Dopo quella per i campi di calcio, ecco la Var delle autovetture a noleggio. I sensori infatti in questo caso sono in grado di ricostruire, piuttosto che un fallo da rigore, la dinamica esatta di un incidente, e anche i danni e i relativi costi di ripristino. Uno scenario reso possibile da CrashBoxx, «un sistema innovativo di gestione dei sinistri che fornisce tempestivamente informazioni dettagliate solo sui reali crash, attraverso la ricostruzione della dinamica dell’evento e la valutazione predittiva dei danni meccanici al veicolo», lo descrive Massimo Braga, vice direttore generale di LoJack Italia.

L’accostamento con la nuova tecnologia che aiuta gli arbitri di calcio è chiaramente un paradosso, tutto il resto è realtà: il dispositivo, realizzato da LoJack, società americana parte del colosso della telematica CalAmp, è una delle più recenti novità al servizio della gestione delle flotte. «Il sistema elabora e comunica una stima predittiva dei danni immediatamente dopo la notifica del crash e questo consente di attivare al momento giusto il servizio più adeguato, ottimizzando lo spostamento della flotta e risparmiando tempo e risorse», prosegue Braga. «Questa funzione segnala i ricambi necessari e i relativi costi da sostenere, con affidabilità verificata sul campo. Gli ultimi test eseguiti evidenziano scostamenti molto limitati nelle valutazioni rispetto al rilievo eseguito fisicamente dal perito, nell’ordine di poche decine di euro per ogni mille euro».

La prossima frontiera, verso la quale la sperimentazione è già in fase avanzata, è quella della rilevazione dei danni fisici alle persone. In questo campo il sistema non è ancora in grado di raccontare tutto sulle conseguenze di un incidente, ma è già un aiuto molto concreto con il quale si potrà valutare in maniera oggettiva se, per esempio, un impatto ha generato o meno il classico «colpo di frusta», rispetto alle dichiarazioni spontanee che oggi accompagnano questo genere di eventi.
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