di Luciano Mondellini
Torna in nero PartnerRe, la compagnia di riassicurazione posseduta interamente dalla holding Exor di casa Agnelli. La società basata alle Bermuda nei nove mesi di quest’anno ha infatti registrato un utile netto di 578,5 milioni di dollari, in netto miglioramento rispetto alle perdite nette per 114,7 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente che comprendeva anche il rimborso di 315 milioni di dollari ad Axis Capital, società di investimento statunitense che nel 2015 aveva ingaggiato con John Elkann un botta e risposta a colpi di rilancio per arrivare alla conquista di PartnerRe.
Se si esclude questa componente straordinaria, si può notare come in termini prettamente operativi il 2016 stia andando più a rilento rispetto all’esercizio precedente. Se è infatti vero che il terzo trimestre si è chiuso con un utile netto di 240 milioni di dollari rispetto alla perdita di 243,3 milioni di dollari del corrispondente periodo dell’anno prima, c’è da dire che questo risultato era stato dalla componenti straordinarie legate alla battaglia finanziaria di cui sopra. Infatti l’utile operativo del terzo trimestre 2015 (211,6 milioni di dollari) era stato superiore ai 185 milioni di quest’anno. Nello stesso modo sui nove mesi si nota il rallentamento nel 2016: l’utile operativo di quest’anno è stato di 163 milioni di dollari mentre quello dell’anno scorso era stato di 474 milioni di dollari. Ma anche su questo dato hanno impattato in maniera significative poste straordinarie legate all’acquisizione.

Il ceo, Emmanuel Clarke, si è detto comunque soddisfatto della performance dell’ultimo periodo. «Abbiamo registrato risultato forti nel terzo trimestre con un Roe operativo e un Roe dell’utile netto pari rispettivamente all’11,9% e al 15,4%. Il combined ratio nel settore non vita pari al’82,7% sottolinea la nostra disciplina a livello di assunzione di polizze in un contesto impegnativo». Clarke ha aggiunto che «il terzo trimestre è stato molto attivo sul versante societario, abbiamo realizzato una nuova organizzazione, rafforzato la nostra squadra di leadership con la nomina di James Beedle a nuovo responsabile dell’Asia Pacifico e lanciato il nostro eurobond da 750 milioni di euro per rifinanziare una parte delle nostre passività e le attività che hanno portato all’acquisto di Aurigen (società di riassicurazione statunitense attiva nel ramo vita rilevata per circa 286 milioni di dollari; l’operazione dovrebbe essere formalizzata entro il primo trimestre 2017, ndr), annunciato la scorsa settimana. Sono importanti avvenimenti che ci posizionano molto bene nel lungo termine» ha concluso il manager.

Aurigen in particolare è un partner prestigioso nella riassicurazione vita sul mercato nordamericano e assolutamente complementare al business esistente di PartnerRe. L’operazione aumenterà quindi il valore contabile per azione di PartnerRe nel 2017. Inoltre la transazione si allinea in modo particolarmente positivo alla strategia della controllata di Exor di crescere nel vita e nella salute. Nei piani di PartnerRe Aurigen dovrà espanderà la sua presenza nella riassicurazione vita in Canada e negli Stati Uniti e secondo quanto previsto dalla compagnia di riassicurazione con base alle Bermuda l’attività di Aurigen non dovrebbe comportare quasi nessuna sovrapposizione di a livello di copertura di mercato. (riproduzione riservata)

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