Allianz Italia si sfila dalla partita per il nuovo partner commerciale di Banco Bpm nella bancassicurazione. «Abbiamo esaminato il dossier, ma non abbiamo avanzato alcuna offerta», ha affermato il direttore generale di Allianz Italia, Giacomo Campora. La scorsa settimana erano scaduti i termini per la presentazione delle offerte vincolanti all’istituto guidato da Giuseppe Castagna.

L’unica società a dichiarare di aver fatto un’offerta è stata Cattolica assicurazioni. Della partita dovrebbe essere anche la francese Covea, a lungo partner della vecchia Bpm. Indiziate erano anche Allianz e Generali. Se le parole di Campora hanno fugato ogni dubbio sulla partecipazione dell’istituto tedesco alla gara, la compagnia triestina non ha ancora preso alcuna posizione ufficiale, anche se alcune indiscrezioni riferiscono della scelta di chiamarsi fuori.

Intanto il d.g. di UnipolSai, Matteo Laterza, ha spiegato che la quota del 51% che la compagnia deteneva nel capitale di Popolare vita, ex joint venture con il Banco Bpm, vale circa 700 milioni di euro. Questo in base alle stime della società. A fine giugno, dopo mesi di confronti serrati tra le parti che non avevano portato a un punto d’incontro, Banco Bpm aveva reso noto che l’alleanza non sarebbe stata confermata. UnipolSai ha quindi comunicato all’ormai ex partner l’intenzione di esercitare la put detenuta sulla propria quota in Popolare vita, sulla base dei patti parasociali sottoscritti a suo tempo.

La determinazione del prezzo di acquisto, secondo quanto concordato tra le parti, è disciplinata da una procedura che ne attribuisce la definizione a due esperti indipendenti.

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