di Pasquale Quaranta 

Per le strutture sanitarie pubbliche e private i risarcimenti del quinquennio dovranno essere messi in chiaro. E cambia il valore processuale delle linee guida per i professionisti del settore. Queste alcune delle novità apportate al ddl sulla responsabilità professionale al vaglio della camera. La commissione affari sociali di Montecitorio ha, infatti, approvato più proposte di modifica tra uno presentata da Benedetto Fucci (Fi) che riformula l’art. 4 relativo alla sicurezza nel sistema sanitario italiano. La nuova misura istituisce presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza in sanità che ha il compito di individuare misure idonee per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario, nonché per la formazione e l’aggiornamento del personale. Il tutto a patto che non ci siano nuovi oneri per la finanza pubblica. L’osservatorio per espletare le sue funzioni si avvalerebbe dell’aiuto dei centri regionali per la gestione del rischio sanitario e avrà il compito di redigere una relazione annuale sull’attività svolta che verrà trasmessa al parlamento. Via libera, poi, al nuovo art. 5 sulla trasparenza dei dati. La disposizione riformulata prevede che le strutture sanitarie pubbliche e private dovranno rendere disponibili mediante pubblicazione nel proprio sito internet, i dati relativi al complesso dei risarcimenti erogati nell’ultimo quinquennio. Altre disposizioni riguardano l’art. 6 che disciplina la colpa sanitaria e i suoi profili penali. Le misure approvate nella giornata di ieri mirano ad attenuare la portata prescrittiva delle linee guida, in quanto, in alcuni casi, possono presentare aspetti confliggenti oltre a non corrispondere all’esperienza acquisita dall’operatore sanitario. Il seguito dell’esame del provvedimento dovrebbe proseguire, secondo fonti parlamentari, anche per tutta la prossima settimana nonostante le perplessità di alcune associazioni di categoria che temono un eventuale errore di valutazione da parte della commissione su temi così delicati.