12 regioni coinvolte e 39 progetti ricevuti: sono questi i numeri, in termini di partecipazione, al “Premio Sham per la Prevenzione dei rischi”, lanciato dalla mutua assicuratrice francese specializzata nella Responsabilità Civile Sanitaria, in partenariato con Federsanità ANCI.

“Il successo ottenuto è un dato molto significativo,  ma devo ammettere che non mi ha stupito, perché tutti sono oramai consapevoli dei benefici in termini qualitativi ed economici delle politiche “risk management” implementate dalle strutture sanitarie con l’obiettivo comune di garantire la sicurezza delle cure e ridurre di conseguenza il costo globale della responsabilità civile sanitaria delle strutture pubbliche Italiane”, commenta Christophe Julliard, CEO Sham Italia, che ringrazia i candidati e aggiunge: “La mobilitazione che c’è stata per un premio che arriva in Italia per la prima volta, dimostra che nel Paese, in materia di gestione del rischio sanitario, l’attenzione è già alta con grande competenze e tanto impegno da tutto il personale all’interno delle grandi e piccole strutture da Nord a Sud del paese. In un contesto economico difficile con vincoli finanziari importanti nel settore sanitario, desideriamo attraverso questi premi dare un piccolo contributo perché l’innovazione, le iniziative e l’impegno nelle politiche di Risk Management delle strutture siano sempre più diffuse”.

“Rendere più sicuri i percorsi organizzativi, gestionali e di assistenza nelle aziende sanitarie ed ospedaliere per migliorare la qualità dei servizi offerti al paziente migliorando le performance, riducendo il rischio clinico e promuovendo una diminuzione dei comportamenti di medicina difensiva. È questa la spinta che abbiamo voluto dare promuovendo un concorso sul rischio clinico, insieme a Sham. E, dalla partecipazione massiva delle aziende sanitarie, abbiamo colto nel segno”. Così Enzo Chilelli, Direttore Generale di Federsanità ANCI, ha commentato i numeri registrati alla fine della fase di raccolta delle adesioni al concorso, aggiungendo: “Il nostro obiettivo principale è quello di sostenere azioni comuni e utili a creare un “sistema” di gestione del rischio clinico a tutela della salute. Prima fra tutte l’attuazione e lo sviluppo, su scala nazionale, del Modello sistemico di gestione del rischio nelle aziende sanitarie targato Federsanità ANCI. Un modello dinamico, sostenibile e innovativo per rendere più sicuri i percorsi organizzativi e gestionali nelle strutture sanitarie”.

Le prossime tappe del concorso: per quanto riguarda le fasi successive del Premio che valorizza le strutture sanitarie pubbliche impegnate in azioni meritevoli nell’ambitodel “risk management”, e che arriva per la prima volta in Italia dopo la XVI edizione francese, entro il 15 ottobre si procederà alla verifica dei requisiti di tutti i progetti presentati, con eventuali richieste di chiarimento ove necessario: Successivamente, entro il 30 ottobre, una giuria di esperti in materia decreterà i tre vincitori finali. Entro il 15 novembre si provvederà a confermare il giorno e l’orario della premiazione. I rappresentanti delle strutture prime classificate presenteranno i loro progetti nell’ambito del Forum Risk Management, in programma a Firenze dal 29 novembre al 2 dicembre 2016. In quell’occasione, gli stessi riceveranno il Premio Sham e un riconoscimento in denaro pari a 6mila euro ciascuno, da investire in ulteriori azioni di prevenzione dei rischi, per dare seguito al percorso virtuoso iniziato.

I partecipanti: tra i candidati, in testa il Piemonte con ben 14 progetti. Secondo, con cinque, il Lazio, seguito dai quattro della Sicilia e del Veneto, due della Toscana, dell’Abruzzo, della Liguria e delle Marche; infine, uno della Lombardia, dell’Emilia Romagna, del Molise e della Puglia. Per il Piemonte: AO Ordine Mauriziano di Torino, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, ASL TO 2 – Presidio S.G. Bosco – Torino, ASL TO 2 Comprensorio Ospedaliero Amedeo di Savoia – Birago di Vische di Torino, ASL TO 2 Presidio ospedaliero Amedeo di Savoia – Birago di Vische di Torino, Comprensorio Amedeo di Savoia e Birago di Vische (OAS/BV) di Torino (2 progetti), Comprensorio Amedeo di Savoia e Birago di Vische e Ospedale Maria Vittoria (OMV) di Torino, Struttura Complessa Risk Management- ASL TO4 – Regione Piemonte di Chivasso (Torino), ASL Biella – Presidio Ospedaliero “Ospedale degli Infermi Biella”, ASL CN2 Alba Bra, Azienda Sanitaria Locale di Asti, Farmacia Ospedaliera dell’ASL AT. Ospedale Cardinal Massaia di Asti, ASLVCO – Verbano Cusio Ossola – Regione Piemonte di Omegna (VB). Ancora, per il Lazio, tutte strutture di Roma: Azienda Policlinico Umberto I “La Sapienza” Università di Roma (2 progetti), Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli – Isola Tiberina di Roma, Policlinico Umberto I – Roma, “La Sapienza” Università di Roma – Azienda Policlinico Umberto I, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive; per la Sicilia: IRCCS ISMETT srl di Palermo, Azienda Ospedaliera Papardo di Messina, ARNAS “GARIBALDI” di Catania, ASP Agrigento; per il Veneto: Azienda U.L.SS.8 ASOLO di Castelfranco Veneto, Azienda ULSS N. 9 Treviso, ULSS 4 “ALTO VICENTINO” di Thiene (2 progetti); per la Toscana: Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente della Regione Toscana di Firenze, PO Rischio Clinico Aziendale (ex Azienda Usl 8) di Arezzo; per l’Abruzzo: Gruppo Operativo Comitato Infezioni Ospedaliere (G.O. CIO) di Lanciano, ASL LANCIANO-VASTO-CHIETI di Chieti; per la Liguria: E.O. OSPEDALI GALLIERA di Genova, S.S. Gestione Rischio Clinico Aziendale –ASL3 Genovese di Genova; per le Marche: AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA “OSPEDALI RIUNITI” di Torrette di Ancona, INRCA di Ancona; per la Lombardia: Azienda socio-sanitaria di Cremona (ASST CREMONA); per l’Emilia Romagna: Medicina legale e risk management AUSL Bologna; per la Puglia: ASL Bari e, infine, ASREM-Azienda Sanitaria Regionale del Molise.