Ancora migliore il dato da inizio anno, che mostra un incremento del 58,6%, secondo quanto rilevato da Crif. Bene anche il trend dei prestiti finalizzati all’acquisto di auto e arredi, su del 15%

di Teresa Campo

Cresce senza sosta la voglia di mutui casa da parte degli italiani. Dopo l’exploit dell’erogato nei primi otto mesi dell’anno, salito dell’86% secondo quanto segnalato dall’Abi, è ora la volta della domanda, sulla cresta dell’onda anche a settembre. Nel mese appena concluso il numero di domande di mutui presentate dagli italiani è cresciuto di un altro 54% rispetto allo stesso mese del 2014.

E si tratta di istruttorie formali, non di semplici richieste di informazioni o preventivi online. Bene anche i prestiti, saliti del 7,6%. Il dato di settembre non è che la ciliegina sulla torta di un cammino al rialzo che data ormai almeno due anni e che nel 2015 si è trasformato in un vero e proprio boom. Nei primi nove mesi dell’anno la domanda di mutui casa è cresciuta del 58,6% rispetto allo stesso periodo del 2014, valore medio tra il +80% registrato nei mesi di maggio e giugno e il +22% di gennaio. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del Barometro Crif, che rileva il numero di domande di mutui e prestiti confluite nel proprio sistema di informazioni Eurisc, che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie.

Si sta dunque consolidando il cammino di recupero verso i volumi pre-crisi. Il rovescio della medaglia è che da quei livelli il mercato è ancora distante, di quasi il 20% se il confronto è fatto con i nove mesi del 2009 e di quasi il 17% rispetto al 2010. Va inoltre considerato che la performance dell’intero comparto trae beneficio anche della crescita delle surroghe e sostituzioni, la cui incidenza sul totale della domanda a livello di sistema, secondo Crif, nella prima metà del 2015 si è attestata al 22,7% contro l’8,6% rilevato nei primi sei mesi del 2014 e il 7,1% del corrispondente periodo 2013. Significativo anche il trend dell’importo medio dei mutui richiesti, che nei primi nove mesi del 2015 è sceso a 122.562 euro, in netto calo rispetto ai 124.199 euro di un anno fa e ben lontano dal picco del 2008, quando si attestava a 138.873 euro. Quanto alla durata dei prestiti, la preferita dagli italiani (24,1% del totale) è quella tra 15 e 20 anni, seguita da quella tra 25 e 30 anni, con il 21,5%. «In generale nel Paese si respirano un clima di maggior fiducia e una rinnovata voglia di acquisto dell’abitazione, incoraggiata dal consolidamento della ripresa economica, da prezzi favorevoli nonché da un’offerta di mutui a condizioni decisamente appetibili», ha sottolineato Simone Capecchi di Crif. «Al contempo, però, si rafforza la tendenza a chiedere importi sempre più contenuti abbinata a piani di rimborso lunghi, nel tentativo di ridurre al minimo il peso delle rate sul reddito disponibile».

Il miglioramento del sentiment si rileva, come accennato, anche a livello di prestiti. Il dato più interessante è che, scomponendo l’incremento generalizzato del 7,6%, si riscontra una crescita a doppia cifra dei prestiti finalizzati e un rallentamento di quelli personali, chiaro segno di un aumento dei consumi da un lato e di calo di finanziamenti per sopperire a situazioni di bisogno dall’altro.

Nei primi nove mesi del 2015, infatti, la domanda di prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto, arredo, elettrodomestici e altri beni e servizi ha visto un incremento del 13,4% rispetto al corrispondente periodo del 2014, compensando la crescita decisamente più debole dei prestiti personali, fermi al +1,2%, frenati dalla performance negativa degli ultimi quattro mesi. L’importo medio dei prestiti finalizzati nei 9 mesi è stato di 5.006 euro, +4,1% rispetto a un anno fa. (riproduzione riservata)