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Sarà una manovra salata per banche e assicurazioni. A conti fatti compagnie e istituti di credito si troveranno costretti a contribuire alla legge di Bilancio per oltre 4 miliardi di euro nel solo 2019. A tanto ammontano infatti gli interventi per il settore delineati nel documento programmatico di bilancio inviato dal governo alla Commissione europea. Ma d’altronde che la «manovra del popolo», come il governo continua a chiamarla, avrebbe impattato sul settore, leghisti e grillini lo avevano dichiarato senza giri di parole.
«Le sfide che si delineano nel prossimo futuro non sono di poco conto, per i gestori come per i distributori, che si trovano di fronte un puzzle non facile da risolvere: ritorno della volatilità sui mercati, maggiori costi di compliance, pressioni sui prezzi da parte dei clienti, concorrenza accresciuta sia nell’ambito degli operatori tradizionali che tra questi e i nuovi soggetti del fintech, necessità di investimenti per migliorare il servizio alla clientela, vincoli di capitale». Lo ha detto Carmelo Barbagallo, capo dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria di Bankitalia
Anche start-up e aziende non quotate potranno beneficiare della raccolta dei Pir. L’estensione dei piani individuali di risparmio è infatti una delle misure della legge di Bilancio, per migliorare l’accesso delle im-prese ai mercati finanziari.

 


In pensione con quota 100. Proroga per un biennio per opzione donna e di un anno per l’Ape sociale. Ricalcolo delle pensioni d’oro, superiori a 4.500 euro netti al mese. E via libera al reddito (e alle pensioni) di cittadinanza. Sono queste le principali misure in materia previdenziale che il consiglio dei ministri di lunedì ha approvato nell’ambito della manovra economica 2018.
L’intelligenza artificiale entra sempre più in campo. Per un mondo agricolo sempre più smart, Ibm ha realizzato la Piattaforma Watson per l’Agricoltura pensata per raccoglie i Big Data, i dati che arrivano da sistemi meteo, droni, macchinari e irrigatori abilitati dall’IoT (Internet of Things), immagini satellitari e altri device, e offrire così in una app un’unica visione per fare previsioni. Si tratta di un modo per aiutare l’agricoltore a prendere decisioni migliori, ottenendo anche una migliore resa del terreno.

 

Cattolica assicurazioni e i gruppi aziendali agenti hanno raggiunto un accordo di sistema che segna un nuovo corso nelle relazioni industriali. L’intesa, firmata dalla compagnia veronese e dal Gruppo agenti Cattolica, Duomo, UniOne, Ga-Fata e Assocap, cioè da tutte le rappresentanze degli agenti, avrà validità dal 1° gennaio 2019. L’accordo si fonda su quattro pilastri (normativo integrativo, economico, partnership, dati e digital) e si innesta come impianto sulla nuova base normativa che ha modificato il quadro dei rapporti tra compagnia, distributori e clienti, innalzando la tutela del consumatore finale.

«Le innovazioni normative più recenti, soprattutto l’entrata in vigore della Mifid 2, sono destinate a produrre rilevanti effetti sull’organizzazione degli intermediari e nei rapporti con la clientela. La maggiore trasparenza dei costi applicati è elemento chiave per accrescere la consapevolezza dei risparmiatori. È prevedibile una pressione della clientela nei confronti degli intermediari per una riduzione delle commissioni»: lo ha detto Carmelo Barbagallo, capo della Vigilanza di Bankitalia, aggiungendo che «l’attuazione della nuova regolamentazione implica costi di compliance non irrilevanti, soprattutto per le strutture di minore dimensione».


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  • Pensioni d’oro, niente tagli ma un contributo di solidarietà
Il taglio alle pensioni d’oro alla fine non sarà nient’altro che un contributo di solidarietà chiesto agli assegni alti e limitato ai prossimi tre anni. Il pressing della Lega sui Cinque Stelle, ma anche le preoccupazioni del Quirinale sull’incostituzionalità di una norma che vale 1 miliardo nel triennio e che il ministro Di Maio voleva rendere subito operativa inserendola nel decreto legge fiscale, potrebbe portare a questa soluzione. E non è l’unica novità in tema previdenziale. Sempre più vicino il rinnovo di Opzione Donna e dell’Ape sociale, due misure dei governi Renzi e Gentiloni per agevolare l’uscita anticipata di donne e lavoratori in difficoltà. Ma anche un bonus fiscale per chi riscatta gli anni di laurea. Se lo fanno mamma, papà o i nonni potranno detrarre il 23% della spesa.

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  • L’incastro delle coperture Reddito di cittadinanza finanziato con tagli a banche e assicurazioni
Quando ha visto che mancavano pochi miliardi per la quadratura del cerchio, Matteo Salvini ha aperto il portafogli del Viminale senza tanti scrupoli. Sulla carta ne è uscito un miliardo e 300 mila euro in tre anni, che il ministro dell’Interno ha dirottato dalla spesa per l’emergenza immigrazione all’assunzione di poliziotti e vigili del fuoco. Niente di meglio, dal punto di vista del leader della Lega, per dare ai propri elettori una soddisfazione doppia: più forze dell’ordine e una botta ulteriore alle politiche di accoglienza. Con analoga determinazione dal forte retrogusto elettorale, il M5S ha scovato parte delle coperture colpendo le assicurazioni e le banche, da tempo nel mirino. Anche al mondo delle imprese la manovra riserva delusioni e sacrifici portando con sé tensioni e malumori, destinati a esplodere sui territori e in Parlamento.

 

  • Pensioni, quattro finestre d’uscita
Quota 100 e il taglio delle cosiddette «pensioni d’oro» sono le principali misure previdenziali (oltre alla pensione di «cittadinanza» fino a 780 euro al mese, di cui parliamo in un altro articolo) introdotte dal disegno di legge di Bilancio approvato l’altro ieri dal Consiglio dei ministri e che entro giovedì dovrebbe essere presentato in Parlamento per l’approvazione entro il 31 dicembre 2018. Le novità scatteranno dal prossimo anno.
  • RC AUTO EQUA al Nord rischio AUMENTI
In sostanza si potrebbe pensare all’applicazione di sconti maggiori per gli assicurati in province più rischiose e probabilmente di sconti invece più leggeri in quelle più «virtuose»: si realizzerebbe così di fatto una diminuzione dei canoni al Sud e un aumento al Nord. Un ribilanciamento che potrebbe essere indirizzato dall’esecutivo ma al quale, prevedibilmente, tenderebbe comunque il mercato: gli assicuratori punterebbero così a far «ri-quadrare» i conti su un ramo che, anche per la presenza significativa di frodi, è di complessa gestione. Infine, restando alla lettura del comunicato, è da capire il riferimento all’eliminazione dei vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore all’altro: opzione già possibile, quindi si può immaginare che in realtà sia relativa alla trasferibilità della scatola nera. Oggi in effetti proprio per chi ha accettato l’installazione della black box è più complicato cambiare la compagnia. ,attenuando le differenze tariffarie territoriali. Come? Attraverso una più ampia scontistica applicabile a chi accetta di installare la scatola nera, cioè i meccanismi elettronici in vario modo elaborati che registrano l’attività del veicolo e quindi anche le abitudini di guida dell’assicurato. Lo sconto è già obbligatorio per chi non provoca sinistri per un certo numero di anni, con una previsione di riduzione di premio aggiuntiva per i residenti in province con maggiori tassi di rischiosità.

  • Polizze Rc Auto, aumenti fino al 40% al Nord
Il fine ultimo è abbassare le tariffe Rc auto al Sud. Ma il modo in cui il Governo intende raggiungere l’obiettivo al momento non è noto. Si parla genericamente di norme per garantire una tariffa «più equa». Il timore che serpeggia in ambienti assicurativi e che in parte trova conferma nei primi riscontri politici è che si torni a ragionare sulla questione della tariffa unica, ossia su un livellamento generale del premio. La novità, nel caso, sarà contenuta nel decreto legge omnibus che accompagnerà la manovra. Si punterebbe dunque a realizzare una vecchia ambizione di molti dei guidatori che viaggiano in zone “critiche” del paese in termini di sinistrosità e truffe, ossia stabilire che, per chi si trova in prima classe di bonus-malus, le tariffe siano uguali su tutto il territorio nazionale.

Crédit Agricole Assurances aumenterà dal 50 al 75% la sua partecipazione in GNB Seguros in Portogallo. Il restante 25% rimane alla banca Novo Banco.

Talanx rivede le previsioni al ribasso

La divisione di Talanx specializzata nei rischi industriali è stata colpita da gravi sinistri industriali nel terzo trimestre, che costringono la compagnia tedesca a rivedere al ribasso le ambizioni per il 2018. L’utile atteso scende a 700 mln, contro una previsione iniziale di 850 milioni.