I tassi a zero distruggono la funzione del risparmio. Il guru dei bond Bill Gross, gestore del fondo Janus Global Unconstrained Bond di Janus Capital Group, avverte che questa situazione non può durare a lungo.

Domanda. Come correre ai ripari?

Risposta. Le banche centrali, tutte prese dai loro modelli, nelle dichiarazioni si concentrano quasi ossessivamente sulle statistiche occupazionali e sul loro impatto sull’inflazione.

Ma nell’interpretazione dei dati si perde di vista il fatto che se da un lato rendimenti allo 0 o allo 0,25% o ai livelli artificialmente depressi osservati in altri Paesi, potrebbero essere indicati per tenere a galla l’economia, dall’altro rappresentano una zavorra che in definitiva ne provoca un rallentamento.

D. Ma nessun modello condurrà mai a questa conclusione

R. Modelli a parte, nei libri di testo o nei verbali delle riunioni delle banche centrali dovrebbe esserci spazio per una presa d’atto dell’influenza deleteria esercitata dai tassi a zero nel medio-lungo termine.

D. Perché questo?

R. Perché i tassi a zero distruggono la funzione del risparmio, che è una componente necessaria dell’investimento. Inoltre i tassi a zero sono deleteri per molte aziende come le compagnie di assicurazione vita e i fondi pensione, che dovrebbero usare i proventi per erogare prestazioni previdenziali a una società in via di invecchiamento.

D. E le banche centrali non se ne accorgono?

R. Forse non sanno che se lo zero diventasse la norma a lungo termine qualsiasi soggetto economico che non fosse in grado di stampare una propria moneta si troverebbe presto a secco. Il mondo sviluppato comincia già a essere a secco, perché gli investimenti scontati a un tasso prossimo allo zero nel medio periodo non possono generare un cash flow sufficiente a garantire ritorni positivi. E non si pensi che assicuratori e fondi pensione siano gli unici a rimetterci. Gli americani sono abituati a ritorni dell’8-10% che consentono loro di far fronte alle spese legate a istruzione, cure mediche, pensionamento o semplicemente alle vacanze. Non possono far molto finché i rendimenti a breve restano a zero. I tempi sono maturi per una nuova fase che ripristini la funzione del risparmio nelle economie sviluppate. (riproduzione riservata)