«E’ il nostro mestiere far fronte a queste tipologie di eventi. Assorbiremo lo schock». Lo ha detto il CEO di Scor Denis Kessler.

Anche per Scor, come per gli altri big della riassicurazione, il susseguirsi dei tre uragani Harvey, Irma, Maria, e dei terremoti in Messico, ha dato una svolta dopo un periodo sostanzialmente benigno quanto a catastrofi naturali. Scor tuttavia rileva che questi eventi eccezionali sono comunque inclusi nelle sue previsioni e nella gestione del capitale.

Inoltre per Scor la stagione eccezionale sarà un «earnings event», e non un «capital event».

Certo i risultati finanziari ne risentiranno, ma i fondi propri sono sufficienti per assorbire il colpo.

Il gruppo francese ha confermato i costi annunciati legati alle catastrofi, pari a 430 mln € al netto delle imposte e della retrocessione. Di conseguenza la perdita netta al III trimestre è di 267 mld di euro, contro un utile di 163 mln € di un anno prima. Sui nove mesi il risultato netto è pari a 25 mln €, in calo del 94%.