di Pasquale Quaranta

Utilizzo di nuove tecnologie digitali per la rilevazione delle condizioni di pericolo e impiego di applicazioni innovative che segnaleranno ogni situazione di potenziale rischio pre-allertando il lavoratore e, in caso di emergenza, anche il pronto intervento. È quanto previsto dall’accordo Health, Safety and Environment (Hse) firmato nei giorni scorsi da Eni e Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil che promuove e integra al classico modello operativo aziendale la partecipazione e la condivisione di obiettivi con i sindacati che rappresentano il settore chimico ed energetico italiano.

L’obiettivo del protocollo è quello di investire nel digitale per tutelare in maniera innovativa la sicurezza sul lavoro e quindi la salute di oltre 20 mila lavoratori di Eni. Attraverso l’impiego di una serie di applicazioni e di apparati di ultima generazione come il sistema IoT, nel pieno rispetto della normativa a tutela della privacy, del Ccnl di settore e degli accordi vigenti, i dispositivi tracceranno ogni situazione di potenziale rischio preavvisando il diretto interessato e nei casi più gravi anche le autorità competenti.

È stata prevista, quindi, una prima fase di sperimentazione delle nuove tecnologie che vedrà il coinvolgimento della raffineria di Sannazzaro, lo stabilimento petrolchimico di Brindisi e il Centro Oli di Viggiano. Successivamente le parti in causa istituiranno la «Giornata della Sicurezza, Salute e Ambiente» che prevede iniziative congiunte di formazione e informazione su diversi temi quali: gli strumenti gestionali per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, le metodologie per la valutazione dei rischi e la prevenzione degli infortuni, gestione del proprio benessere psicofisico, tecniche per ridurre e minimizzare l’impatto ambientale.

Sempre nell’ambito di una condivisione di responsabilità e obiettivi sarà, inoltre, approfondita la possibilità di individuare la figura del Responsabile della sicurezza aziendale (Rlsa) per i siti industriali particolarmente complessi, attraverso la costituzione di una commissione tecnica paritetica.
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