Se cani, gatti e altri piccoli animali sono considerati migliori amici dell’uomo è
anche grazie ai numerosi benefici che apportano quotidianamente alla vita dei
proprietari. Ma oltre a far provare emozioni positive, è dimostrato che gli animali contribuiscano anche al nostro benessere fisico.

La sola presenza dell’animale migliora lo stato d’animo dell’umano. I benefici emotivi
procurati dalla vita assieme a un pet producono effetti fisiologici e biologici nel
cervello tali da ridurre la risposta allo stress e all’ansia, in quanto possono influenzare
il livello di respirazione, la pressione sanguigna o il consumo di ossigeno.

È inoltre ormai noto che il livello di ossitocina, ormone che contribuisce a farci sentire
bene e di buon umore, viene potenziato quando uomo e pet interagiscono. Questo è
davvero affascinante, poiché la chimica gioca un ruolo in questo importante legame
sociale e affettivo. Inoltre i proprietari di animali domestici sono portati a condurre una vita più sana e a fare più movimento, cosa che incide ovviamente in maniera positiva sulla salute e il benessere fisico.
Secondo molti studi gli animali sono un vero toccasana per la salute mentale degli esseri
umani, ai quali donano affetto, ma anche stabilità emotiva e quindi possibilità di lenire
i disturbi e i traumi psicologici.

Gli animali d’affezione possono contribuire ad accelerare il recupero dopo una grave malattia.
Secondo una pubblicazione del 2013 apparsa recentemente su una rivista scientifica
americana6 possedere un pet è indice di maggiore sopravvivenza in seguito ad un
attacco cardiaco. I pazienti proprietari di cani o gatti hanno maggiori possibilità di
sopravvivere per più di un anno dopo un attacco di cuore.

In tre differenti Studi, il primo dei quali ha coinvolto ben 5741 pazienti di una clinica
australiana specializzata in malattie cardiache, è emerso che la pressione sistolica dei
proprietari di animali era significativamente più bassa rispetto a quella dei non
proprietari, nonostante indice di massa corporea (BMI) e profilo socio-economico
simile. La riduzione della pressione arteriosa grazie alla presenza di un pet è equivalente a
quella ottenuta con una dieta povera di sale o eliminando il consumo di alcol.

Gli animali fanno bene agli anziani
Il fatto di non doversi più prendere cura di figli o nipoti ormai adulti può essere, per gli
anziani, causa di disagio, isolamento e solitudine, che solo la presenza di un pet può
alleviare, fornendo uno scopo alla vita quotidiana, alimentando sentimenti positivi e
una forte sensazione di appagamento. Per le persone affette da malattie fisiche o psichiche prendersi cura, anche se per poche ore, di un pet provoca buonumore, felicità e benessere generale. Secondo alcuni esperti  i pet sono meglio di un farmaco antidepressivo e in più contribuiscono a migliorare la salute.

Bambini più attenti e socievoli grazie ai pet
Secondo numerosi studi i bambini con difficoltà di apprendimento hanno potuto beneficiare dell’interazione con gli animali, dimostrando quanto la presenza di un cane durante il progetto educativo potesse contribuire a convogliare l’attenzione dei bambini e la reattività verso il suggerimento del terapeuta.
In poche parole, a tutti gli effetti, il cane può contribuire ad aumentare la capacità di
attenzione dei bambini.

In Italia sono oltre 60.000.000 gli animali di affezione, praticamente un rapporto 1 a 1 con le persone.

Fonte: Rapporto Assalco-Zoomark 2017