Si avvicina il vero punto di svolta per il mercato della Connected Home in Europa e in Italia e le compagnie assicurative non devono farsi trovare impreparate, puntando ad una serie di accordi e partnership. 

Ne è convinto Carlo Palmieri, Ceo di CP Consulting (società di consulenza specializzata nei servizi finanziari) interpellato da Mf-Dowjones. 

Il business della Connected Home (o Smart Home) – ossia il mercato della casa intelligente – grazie all’internet of thing e’ in continua crescita; un solo dispositivo per controllare elettrodomestici anche quando non si e’ in casa. 

“Ci siamo chiesti – spiega Palmieri – se il mercato della Smart Home stia arrivando a un punto di decollo. La risposta che ci siamo dati è sì almeno per gli Stati Uniti. Ci aspettiamo che a Natale, in Usa e in Canada, ci si trovi di fronte a prodotti della Connected Home. Il consumatore e’ maturo e l’offerta di prodotti ormai e ampia e si sta organizzando in maniera coerente”. 

Più indietro l’Italia, ma anche il nostro Paese sembra pronto ormai per una definitiva affermazione del segmento della Smart Home. 

“Alcune delle cose che troviamo negli Usa – illustra il Ceo – mancano sia in Europa, e sia in Italia. Riteniamo, comunque, che il consumatore italiano sia piuttosto pronto. Penso ad esempio a quanto comunicato da Intesa Sanpaolo ad inizio ottobre. La banca, infatti, ha reso noto che la sua offerta per la protezione della casa (aCasaconMe, ndr) ha riscosso successo con già 35 mila polizze vendute. Inoltre, il consumatore ormai è preparato grazie alla tecnologia e agli smartphone”. 

Per CP Consulting, quindi, “l’anno prossimo, sulla base delle esperienze negli Usa e in Canada, e nei due paesi europei più avanti su questo fronte – Regno Unito e Germania – ci aspettiamo l’arrivo di tali servizi. Nel 2016 anche in Italia ci attendiamo notevole enfasi su questi prodotti”. 

“Manca ancora la killer application, ma i consumatori iniziano a capire che la smart home serve per la sicurezza e per far risparmiere soldi”. 

Per Palmieri, quindi, le compagnie assicurative dovrebbero iniziare a sfruttare questa fase di decollo del mercato attraverso il lancio di una serie di servizi. 

“Ormai si nota una una convergenza di mercato tra prodotti e servizi. Secondo noi le assicurazioni si devono dare da fare. Questa convergenza tra prodotti e servizi, infatti, è il cuore della Conntected Home, ossia il cosiddetto hub, un sistema che connette tutta la casa. Il consumatore, quindi, compra l’hub all’inizio e il grosso dei servizi gira attorno a questo sistema. Diversi attori, tra cui Google, Amazon e Apple, stanno puntando su questo, quindi è il momento giusto per le assicurazioni di agire attraverso partnership o accordi”.