di Michele Damiani

Il 64,9% delle domande relative all’Ape sociale sono state respinte, cifra che sale al 70,1% per quanto riguarda i lavoratori precoci. Su 66 mila domande inoltrate, 44.306 sono state rimandate al mittente. I numeri sull’anticipo pensionistico sono stati elencati ieri dal direttore generale dell’Inps Gabriella Di Michele nel corso di un’audizione svoltasi in commissione lavoro alla camera. I numeri illustrati in commissione fanno riferimento alle domande relative alla verifica dei requisiti per poter accedere all’anticipo pensionistico, il cui termine ultimo per la presentazione era il 15 luglio scorso. I soggetti in possesso dei requisiti potranno presentare la domanda di accesso all’Ape entro il 30 novembre prossimo e la decorrenza sarà a partire dal 1° maggio 2017. Secondo la Di Michele è necessario ampliare la platea dei potenziali beneficiari, anche in considerazione dei nuovi indirizzi emanati dal ministero del lavoro lo scorso 13 ottobre. Il direttore generale ha, poi, annunciato che, in queste condizioni, la platea coinvolta sarà molto esigua rispetto alle risorse finanziarie a disposizione. Per allargare il numero di destinatari, oltre alla rivalutazione delle domande sulla base dei nuovi indirizzi ministeriali, la Di Michele suggerisce di semplificare le procedure di accesso, attraverso un utilizzo più esteso delle autocertificazioni in merito alla documentazione da allegare alla domanda. Da valutare anche l’accesso in qualsiasi situazione di cessione di rapporto di lavoro indeterminato e non solo nei casi di licenziamento. La Di Michele ha poi elencato nel dettaglio i numeri relativi alla misura: al 15 ottobre, data in cui è terminata la verifica delle richieste, sono state presentate 39.721 domande per l’Ape sociale, di cui 13.601 sono state accolte e 25.895 respinte; 425 sono in fase di istruttoria. Per quanto riguarda i lavoratori precoci, le domande sono 26.251; 7.356 accolte, 18.411 respinte e 484 in lavorazione. Sono circa 2.100 le domande respinte per contribuzione successiva all’utilizzo dell’ammortizzatore, mentre altre 4 mila non potranno essere accolte dato che il periodo di occupazione dopo aver usufruito dell’ammortizzatore ha superato i sei mesi. Il direttore generale ha, infine, aggiunto che il dato finanziario sulle domande accolte sarà illustrato in conferenza dei servizi il prossimo 25 ottobre.
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