di Manuel Follis

Il fondo Scarlatti ritirato dal mercato e altre cessioni immobiliari sulle quali invece il gruppo Generali  sta lavorando. C’è movimento dietro le quinte della divisione real estate del Leone di Trieste, che negli ultimi mesi ha messo un po’ di carne al fuoco, a testimonianza di un settore in costante fermento.

Il fondo Scarlatti, uno dei più grandi fondi italiani ad apporto privato (le cui quote sono state riservate a investitori istituzionali) composto da 35 immobili, ubicati per la maggior parte (70%) nelle aree metropolitane di Roma e Milano e con una destinazione d’uso prevalentemente direzionale (oltre il 90%), era stato messo in vendita con un obiettivo di prezzo di circa 250-270 milioni. Una cifra che invece il mercato non ha riconosciuto (secondo quanto risulta sarebbero arrivate proposte informali al massimo intorno ai 200 milioni) e per questo il fondo Scarlatti di recente è stato ritirato dal mercato.

I movimenti, però, non finiscono qui, visto che secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza Generali  Real Estate avrebbe imbastito un’altra operazione, denominata Bel Paese, identificando una serie di immobili considerati non più core, pronti per essere ceduti sul mercato. Nello specifico, dopo avere trattato la cessione in blocco,Generali  avrebbe diviso il totale degli asset in due portafogli diversi. Una parte (più piccola) dovrebbe essere destinata alla property company Atlantica Real Estate, società fondata da Sigieri Diaz della Vittoria Pallavicini con Clemente Di Paola, che gestisce Atlantica Properties (a sua volta fondata da Luca Rovati). Generali  e Atlantica sembra stiano trattando in esclusiva. La parte restante degli asset, invece, sta ancora cercando collocazione, anche se sembra abbia riscontrato apprezzamento sul mercato, visto che Morgan Stanley, Blackstone e Goldman Sachs starebbero tutte valutando il possibile acquisto. In settembre è stato il fondo Tristan Capital (attraverso Episo 4, fondo con a disposizione 1,5 miliardi da investire in immobili) ad acquistare, sempre da Generali , la maggioranza del Dutch Real Estate Portfolio (con immobili per l’80% localizzati in Olanda) per la cifra di 212 milioni di euro. (riproduzione riservata)