è ricompreso anche l’esborso per la liquidazione degli statali — 160-170 mila su 420 mila potenziali uscite nel 2019 — non inferiore agli 8 miliardi da erogare entro 27 mesi, in base alle leggi vigenti. Ma che il governo vorrebbe anticipare, grazie a un prestito bancario. Da restituire, non si sa ancora a quale tasso.

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  • Pensioni d’oro spunta il contributo aggiuntivo
Il presidente dell’Inps, Tito Boeri demolisce la riforma della legge Fornero, quantificando in 140 miliardi il costo dei provvedimenti che ruotano intorno a «quota 100», nuovo canale di pensionamento anticipato a 62 anni d’età con 38 di contributi. Il presidente dell’Inps boccia anche la misura che consentirebbe di sanare l’evasione dei contributi previdenziali: «Il condono contributivo, a differenza di un condono fiscale, ha un effetto devastante sui conti del nostro istituto. Già per il fatto che se ne sia parlato abbiamo avuto una riscossione inferiore a quella che ci aspettavamo». Boeri si sofferma sulla manovra e declina in cifre le sue preoccupazioni.

  • Sace punta ancora sul mercato indiano
Lo schema rodato è quello previsto dal piano industriale che ha introdotto un approccio proattivo di Sace per agevolare la diffusione del made in Italy nei mercati emergenti ad alto potenziale (“push strategy”). Così, dopo i precedenti in Turchia, Kuwait e India, la società guidata da Alessandro Decio ha scelto di scommettere nuovamente su quest’ultima garantendo una linea di credito da 500 milioni di dollari a favore di Reliance Industries Limited, la holding del più grande gruppo privato del paese, il cui portafoglio spazia dall’energia ai beni di consumo.

 

  • Generali, soci italiani al 25,3% Vertice in Germania sul piano
Il prossimo 7-8 novembre l’intero board delle Generali andrà in trasferta a Monaco di Baviera per fare il punto sul business plan prima dell’appuntamento chiave del 20 novembre, quando il cda dovrà mettere l’ultimo sigillo al nuovo piano industriale. Ieri si è tenuto un primo assaggio di quello che sarà l’incontro in Germania: un consiglio di ordinaria amministrazione dove, assicura chi era presente, non è stato in alcun modo affrontato il tema centrale delle linee guida ma piuttosto sono state gettate le basi per quello che sarà il cuore del prossimo vertice tedesco. La scelta di Monaco, come base per illustrare un passaggio fondamentale per lo sviluppo del Leone, risponde peraltro a una prassi consolidata in casa del gruppo, ossia quella di volare almeno un paio di volte l’anno in paesi che sono cruciali per le Generali. Questa volta è toccato alla Germania che, come detto, ospiterà un test chiave per il gruppo assicurativo.

 

  • Niente contribuzione su premi convertiti in pensione
Con la circolare 22 del 10 ottobre 2018, l’Assonime commenta alcuni dei chiarimenti resi dall’agenzia delle Entrate con la circolare 5/E del 29 marzo 2018. Fra le problematiche affrontate merita un approfondimento il tema dell’assoggettamento a contribuzione delle quote di premi di risultato destinate ad alimentare forme di previdenza complementare o di assistenza sanitaria integrativa del lavoratore.
L’articolo 1, comma 184-bis, della legge 208/2015 stabilisce che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, né sono soggetti all’imposta sostitutiva del 10%, se versati per scelta del lavoratore in sostituzione di un premio di risultato, i contributi alle forme pensionistiche complementari di cui al Dlgs 252/2005, ovvero i contributi di assistenza sanitaria a enti o casse aventi finalità assistenziale in conformità a contratti, accordi o regolamenti aziendali.

Handelsblatt

 

  • Allianz sanzionata per 387.000 euro in Ungheria per pratiche inappropriate
La banca centrale ungherese ha inflitto ad Allianz una multa dell’equivalente di 387.000 euro. La banca centrale che agisce da Authority di vigilanza accusa la controllata ungherese di Allianz di “pratiche inappropriate”.