HDI Assicurazioni ha chiuso il primo semestre 2016 con un utile netto di 5,47 milioni di euro, (9,21 milioni di euro nel primo semestre 2015) di cui 3,98 milioni di euro derivanti dai Rami Danni (6,86 milioni nel primo semestre 2015) e 1,49 milioni di euro derivanti dai Rami Vita (2,35 milioni nel primo semestre 2015).

A fronte della riduzione del risultato netto, il risultato ante imposte rimane sostanzialmente stabile passando da 14,45 a 14,52 milioni di Euro. La riduzione del risultato netto è pertanto da attribuirsi, secondo quanto riporta una nota della compagnia – all’incremento delle imposte. In particolare aumenta di 1,31 milioni di euro il risultato ante imposte dei rami vita (da 3,78 milioni di euro al 30 giugno 2015 a 5,09 milioni di euro al 30 giugno 2016), mentre diminuisce di 1,24 milioni di euro il risultato ante imposte dei rami danni (da 10,66 milioni di euro al 30 giugno 2015 a 9,42 milioni di euro al 30 giugno 2016).

Il patrimonio netto al 30 giugno 2016 ammonta a 216,78 milioni di euro e decrementa di 0,93 milioni di Euro rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2015. La variazione è dovuta alla distribuzione all’azionista del dividendo per 6,40 milioni di euro e all’incremento derivante dall’utile del primo semestre 2016, pari a 5,47 milioni di euro.

La raccolta premi del lavoro diretto si attesta a 729,42 milioni di euro, con un incremento del 66,5% rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente, che aveva registrato una raccolta premi di 438,19 milioni di euro. I premi emessi danni, pari a 181,19 milioni di euro, aumentano dell’1,8% rispetto ai 177,95 milioni di euro del precedente esercizio, mentre i premi emessi vita, pari a 548,24 milioni di euro, registrano un incremento del 110,7% rispetto ai 260,24 milioni di euro del 2015. La composizione percentuale evidenzia conseguentemente una crescita dei rami vita rispetto al totale dal 59,3% del 2015 al 75,2% del 2016, mentre i rami danni decrescono dal 40,7% al 24,8%.

L’andamento tecnico dei rami danni – lavoro diretto – presenta un rapporto sinistri a premi dell’esercizio che passa dal 73,09% al 73,54%, mentre il rapporto sinistri a premi totale cresce dal 65,91% al 69,03%. Il combined ratio passa dal 94,09% al 95,07%, con un incremento di 0,98 punti percentuali.

Gli investimenti, escludendo quelli a beneficio di assicurati dei rami vita che ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione, ammontano a 3.401,54 milioni di euro e crescono di 347,61 milioni di euro rispetto ai 3.053,93 milioni di euro del 31 dicembre 2015.

Le riserve tecniche salgono a 3.726,01 milioni dai 3.243,01 milioni del 31 dicembre 2015.