Per crescere nel ramo Danni si spinge sulla tecnologia. Nel Vita l’intelligenza artificiale è utilizzata per le liquidazion
di Anna Messia

Le Poste Italiane si preparano a lanciare la polizza istantanea. Per ora è un progetto pilota ma è il segno che nel gruppo guidato da Matteo Del Fante sono pronti a sperimentare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per crescere nel settore assicurativo. L’avvio, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è previsto a fine anno e riguarda un prodotto legato ai viaggi che sarà offerto grazie alla collaborazione con Neosurance e che sarà possibile sottoscrivere in tempo reale, utilizzando lo smartphone. Iniziative che sono già state sperimentate da altre compagnie concorrenti (sempre Axa ha lanciato di recente un’iniziativa simile) e che ora sono pronti ad attuare anche nel gruppo postale.
Il piano industriale Deliver 2022, lanciato da Del Fante all’inizio dell’anno, prevede del resto una forte spinta sulla crescita del ramo Danni non auto, programmando di passare da 400 mila contratti l’anno a oltre 2 milioni. Già nei primi mesi del 2018 lo sviluppo è stato evidente con Poste Assicura che ha raggiunto i 96,4 milioni di premi contro i 73,6 milioni del 2017, con una crescita del 32%. In questo primo periodo sono stati sottoscritti complessivamente circa 300 mila nuovi contratti. Ma l’obiettivo è accelerare ulteriormente e per questo Poste Assicura, ossia la compagnia danni guidata da Maurizio Cappiello, che è anche direttore generale di Poste Vita, ha rivisto profondamente l’offerta, lanciando per esempio una copertura terremoto per la polizza casa, che in pochi mesi ha superato le 10 mila sottoscrizioni.

Alla fine dello scorso anno era stata lanciata poi, sempre per l’abitazione, l’home box, che consente la chiamata dei soccorsi in tempo reale in caso di necessità, e di recente si è aggiunta la polizza per gli animali domestici, che prevede l’installazione di un microchip che consente di sapere in ogni momento dove è il cane o il gatto, utile in caso di smarrimento. Anche in questo caso la spinta verso la tecnologia è evidente e a queste si aggiungono altre iniziative, che riguardano pure il ramo Vita, dove il gruppo occupa già una posizione di leadership di mercato, con oltre 20 miliardi di premi. Poste sta sperimentando per esempio l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la liquidazione e il riscatto delle polizze vita, con l’obiettivo di liberare risorse per spingere sulla raccolta di nuove polizze. Una buona fetta dei 2,8 miliardi di euro che secondo il piano industriale saranno impiegati in investimenti tecnologici saranno quindi evidentemente indirizzati verso il settore assicurativo.
In ballo, come anticipato da MF-Milano Finanza il 19 ottobre, c’è anche la spinta sul comparto welfare, arricchendo in particolare l’offerta di fondi sanitari e di polizze collettive. Anche in questo caso la manovra di sviluppo ha già iniziato a dare i primi risultati con i ricavi del settore welfare che sono più che triplicati, passati dai 4 milioni del primo semestre 2017 ai 14 milioni di giugno. Ma da mettere a frutto c’è ancora la potenza distributiva di fuoco composta da oltre 13 mila uffici postali che hanno consentito al gruppo di diventare rapidamente leader nel mercato assicurativo vita italiano e non solo. Per crescere nel welfare si guarderebbe infatti anche ai grandi broker per raggiungere meglio il segmento imprese. In stand by appare invece la gara per individuare una compagnia con la quale debuttare nel ramo Rc Auto. Un progetto sul quale non sembra esserci al momento alcuna fretta. (riproduzione riservata)

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